NOVITA' YURI 2014

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    Simoun Auriga

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    Care amiche e cari amici del Cristal Lily benvenuti al primo appuntamento dell’anno con la nostra nuova fiammante rubrica dedicata alle Novità Yuri! Questa che andiamo ad inaugurare oggi, è senza ombra di dubbio l’edizione che si apre con più auspici ed ottimismo da quando ho inaugurato questo editoriale. Eh sì perché questa volta, in barba a qualunque scaramanzia, possiamo dire tranquillamente e senza mezze misure che il 2014 sarà l’anno dello yuri! E lo sarà sotto tanti punti di vista: il 2014 sarà infatti l’anno in cui i manga i yuri faranno finalmente irruzione in Italia: da pietre miliari come Aoi Hana e Girl Friends, per passare a uno dei più bei josei quali Ohana Holololo fino a uno dei più famosi hentai di sempre ovvero Shoujo Sect, sperando che questo possa essere solo l’inizio. Ma il 2014 è anche e soprattutto l’anno che segnerà finalmente il ritorno sugli schermi degli anime yuri espliciti dopo un lunghissimo esilio durato ben cinque anni. Un periodo di tempo interminabile durante il quale noi fan abbiamo dovuto lottare con le unghie e con i denti, aggrappandoci a quel poco che passava ogni volta il convento per riuscire a sopravvivere, restando sulla linea di galleggiamento. Ora però il vento sembra tornato ad essere favorevole e i tempi per una nuova grande stagione all’insegna degli anime yuri paiono essere ormai maturi. Incrociamo quindi le dita e tuffiamoci quindi a capofitto in questo 2014 ricco di promesse e di speranze!!

    Tuttavia prima di cominciare questa avventura che, si spera, sarà bellissima, rimane ancora da fare un piccolo passo indietro per una doverosa analisi finale della stagione autunnale appena terminata.

    Bilancio Finale della Stagione Autunnale 2013


    E poiché siamo in clima di festa non solo in riferimento al periodo dell’anno attualmente in corso, ma proprio in generale per via dell’entusiasmo generato da tutte le novità che ci porterà questo 2014, per una volta voglio essere buono e regalare applausi a tutti:

    Un applauso ad Hotaru che nonostante la sua tenerissima età (11 anni!) si rivela come uno dei personaggi più yuri dell’anno, superata soltanto da alcuni “mostri sacri” del genere quali Kuroko e Homura. La sua cotta per la sua senpai Komari è di proporzioni a dir poco epiche. Certo, rispetto alle sue “colleghe” si tratta di un sentimento molto più candido e innocente, ma non per questo meno esplicito o incapace di manifestarsi in forma altrettanto ossessiva. E un applauso in generale a Non Non Biyori: dopo Kiniro Mosaic e Tamayura More Aggressive pensavo che il 2013 avesse già dato tutto ciò che poteva sotto il punto di vista degli Slice of Life. E invece è arrivata anche questa piccola gemma a rendere ancora più positivo un bilancio che era già stellare! Voto 8 e inserimento nelle liste sotto la voce Anime a Sfondo Yuri Comico.

    Un applauso (ironico) agli autori di Sekai de Ichiban Tsuyoku Naritai! per non aver ceduto alla tentazione di fare un anime trash provando a dargli invece un tono di serietà, con il risultato di farci rimpiangere per quasi tutto il tempo che invece non l’abbiano buttata davvero sul trash. Suvvia, mettiamo da parte per un attimo l’ipocrisia e alzi la mano chi ha iniziato a guardare quest’anime perché era veramente interessato ai combattimenti sperando che fosse interamente incentrato attorno al solo elemento del wrestling! La mia, in tutta onestà rimane abbassata. Qualche buono spunto ma anche tanti, troppi momenti soporiferi. Per fortuna c’erano le urla della protagonista a impedire allo spettatore di addormentarsi durante le numerosi fasi statiche dell’anime. Yuri? Tzè! Mettiamolo pure sotto la voce “Anime con grandissimo potenziale sprecato”. Come dite? Non esiste? Vero. E allora fila dritto nella categoria Anime a cast interamente femminile. Voto 5,5.

    E un applauso, questa volta reale, alla geniale follia di Teekyuu. Se pensate che “inserite un nome di un anime a vostra scelta” sia l’anime più pazzo che avete mai guardato probabilmente è poiché non avete mai visto Teekyuu. E in tutta onestà, se non l’avete mai guardato, posso solo dirvi che non c’è una sola ragione al mondo per non averlo ancora fatto. Quarta stagione già annunciata ed è giusto che sia così: ormai si è capito che la corsa di Tekyuu non avrà mai fine! Voto 7 che per uno short è indubbiamente altissimo.

    E ora che abbiamo apposto il sigillo e mandato agli archivi anche l’ultima stagione del 2013 allacciatevi le cinture perché finalmente partiamo con il nostro viaggio in quello che sarà uno degli anni più yuri di sempre!!

    Anime Stagione Invernale 2014



    Sakura Trick

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    Data di inizio:10 gennaio


    Il grande momento è finalmente arrivato: Sakura Trick, il primo anime yuri esplicito a sfondo sentimentale dal 2009, anno in cui uscirono Aoi Hana e Sasameki Koto, prenderà il via ufficialmente nella notte tra il 9 e il 10 gennaio, ponendo così fine ad un’interminabile attesa durata per cinque lunghissimi anni. Il Crystal Lily durante questi mesi ha seguito l’avvento di Sakura Trick riservandogli tutte le attenzioni che meritava attraverso un topic dedicato, accompagnandovi fin dal giorno del suo annuncio alla scoperta di tutto quello che c’era da sapere su di esso, con notizie, anticipazioni, approfondimenti, trailer e quant’altro. Chi si fosse perso qualcosa, o avesse anche solo bisogno di un piccolo ripasso prima di gettarsi nella sua visione può trovare tutto lì.

    A noi invece non resta altro da fare se non godercelo tutto fino in fondo e sperare che sappia entrare nel cuore di ogni amante dello yuri, e non solo!! Non bisogna infatti dimenticare che dai risultati di Sakura Trick dipenderanno in buona parte le sorti degli anime yuri per gli anni a venire per cui mai come in questo caso il momento è cruciale. Auguriamogli quindi il più grande in bocca al lupo e speriamo con tutte le nostre forze che possa davvero a spiccare il volo!!

    Trailer:
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    Saki Zenkoku-Hen

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    Data di inizio:6 gennaio


    Il secondo appuntamento di gennaio che ogni amante dello yuri ha segnato sul suo calendario cerchiandolo almeno una dozzina di volte con la matita rossa è lunedì 6, data d’inizio di Saki Zenkoku-Hen. Un altro anime che sicuramente non ha bisogno di presentazioni, un’altra attesa durata, guardacaso, cinque anni: tanto è infatti il tempo trascorso dalla conclusione della prima serie all’arrivo di questo sequel che riprende la storia nel punto esatto in cui era stata interrotta, ovvero l’inizio dei Campionati Nazionali di Majhong per Saki e le sue compagne di team. Nel frattempo grazie alla side-story Saki Achiga-Hen andata in onda l’anno scorso sappiamo già chi sono due delle quattro scuole che hanno raggiunto la finalissima dei suddetti campionati. Ora con questo sequel diretto vedremo chi saranno le altre due che le andranno a sfidare e soprattutto se tra di esse ci sarà appunto la Kiyosumi, ovvero la scuola di Saki e Nodoka. Ma al di là delle vicende puramente sportive, per quanto indubbiamente appassionanti, ciò che più preme dire è che l’arrivo di Saki Zenkoku-Hen come rilevanza è da considerarsi quantomeno pari a quella di Sakura Trick poiché rappresenta il ritorno di una delle opere yuri più importanti e amate di sempre, considerata uno degli autentici pilastri del genere, per via dei numerosi e amatissimi pairing presenti al suo interno: tornano in scena Saki x Nodoka, ma non solo: anche Yumi x Momo e Hisa x Mihoko, forse ancora più amate della coppia principale. E conoscendo gli autori, così come già avvenuto con Saki-Achiga-hen, state pur certi che ad esse si aggiungeranno ulteriori coppie man mano che il cast si allargherà con i nuovi personaggi!

    Trailer:
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    Wake Up, Girls!

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    Data di inizio:11 gennaio


    La tendenza a produrre anime dedicati al mondo delle idol sta ormai diventando un’abitudine sempre più consolidata, e non passa anno senza che ci vengano proposte almeno una o due opere appartenenti a questo filone. L’ultimo nato in termini di tempo si intitola Wake Up, Girls! e prenderà il via l’11 gennaio. Le protagoniste questa volta sono le ragazze della Green Leaves Entartainment, una piccola compagnia di intrattenimento che si trova sull’orlo del fallimento. LA G.L.E. per risollevarsi economicamente tenta l’ultima disperata carta di mettere in piedi un gruppo di idol andando alla ricerca di talenti nascosti fra le ragazze della zona in cui ha sede, ovvero il distretto di Sendai, città nota per essere stata una delle zone più colpite dal catastrofico Tsunami del 2011. Wake Up, Girls! è quindi un anime che è stato volutamente pensato per scopi di solidarietà, ambientandolo in quelle regioni allo scopo di risollevarvi il turismo. Un’iniziativa senz’altro lodevole. E per rendere ancora più realistico il tutto, il cast di attrici che darà le voci alle sette protagoniste sarà davvero composto da delle esordienti selezionate tramite un’audizione pubblica!
    Dal punto di vista dello yuri come ormai ben sapete non aspettatevi molto dagli anime di questo filone, mentre qualitativamente parlando l’auspicio è che sappia ripetere il miracolo di Love Live! School Idol Project.
    Oltre alla serie TV è stato prodotto in contemporanea anche un film la cui uscita nelle sale è prevista per il 10 gennaio, ma che a differenza della serie TV, probabilmente bisognerà attendere qualche mese prima di poter vedere subbato.

    Trailer:
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    Robot Girls Z

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    Data di inizio:4 gennaio


    I lettori non proprio di primo pelo, e nemmeno di secondo, ricorderanno i famosi anime degli anni 70 e di inizio anni 80, quelli che adesso chiamiamo “mecha” ma che ignorantemente all’epoca si usavano definire semplicemente “robottoni”. Sto parlando di Jeeg, Ufo Robot, Il Grande Mazinga, Mazinga Zeta e tanti altri, e che alle nuove generazioni forse sono arrivati solo per le indimenticabili sigle che ancora oggi spesso passano in radio e nelle discoteche. Bene, ora quei “robottoni” si sono reincarnati in dolcissime ragazze dalle fattezze moe, per dare vita al cosiddetto “Team Z” ed esattamente come quarant’anni fa devono difendere la terra dai cattivi di turno, che non sono più mostruosi alieni, ma un altro gruppo di ragazze denominate “Mechanical Beasts”, emerse da una misteriosa civiltà sotterranea e ben decise a sottrarre tutta l’energia esistente dal nostro pianeta. Insomma, per farla breve una parodia interamente al femminile degli storici anime mecha degli anni ’70. Fanservice? Garantito al cento per cento! Yuri? Chissa!
    Per Robot Girls Z al posto del classico trailer è disponibile l’episodio pilot della durata di 5 minuti che vi mostriamo in anteprima.

    Episodio 00:
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    Sailor Moon 2014

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    Data di inizio:non ancora comunicata


    Il reboot di Sailor Moon che riproporrà in edizione totalmente rinnovata la prima stagione dell’anime, dal punto di vista strettamente yuri non dovrebbe essere di alcuna rilevanza per il nostro forum. Sappiamo bene infatti che lo yuri in Sailor Moon è interamente concentrato nelle figure di Haruka e Michiru che però fanno il loro ingresso in scena solo dalla terza stagione. Tuttavia, al di là dell’ovvio valore affettivo che molti fan nutrono per quest’opera ci sono almeno due validi motivi per cui ho deciso di inserirla comunque in questa rubrica:
    il primo è che, per quanto le possibilità siano minime, non è comunque detto che non decidano di proseguire con il remake delle serie successive, e il secondo è che, come più volte sottolineato, questa stagione non è una semplice riedizione della prima serie del ‘93, ma è un rifacimento totale che si ripromette di seguire fedelmente il manga e che presenterà parecchie differenze con la serie originale. Solo per fare un esempio a caso il fatto che Rei (Sailor Mars) odi profondamente gli uomini, particolare che se finalmente verrà mantenuto anche nell’anime certamente potrebbe mostrare questo personaggio sotto una luce decisamente diversa, se non totalmente opposta, rispetto a quanto avvenuto fino ad oggi!!

    Update del 10/01: contrariamente a quanto indicato in un primo momento il sito ufficiale dell'anime ha annunciato come data di uscita della nuova serie di Sailor Moon non più gennaio, ma luglio 2014.


    Fate/Kaleid Liner Prisma☆Ilya OAV

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    Data di uscita:25 gennaio


    Si tratta di un episodio originale dell’anime (che verrà anche denominato episodio 11) uscito in allegato con il quarto volume di Fate/kaleid liner Prisma☆Illya Drei!!! e che sicuramente conterrà del materiale inedito, poiché l’arco narrativo del manga è stato animato interamente nei dieci episodi della stagione regolare. Impossibile pertanto prevedere il contenuto di questo OAV: speriamo solo che trovino posto per un bel po’ di service yuri tra Mayu e Ilya e che invece si “dimentichino” totalmente del brocon di quest’ultima.

    Update del 05/01: il sito ufficiale dell'anime ha annunciato che a causa di una serie di circostanze l'uscita di questo OAV è stata posticipata a Marzo.



    Trailer:
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    Siamo giunti così al termine di questa prima edizione della nostra rubrica dedicata alle Novità Yuri 2014, e come avete potuto constatare per noi fan dello yuri si può parlare decisamente di botti di inizio anno: basti ad esempio pensare che i soli Sakura Trick e Saki Zenkoku-Hen messi insieme possono infatti offrirci più di quello che in altre occasioni abbiamo avuto in dodici mesi interi. E il bello è che siamo solo all’inizio anche perché poi, come si suol dire, l’appetito vien mangiando!

    Vi dò pertanto appuntamento qui fra circa un mese per fare un primo punto della situazione sui nuovi anime, sperando come sempre di ritrovarvi numerosi, e se volete far sentire la vostra opinione vi ricordo come sempre che potete liberamente farlo nel nostro Topic di Discussione Novità.

    Arrivederci a febbraio e che lo yuri sia sempre con voi!!

    Edited by Mamiina - 5/9/2017, 00:50
     
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    *** BREAKING NEWS: NUOVO ANIME YURI IN ARRIVO!!***


    ANNUNCIATO L'ADATTAMENTO TELEVISIVO DI INUGAMI-SAN TO NEKOYAMA-SAN


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    Il momento magico per lo yuri in questo 2014 non accenna a diminuire: nell'ultima edizione di Comic Yuri Hime è stato infatti annunciato che il 4-koma Inugami-san to Nekoyama-san verrà adattato in un anime, che andrà in onda ad aprile.

    Dopo Sakura Trick dunque, un altro manga basato su gag yuri esplicite ottiene nel giro di brevissimo tempo l'adattamento televisivo.

    Tutti i dettagli all'interno del topic ufficiale!!

    Edited by Mamiina - 5/9/2017, 00:51
     
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    Cari amici e care amiche del Crystal Lily ben ritrovati con il nostro consueto appuntamento mensile interamente dedicato alle novità sul mondo yuri. Questo editoriale di febbraio si prospetta particolarmente caldo, poiché gli argomenti da trattare sono parecchi e alcuni di essi si annunciano anche decisamente spinosi.

    Bilancio anime in corso


    La stagione invernale, pur essendo iniziata da solo un mese (e quindi essendo ancora ben lontana dal poter emettere i primi verdetti definitivi) ha già creato dei grossi sconvolgimenti all’interno del fandom, molto più di quanto ci si potesse immaginare alla vigilia. L’opera che in questo momento è al centro di tutte le discussioni, il nocciolo della discordia, è Sakura Trick l’anime su cui erano puntati fin da subito tutti i nostri riflettori.

    Chi si attendeva una commedia con risvolti romantici, sulla falsariga di Sasameki Koto per intenderci, si è dovuto ampiamente ricredere: fin dalle prime battute infatti è apparso subito chiaro che Sakura Trick altro non è se non l’evoluzione finale degli anime yuri comici, l’ultima frontiera di questo genere che da qualche tempo sembra ormai essere diventata l’unica risorsa possibile per gli amanti dello yuri. Sakura Trick si differenzia dai suoi predecessori per il fatto di introdurre delle coppie fisse invece di continuare a giocare con i possibili pairings senza concretizzare nulla sul piano sentimentale, tuttavia, come avviene per quasi tutti gli anime adattati da dei 4-koma, si caratterizza per l’assenza quasi totale di trama e per lo scarso approfondimento psicologico dei personaggi che rimangono per lo più delle macchiette e degli stereotipi nonostante l’introduzione di un elemento serio come la romance, che finisce così con il risultare anche lei sviluppata in modo superficiale o quasi nullo. Tutto questo non ha fatto altro che incrementare ulteriormente l’eterno dibattito tra sostenitori ed oppositori del genere yuri comico. I primi grazie a Sakura Trick hanno infatti potuto beneficiare di una quantità industriale di scene yuri esplicite come mai si era vista prima d’ora, ripagandosi forse così di anni di frustrazioni durante i quali il numero complessivo di tali scene si poteva contare sulle dita di una mano. L’effetto è stato quindi per loro di innamorarsene all’istante. I detrattori d’altra parte lo mettono sotto accusa proprio per lo stesso motivo, ovvero la quantità eccessiva di queste scene, molte delle quali vengono ritenute gratuite e fini a se stesse, col risultato di dare un’immagine ancora meno seria dello yuri, e di sminuire il valore della componente sentimentale.

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    Io ritengo che la verità, come spesso avviene in questi casi, stia nel mezzo, e la mia non è una scelta di comodo di chi non vuole prendere una posizione, perché una posizione ce l’ho: personalmente considero lo yuri comico come un “surrogato” dello yuri, esattamente come lo yuri ecchi, ovvero categorie di anime che pur facendo parte della grande famiglia delle opere yuri non possono essere considerate come quelle che incarnano lo spirito di fondo del genere. Possono piacere o meno ma l’importante è ricordarsi qual è la loro collocazione nello schema e soprattutto evitare di perdere il senso della misura nel giudicarle, sia in positivo, sia in negativo. Nel caso di Sakura Trick sbaglia chi lo accosta a certe opere del passato pensando che possa rappresentare la continuità con i grandi anime yuri a sfondo sentimentale, perché non è e non potrà mai essere così; allo stesso tempo però trovo sbagliato “demonizzarlo”, esattamente come fu fatto all’epoca con Yuru Yuri, arrivando a considerarlo quasi offensivo per il genere yuri: è talmente palese che si tratta di un’opera che non va presa troppo sul serio (perché lei stessa per prima non si prende sul serio!) che è perfettamente inutile prendersela per i suoi contenuti, qualunque essi siano. Esattamente come è inutile esaltarsi troppo: i generi yuri comico e yuri ecchi (che hanno molte attinenze fra loro) tendono ad appagare la vista dello spettatore, ma non il cuore, sono fondamentalmente un gioco, e come tali vanno vissuti.

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    Dopo questa lunghissima ma doverosa premessa passiamo a valutare l’opera più da vicino, perché poi alla fine dei conti, ciò che è importante è che funzioni anche come anime dal punto di vista generale. L’impressione dopo 4 episodi su un totale di 12 è fondamentalmente buona: un’opera leggera, divertente e frizzante ma sulla quale ritengo che ci sia ancora un po’ da lavorare: ad esempio il fatto che tutti gli sketch si concludano immancabilmente con una scena intima tra Haruka e Yuu se per adesso può risultare piacevole, a lungo andare potrebbe finire per diventare ripetitiva rischiando così di rendere l’anime monotono. Personalmente ritengo che Sakura Trick non potrebbe che trarre giovamento da un po’ più di imprevedibilità negli episodi: ora come ora sappiamo infatti che qualunque cosa accada la puntata terminerà con un bacio tra le due protagoniste, anzi è proprio il caso di dire che l’intero episodio viene sviluppato interamente al solo fine di raggiungere quell’obbiettivo, cosicché tutto si riduce ad un a serie di scene che si limitano a scorrere davanti allo spettatore senza lasciare il segno in lui, o perché questi sta aspettando impaziente quel momento o perché sta pensando “tanto so già dove si va a parare”. La storia ci ha insegnato che la fortuna degli anime, specialmente degli slice of life, spesso risiede nella capacità di rinnovarsi continuamente sfruttando tutto il cast a disposizione: dedicare qualche spezzone a Kotone e Shizuku (finora troppo in ombra) o variare di tanto in tanto la struttura degli episodi: sarebbe più che sufficiente per far fare a Sakura Trick il salto di qualità definitivo. Un ruolo importante in questo senso potranno giocarlo sicuramente Mitsuki e in parte anche Kaede e Yuzu che hanno già ampiamente dimostrato di poter essere usati dagli autori come ottimi elementi di "disturbo".

    Per adesso come giudizio complessivo non andrei comunque oltre un 6,5.

    Sempre per rimanere in tema di anime yuri comici, nel caso in cui vi fosse sfuggito, vi segnalo che durante la settimana la nostra sezione del forum si è arricchita di un nuovo titolo, per la precisione Go! Go! 575. Nell’edizione di gennaio avevo deciso di tralasciarlo poiché si tratta di uno short composto da soli quattro episodi, per di più realizzato a scopi commerciali, e pertanto ritenevo che le possibilità che potesse presentare dei contenuti di un certo rilievo dal punto di vista yuri fossero estremamente remote… uno degli errori di valutazione più grossi durante questi quattro anni di rubrica! In quest’anime infatti ci sono tre personaggi: due sono amiche inseparabili e la terza è una yuri fangirl che ha continue visioni di loro in atteggiamenti espliciti, in stile Chitose di Yuru Yuri! Insomma per farla breve nonostante la durata complessiva della serie non superi i 15 minuti siamo subito dovuti correre ai ripari con l’inserimento immediato nella categoria Main Yuri Anime, l’apertura di un topic dedicato e tanto di scuse ufficiali!

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    Se nei confronti di Sakura Trick si sono levate finora alcune voci di dissenso, all’orizzonte di Saki Zenkoku-Hen è proprio il caso di dire che si stanno letteralmente ammassando cumuli di nubi nere. La terza stagione di Saki (così come avvenne con Saki Achiga-Hen) è partita al rallentatore sotto il piano dello yuri, lasciando intravedere poco o nulla in tal senso. Il paragone con la prima stagione è a dir poco impietoso sia come numero che come qualità delle scene e, sopra ogni altra cosa, pesa come un macigno l’assenza ingiustificata di Saki x Nodoka, quelle che tutti si ricordavano come la coppia regina dell’anime e che ora, in questa nuova serie, si comportano improvvisamente come due perfette sconosciute ignorandosi come se nulla fosse. E’ vero, siamo solo all’inizio, e memori proprio dell’esperienza di Saki Achiga-Hen (dove l’elemento yuri venne fuori alla distanza) sappiamo che c’è ancora tutto il tempo per rimediare. Tuttavia il timore è che Saki possa ripercorrere lo stesso cammino di involuzione compiuto dal manga, che a partire dalla conclusione del torneo prefetturale ha iniziato a proporre capitoli via via sempre più striminziti, dedicando sempre meno spazio alle vicende extra-sportive e all’approfondimento dei rapporti interpersonali tra certi personaggi, in primis appunto quello tra Saki e Nodoka che è stato letteralmente accantonato dall’autore. Senza contare poi che con solo 13 episodi a disposizione è fisiologico che lo spazio a disposizione per eventuali momenti filler (che sono quelli con più alta probabilità di presentare contenuti yuri) si riduca di parecchio in favore dello spazio dedicato al mahjong, poiché questo è il vero elemento di punta dell’anime e quindi gli autori giustamente devono dargli priorità.

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    Nonostante l’inizio traumatico e il precedente inquietante del manga io rimango comunque moderatamente ottimista: non penso infatti che intendano snaturare Saki e rinunciare del tutto alla componente yuri, che comunque ha contributo in parte a fargli guadagnare la sua notorietà. Sono convinto pertanto che alla lunga lo spazio per un po’ di momenti romantici ci sarà sicuramente; sono però altrettanto convinto che ben difficilmente arriveremo a toccare i livelli della prima stagione.

    Anche dal punto di vista generale all’episodio 4 di 13 non è possibile esprimere un giudizio anche solo provvisorio su Saki. La prima puntata è stata infatti una semplice panoramica di presentazione delle 32 scuole che partecipano ai campionati nazionali con una carrellata di tutti i personaggi, mentre la seconda e la terza sono state un flashback introdotto per completare l’arco narrativo del training estivo lasciato in sospeso nella prima stagione, quindi di fatto la stagione vera e propria è iniziata solo con l’episodio numero 4. Per farsi un’idea più precisa del livello qualitativo di Saki Zenkoku Hen occorrerà quindi attendere ancora un po'.

    Per quanto riguarda il resto della stagione invernale non rimane molto da dire:

    Robot Girls Z non è nulla di più di ciò che ci si attendeva: una semplice parodia dei grandi anime mecha degli anni '70 che per l’occasione sono stati trasformati tutti in dolci ragazzine in gonnella (neanche poi tanto belle se proprio devo dirla tutta) che se le suonano a colpi di raggi laser, missili ed esplosioni nucleari. Se siete dei puristi, nonché nostalgici delle opere di quell’indimenticabile epopea evitatelo come la peste: vi farà sicuramente accapponare la pelle. Se invece siete degli amanti delle parodie, beh sappiate che potete evitarlo comunque tranquillamente: le risate infatti non si sprecano di certo visto che le gag sono spesso o troppo blande o troppo stupide. Il chara come già detto non è niente di speciale e la trama arriva ad annoiare già dopo dieci minuti . L’unica cosa positiva è che la serie è composta da solo tre episodi della durata di mezz’ora ciascuno, che escono a cadenza mensile, per cui se proprio non riuscite a tenere a freno la vostra curiosità sappiate che il sacrificio che dovrete fare per guardarlo sarà minimo. Voto 4 e via che andiamo!

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    Dal punto di vista dello yuri l’unica cosa da segnalare è la breve apparizione nel gruppo delle cattive di Baranga M2, una lesbicona perennemente arrapata e con istinti masochisti la quale adora alla follia molestare le sue colleghe e procurarsi piacere facendosi torturare in ogni modo possibile. Questo tipo di personaggio è un clichè che ormai sta diventando una consuetudine in molti anime ma il suo ruolo è talmente marginale che non sposta gli equilibri di Robot Girls Z, il quale non presenta implicazioni sentimentali di alcun genere tra i personaggi e nemmeno di tipo service se si esclude ovviamente quello appena citato. In base a quanto visto finora pertanto la categoria Anime a Cast Interamente Femminile sembrerebbe essere quella a lui più congeniale.

    Niente da fare purtroppo anche per Wake Up! Girls che non ripete il miracolo di Love Live! Qui tuttavia non si tratta di un discorso di qualità (perché è comunque carino) ma solo di un problema a livello di contenuti: Wake Up! Girls semplicemente non rientra nella sfera di interesse del nostro forum. L’anime infatti è completamente immerso nel mondo dello star system e le ragazze più che interagire fra di loro si rapportano quotidianamente con il mondo degli adulti e con le rispettive figure: dal loro manager, ai parenti, ai fan (talvolta anche con conseguenze poco gradite) e così via. La trama pur non brillando per originalità è tutto sommato gradevole e rispetto agli altri anime idol-related visti fino ad oggi presenta dei contenuti molto più realistici e maturi. Di contro questo comporta l’occasionale presenza di momenti di natura fanservice talvolta anche piuttosto marcati. Diversamente da altre opere di questo tipo quindi, che pur non essendo anime yuri in senso stretto erano comunque anime yuri-friendly, Wake-Up! Girls è chiaramente più indicato per un certo tipo di target, ovvero appassionati di idol e di tutto ciò che riguarda quel mondo. Ciò non significa ovviamente che non possa piacervi, tuttavia se cercate un anime tutto al femminile o che esalti in modo particolare i rapporti di amicizia fra ragazze non sembra essere l’opera più indicata. A meno quindi di sviluppi inattesi Wake Up! Girls esce dal nostro “periscopio” e non verranno forniti ulteriori aggiornamenti nelle future edizioni della nostra rubrica.

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    Ad ogni modo per completezza di informazioni assegno come voto 7 al film e 6,5 alla serie TV. Nel caso in cui decidiate di guardarlo ricordatevi che è fondamentale vedere prima il film e poi la serie TV per seguire gli eventi in ordine cronologico.

    Come già sapete se avete seguito le news che ho postato durante le settimane scorse sul forum, Sailor Moon 2014 e l’OAV di Fate/kaleid liner Prisma☆Illya, entrambi previsti inizialmente per gennaio (e presentati quindi nella scorsa edizione della rubrica), all’ultimo momento sono stati rinviati rispettivamente a luglio e a marzo.

    Anime di febbraio


    Mouretsu Pirates: Abyss of Hyperspace


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    L’attesissimo film di Mouretsu Pirates, sequel della pluripremiata serie TV del 2012 farà il suo esordio sul grande schermo il 22 febbraio. Torna così a farci compagnia, anche se solo per lo spazio di un film, uno dei personaggi femminili più carismatici di sempre, il capitano Marika, e ad accompagnarla ci saranno ovviamente l’inseparabile ciurma del Bentenmaru e il suo harem personale di amiche intime da Chiaki a Mami alla Principessa Gruier, insieme a tutti gli altri fantastici personaggi che hanno contribuito a rendere Mouretsu Pirates uno degli anime più belli degli ultimi anni. E per noi fan dello yuri sarà anche l’occasione per rivedere Jenny e Lynn, sperando di ritrovarle ovviamente più innamorate che mai.
    La caccia al camrip è aperta!

    Trailer:


    Video


    E anche per questo mese è tutto. Se siete desiderosi, come penso e spero, di continuare a seguire le evoluzioni di questa movimentata stagione invernale potete farlo con le discussioni in corso sul nostro forum relative a Sakura Trick e a Saki, oltre ovviamente al topic di Discussione delle Novità Yuri, dove potete commentare liberamente tutto ciò che avete letto in questo articolo.

    Noi invece ci rivediamo qui puntuali a marzo... nel frattempo la raccomandazione è come sempre: stay hungry, stay yuri !!!

    Edited by Mamiina - 5/9/2017, 00:55
     
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    *** BREAKING NEWS ***


    ANNUNCIATO UN NUOVO ANIME DI
    YURU YURI!!!!


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    Poche ore fa Namori, la creatrice di Yuru Yuri, attraverso un comunicato ufficiale ha reso noto ai fan che è stato dato il via libera ad un nuovo progetto di animazione della sua amatissima serie, ringraziando poi il pubblico per il grandissimo supporto e per l'affetto, che hanno reso possibile tutto ciò.

    Al momento attuale non è ancora stato comunicato in cosa consisterà questo nuovo progetto (se si tratterà quindi di una nuova serie TV, di un film o di una serie di OAV) nè sono state fornite previsioni sulla data d'uscita.

    Vi invitiamo quindi a seguire tutti gli aggiornamenti che pubblicheremo all'interno del topic ufficiale, non appena questi saranno disponibili!

    Edited by Mamiina - 5/9/2017, 00:57
     
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    Cari amici e care amiche del Crystal Lily ben ritrovati al terzo appuntamento dell’anno con la nostra rubrica dedicata alle Novità Yuri 2014. Marzo ha ormai fatto capolino e la stagione invernale si appresta ad entrare ormai nella sua fase finale. E’ quindi il momento di fare un nuovo punto della situazione per scoprire che cosa è cambiato rispetto al mese scorso.

    Bilancio anime in corso


    E proprio come quattro settimane fa l’argomento principale del nostro editoriale è inevitabilmente Sakura Trick, un’opera che con ogni probabilità è destinata a far discutere a lungo di sé: episodio dopo episodio infatti le perplessità attorno a quest’anime sembrano aumentare, e con esse anche il numero di fan che si dichiarano insoddisfatti da esso. I capi d’accusa sono quelli ormai ben noti: troppe scene di amoreggiamenti tra le protagoniste che risultano forzate o semplicemente fini a sé stesse, nessuna reale vena di romanticismo e una visione decisamente superficiale delle relazioni sentimentali. La sensazione di base è che queste lamentele siano più che giustificate. Parliamoci chiaro, sapevamo benissimo che Sakura Trick è tratto da un 4-koma, e che sarebbe stata un’opera leggera, pertanto nessuno di noi si aspettava certamente delle grandi storie d’amore o dei drammoni strappalacrime. Allo stesso tempo tuttavia non ci aspettavamo nemmeno che la componente sentimentale sarebbe risultata pari pressoché allo zero, con la componente esplicita utilizzata quasi esclusivamente in chiave voyerustica e con un rapporto tra scene di natura service e scene a sfondo sentimentale che risulta essere praticamente di dieci a uno. Non a caso gli elementi migliori di Sakura Trick sono a mio modo di vedere il personaggio di Mitsuki (con i suoi atteggiamenti tsundere e i suoi desideri proibiti per Haruka) e i sentimenti yuri subtext di Kaede nei confronti di Yuzu che sono proprio i due casi dove lo yuri non si concretizza, mentre non funzionano per motivi opposti le due coppie canon, né Haruka e Yuu perché troppo sfacciate nei loro atteggiamenti fino al punto da risultare stucchevoli, né Kotone e Shizuku perché troppo improvvisate e senza sufficiente background , col risultato di essere poco credibili.

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    Esperimento fallito dunque? Lo yuri sentimentale e lo yuri comico non possono coesistere all’interno della stessa opera? Secondo me sì, possono coesistere ma è necessaria una gestione migliore da parte degli autori con una maggior abilità nel dosare gli elementi, e soprattutto la capacità di sapere inserire le scene giuste al momento giusto, cosa che in Sakura Trick non è successa. A mio modo di vedere gli errori più grossi sono stati due: non riuscire a mantenere separato l’elemento comico dall’elemento sentimentale e voler insistere troppo con i momenti cosiddetti “romantici”, finendo così per far perdere loro questa connotazione, col risultato di trasformarli in scenette vuote e superficiali. Un esempio lampante di come si sarebbe potuto gestire molto meglio quest’anime lo si è avuto durante l’ottavo episodio, che tra l’altro è stata a mio parere la miglior puntata fin qui trasmessa: tutta la scena dell’equivoco in cui cade Yuu, la quale pensa che lei ed Haruka si devono sposare e che quest’ultima la stia portando insieme alla madre a scegliere il loro vestito da spose è divertentissima e geniale. Se si sta portando avanti uno sketch divertente perché “spezzare” il ritmo dell’episodio per inserire l’inutile scena nel camerino in cui Haruka inizia a baciare Yuu a ripetizione per “spalmarsi” il rossetto dalle sue labbra cambiando improvvisamente l’atmosfera da un anime comico ad un quasi-ecchi? Non era meglio soprassedere, e limitarsi alla sola scena romantica finale tra le due nel secondo semi-episodio che invece ci stava tutta per come era stato costruito il medesimo? E se provaste a riguardare daccapo Sakura Trick al “netto” di tutte queste scene superflue ed inserite solo per il gusto di farlo, lasciando soltanto quelle che sono giustificate dall’atmosfera e dalla storia vi assicuro che vi ritrovereste di fronte ad un anime molto migliore. In ogni anime che si rispetti c’è il momento per far ridere, il momento per essere seri e magari anche il momento per essere trasgressivi, ma non si può modificare l’atmosfera a ogni minuto e soprattutto, cosa ancora più importante, bisogna anche stabilire quali personaggi sono deputati a fare certe cose e quali invece sono destinati a farne altre. Haruka e Yuu sono la coppia protagonista di Sakura Trick: il fatto che sia un anime comico non giustifica il fatto che per fare delle scenette divertenti Yuu si metta a (perdonate il termine) troieggiare con Kotone per far ingelosire Haruka e che quest’ultima a sua volta nello sketch di Biancaneve sia disposta a baciare Mitsuki scatenando (questa volta lei) le gelosie della compagna. Altrimenti che credibilità acquisisce poi ai vostri occhi il loro sentimento? E’ fondamentale che scelgano i personaggi a cui “delegare” il compito di sviluppare lo yuri da un punto di vista comico (come potrebbe essere ad esempio Mitsuki) e quelli che devono invece seguire una strada più romantica. Altrimenti se tutte a seconda dei momenti e delle situazioni fanno una volta le romantiche, un’ altra volta le sceme, un’altra volta ancora le “farfalline” (per usare un termine politicamente corretto) il risultato finale è solo un gran pasticcio che a visione ultimata non lascia nulla dentro lo spettatore.

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    Nonostante la mia posizione decisamente critica resto comunque convinto che né Sakura Trick né lo stile di opera proposta vadano cestinate senza appello: come spesso avviene con tutti i prodotti nuovi è inevitabile che vengano commessi degli sbagli, ma da questi è sempre possibile ripartire per provare a offrire ogni volta un prodotto migliore. Il mio auspicio è che le opere che in futuro vorranno provare ad avventurarsi con questo genere riescano a correggere il tiro evitando di cadere in certi errori tutto sommato evitabili e che riescano a trovare la giusta formula per soddisfare anche i fan più esigenti, che da anni attendono ormai di vedere un anime in grado di raccogliere la pesante eredità dei grandi classici yuri del passato e che proprio per questo motivo non possono assolutamente provare più di tanto affetto verso quest’opera. Certo se Sakura Trick intende essere un esperimento a sé oppure se gli autori decidono di accontentarsi, visto e considerato che la risposta del pubblico giapponese anche così sembra essere comunque abbastanza buona, allora come non detto: annotiamo l’ennesimo punto a favore della categoria degli anime a sfondo yuri comico senza grosse pretese e passiamo oltre.

    Come valutazione in senso generale invece direi che andiamo un pochino meglio. In qualità di anime comico ritengo infatti che Sakura Trick faccia il suo onesto lavoro di intrattenimento riuscendo a divertire abbastanza lo spettatore: certo, paragonato ad altri esponenti della sua categoria non raggiunge sicuramente i livelli qualitativi di uno Yuru Yuri e nemmeno di un Kiniro Mosaic, però le gag sono tutto sommato buone e soprattutto le puntate scorrono via senza mai annoiare, cosa che per uno slice of life è sempre fondamentale. Bravi gli autori a puntare molto su un personaggio come Mitsuki, fondamentale per creare situazioni di disturbo, ma rimane abbastanza inspiegabile lo scarso utilizzo di Kotone e Shizuku che su un cast già così risicato pesa parecchio. Togliere spazio ad Haruka e Yuu per ampliare quello dedicato alle altre due coppie non avrebbe certamente fatto male.

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    Encefalogramma totalmente piatto per Saki Zenkoku-hen: mahjong mahjong e soltanto mahjong. Il problema più grosso però è che sembra che non si rendano conto che avendo eliminato qualunque elemento al di fuori del mahjong , anche questo sta finendo per non risultare più di alcun interesse. Perché qui non si parla solo del fatto che ormai non c’è praticamente più traccia di yuri, ma che rispetto alla prima epica stagione manca tutto quella parte fondamentale dedicata all’approfondimento dei personaggi, sia dal punto di vista psicologico che biografico. Ciò che rendeva appassionante l’aspetto del gioco infatti era proprio conoscere l’origine dei poteri e delle abilità delle giocatrici, che spesso era legato alle loro storie personali e agli aspetti del loro carattere. Qui invece, se si escludono ovviamente le vecchie protagoniste, abbiamo soltanto una sfilza di anonimi personaggi che si siedono al tavolo da gioco senza che ci venga raccontato nulla di loro con il risultato che non sappiamo quali siano gli assi e quelle più deboli, quali sono i loro stili di gioco, le loro abilità e quelle rare volte che si degnano di approfondire un po’ il background di qualcuna lo fanno comunque in modo frettoloso ed approssimativo. Nella scorsa edizione della rubrica avevo ventilato un cauto ottimismo, ipotizzando per Saki Zenkoku-hen un cammino in stile Saki Achiga-hen, ma arrivato a questo punto della stagione quest’ultimo aveva ormai messo in mostra tutto il suo potenziale, che poi venne sfuttato in modo ottimale negli OAV post-season; Saki Zenkoku-hen invece non ha fatto vedere nulla di nulla e questa cosa inizia ad essere seriamente preoccupante. Mancano cinque episodi alla fine della stagione e devono ancora completare il round di gioco di Nodoka più tutto il turno di Saki che probabilmente sancirà la conclusione delle vicende legate al mahjong per questa serie: non credo infatti che ci sarà tempo e spazio per dare il via alle semifinali a meno che non annuncino a sorpresa altri tredici episodi. Se siamo fortunati quindi possiamo sperare in un paio di puntate filler al termine della partita nelle quali troveranno spazio un po’ di vicende extra-gioco. Basteranno per risollevare le sorti di quello che se continua così rischierà di passare alla storia come uno dei sequel più brutti e deludenti di sempre?

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    Dopo l’esordio letteralmente disastroso rialza invece un po’ la testa Robot Girls Z. Mi chiedo se rispetto al primo episodio abbiano cambiato gli sceneggiatori oppure se abbiano semplicemente capito che scimmiottando le grandi serie mecha degli anni 70 non si andava da nessuna parte: E così pur mantenendo l’idea dei nomi e delle caratteristiche delle protagoniste ispirate ai mega-robottoni del passato stop con le parodie che non facevano divertire nessuno e spazio a gag moderne ed originali che riescono finalmente nell’intento di strappare qualche risata allo spettatore. Certo, rimane sempre e comunque un anime di cui si sarebbe potuto tranquillamente fare a meno, tuttavia ora è parzialmente giustificabile la mezz’ora di tempo spesa ogni mese per guardarlo, anche in virtù del fatto che gli autori hanno deciso di calcare decisamente’ di più la mano con lo yuri fanservice, scelta alquanto saggia nel momento in cui si ha a disposizione un cast femminile così numeroso e l’opera tende già spontaneamente verso il genere trash.

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    Il terzo e ultimo episodio che uscirà a giorni sarà decisivo per assegnare definitivamente la categoria a Robot Girls Z, che rispetto ad un mese fa può sicuramente ambire ad una collocazione più rilevante nella nostre liste, anche se ora come ora la più quotata è proprio la categoria ANIME ECCHI/YURI FANSERVICE, sebbene con una raccomandazione importante: attenzione ai crossdresser !!!

    E siamo così giunti all’epilogo anche di questa edizione di marzo della nostra rubrica novità, che ci fa capire che i giochi per la stagione invernale sembrerebbero quasi fatti. Una stagione partita sotto grandi auspici ma che alla fine si è rivelata dal sapore decisamente agrodolce. Parlo ovviamente per il sottoscritto, poiché sono certo che almeno in parte è stata vissuta in modo profondamente differente da una certa fetta del fandom. Personalmente l’unica cosa che potrebbe almeno in parte spostare gli equilibri sarebbe un sussulto d’orgoglio di Saki. La speranza, si sa, è l’ultima a morire!

    Ma sappiamo benissimo che il 2014 ha ancora in serbo tantissime cartucce da sparare e all’orizzonte si profila già il mese di aprile con il suo bagaglio di nuovi anime. Su tutti, inutile dirlo Akuma no Riddle e Inugami-san to Nekoyama-san. Ma non saranno i soli, ve lo garantisco. E allora vi aspetto tutti qui puntuali a fine mese, pronti a ripartire con le novità della stagione primaverile. Non mancate mi raccomando, e nel frattempo, come sempre, stay hungry stay yuri !!!!

    Edited by Mamiina - 6/9/2017, 23:05
     
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    Cari amici e care amiche del Crystal Lily benvenuti al nuovo appuntamento con la nostra amatissima rubrica dedicata alle Novità Yuri 2014. Questa quarta edizione sarà interamente dedicata alla presentazione degli anime della nuova stagione, in arrivo da qui a pochi giorni. Sia per questioni di date infatti (Saki terminerà domenica prossima, quindi ben oltre il tempo limite per poter pubblicare), sia per motivi legati alla lunghezza dell’articolo il bilancio finale della stagione invernale viene rimandato all’edizione-bis di aprile che pubblicherò all’incirca a metà mese.

    Non perdiamo quindi tempo e andiamo subito a scoprire quali sono gli anime che il Crystal Lily terrà sotto la sua lente di ingrandimento durante le prossime settimane, poichè sono davvero tantissimi!

    Anime Stagione Primaverile 2014


    Akuma no Riddle

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    Data di inizio:4 aprile


    Lo attendevamo da mesi e finalmente è arrivato. L’appuntamento con la prima puntata di Akuma no Riddle (Riddle Story of The Devil), il secondo anime yuri “ufficiale”, di questo 2014 è previsto per la notte fra il 3 e il 4 Aprile 2014. E come da tradizione il Crystal Lily non poteva certamente farsi trovare impreparato in vista di un evento così importante: nel topic dedicato all’interno del nostro forum avete potuto seguire tutte le tappe di avvicinamento ad Akuma no Riddle grazie alle numerose anteprime che abbiamo raccolto in esclusiva per voi: e tra news, trailer e presentazioni varie riteniamo che ormai non ci resti più molto da aggiungere. Riportiamo comunque un breve riassunto della trama per i più distratti e per tutti coloro che non frequentano con abitudine il nostro foum:

    “Akuma no Riddle è ambientato nella Myoujou Academy una scuola privata femminile. Tra le varie classi, ce n’è una molto particolare, la Kurogami, che è composta da 12 assassine, le quali hanno tutte un unico obbiettivo: uccidere la loro compagna di classe Haru Ichinose. Tra di esse vi è anche Tokaku Azuma, una studentessa neo-trasferitasi, che è anche lei un’assassina sulle tracce di Haru. Tuttavia gli eventi inizieranno a prendere una piega differente quando Tokaku si innamorerà di colei che dovrebbe essere la sua vittima. Da quel momento in poi il suo unico scopo diventerà quello di salvare la vita di Haru, proteggendola così dalle loro compagne.”

    Dal punto di vista “storico” l’uscita di Akuma no Riddle e l’accoglienza che gli riserverà il pubblico rappresentano un crocevia importante per l’intero genere yuri, di gran lunga superiore rispetto all’altro caso più recente di Sakura Trick, poiché si tratta della prima opera yuri a tinte serie dopo anni durante i quali il movimento è stato rappresentato unicamente dagli anime yuri a sfondo comico. Un monopolio che non è mai stato accettato di buon grado da quella fetta del fandom che per vari motivi non apprezza particolarmente le caratteristiche tipiche degli anime yuri comici ma che, dati di vendita alla mano, è sempre stato giustificato dagli ottimi risultati ottenuti da questi ultimi dal punto di vista commerciale. Ora, con Akuma no Riddle, lo yuri ha finalmente la grande occasione di dimostrare di poter funzionare anche come elemento abbinato ad altri generi e di conseguenza di poter tornare a diversificarsi come prodotto, riproponendosi così anche nelle sue versioni più serie. Il raggiungimento di questo obbiettivo aprirebbe la porta a nuove opportunità, convincendo magari le case produttrici a puntare su tipologie di anime con caratteristiche talvolta anche profondamente differenti tra loro. Una scelta che verrebbe sicuramente apprezzata da tutti i fan, e non soltanto da coloro che si sono sempre dichiarati insoddisfatti dagli anime in stile Yuru Yuri & co: non è certo un mistero, infatti, che più ampia è la gamma delle opere proposte e minore è il rischio di annoiarsi o, peggio ancora, di ritrovarsi ad assistere ogni volta a degli anime che sembrano essere uno la fotocopia dell’altro. Senza contare inoltre che per un genere è sempre e comunque pericoloso legarsi ad un’unica tipologia di prodotto: supponiamo infatti che i fan giapponesi un bel giorno si stufino, e che il boom degli anime yuri a sfondo comico si esaurisca (non sarebbe certo la prima volta che un filone passa improvvisamente di moda): ecco che per lo yuri a quel punto si riaprirebbero nuovamente le porte dell’oblio.

    Incrociamo quindi le dita e stringiamoci tutti attorno ad Akuma no Riddle sperando che possa fare centro e soprattutto che riesca a cogliere questa immensa opportunità che è stata data a tutto il genere yuri: una chance che, in tutta onestà, non so dire quando si ripresenterà!

    Trailer:
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    Inugami-San to Nekoyama-San

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    Data di inizio:4 aprile


    Al di là di tutte le disquisizioni teoriche lo yuri comico è e rimane il grande fenomeno del momento Ecco quindi che anche in questa stagione non poteva certamente far mancare la sua presenza sebbene nelle vesti di un mini-anime.
    Inugami-san to Nekoyama-san segue le vicende di Suzu Nekoyama e Yachiyo Inugami, due ragazze completamente differenti tra loro: timida, scontrosa, dai tratti profondamente tsundere e amante dei cani la prima, testarda, estroversa, iper-masochista e appassionata di gatti la seconda. Un giorno le due si incontrano e nonostante la diversità dei loro caratteri finiscono per trovarsi attratte una dall'altra. Il motivo è molto semplice: fisicamente ciascuna somiglia all’animale che piace all’altra! Tuttavia a causa della sua personalità schiva Nekoyama reagisce sempre in modo piuttosto riluttante agli approcci espansivi di Inugami. A mettere a posto le cose, ed evitare alla povera Inugami di impazzire, ci penserà la loro amica comune Aki, chiamata a ricoprire ogni volta il ruolo di mediatrice.

    Vi suggerisco di non sottovalutarlo per il solo fatto che si tratta di uno short: al di là del fatto che la categoria ha già ampiamente dimostrato con altre opere che anche con pochi minuti a disposizione, se sfruttati bene, si possono realizzare delle ottime cose, Inugami-san to Nekoyama-san è infatti l’adattamento di una serie pubblicata su Comic Yuri Hime, la rivista regina dei magazine yuri ed è taggata a tutti gli effetti come "yuri" al pari di Akuma no Riddle e Sakura Trick. Siamo pertanto al cospetto di un altro main yuri anime, il terzo dall’inizio dell’anno. La durata degli episodi risulta inoltre essere di cinque minuti contro i canonici tre da cui sono composti abitualmente gli shorts, quindi rispetto al solito c’è sicuramente un po’di tempo in più a disposizione degli autori per regalarci tante belle scenette a sfondo yuri!

    Trailer:
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    Gochuumon Wa Usagi Desu Ka?

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    Data di inizio:10 aprile


    La sua uscita è passata un po’ in silenzio ma si tratta di un altro anime sul quale tenere assolutamente i fari puntati: si tratta infatti della trasposizione animata di un’opera serializzata su Manga Time Kirara Max, magazine specializzato in serie a sfondo yuri (alcune anche esplicite) e a cast interamente femminile. Dalle sue pagine hanno già preso vita Kanamemo e Kiniro Mosaic, due precedenti che bastano da soli per fare intuire il potenziale straordinario di Gochuumon Wa Usagi Desu Ka?, che proprio di Kiniro Mosaic si vocifera poter essere il potenziale erede. Considerando che stiamo parlando del Most Yuri Anime 2013, se questa previsione si avverasse, la stagione primaverile arriverebbe addirittura a mettere a referto il terzo anime yuri dopo Akuma no Riddle e Inugami-san to Nekoyama-san. Potrebbe sembrarvi incredibile ma vi assicuro che i presupposti perché questo accada ci sono tutti!

    Gochuumon Wa Usagi Desu Ka? è uno slice of life che segue le vicende quotidiane di un gruppo di ragazze all’interno di un cafè dal nome molto curioso, il “Rabbit House”. La protagonista principale, Kokoa, un giorno si trova per puro caso a passare davanti al locale ed essendo una grandissima amante dei coniglietti decide di entrare, convinta che al suo interno troverà pieno dei suoi animali preferiti. Ad attenderla invece, ci sarà solo Chino, la proprietaria del locale e Tippy, il suo coniglio da compagnia. E tra una tazza di tè e quattro chiacchiere Kokoa inizierà poco alla volta a stringere amicizia con le altre habituè del Rabbit House, dalla bellissima cameriera Rize, proveniente da una famiglia di stampo militare, alla dolce Chiya, proprietaria del negozio di caramelle di fianco per finire poi con la vulcanica Sharo, sempre indaffarata a causa dei suoi mille lavori ed innamoratissima di Rize.
    Puntateci ad occhi chiusi!

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    Blade and Soul

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    Data di inizio:4 aprile


    Aprite lo spoiler qui sotto a vostro rischio e pericolo, e solo se avete delle buone coronarie

    Alka, Ran, Varel, Karen, Hazuki e Roana: sono queste le stupende protagoniste di Blade and Soul, anime tratto da un MMORPG coreano che si presenta come un mix explosivo di action, fantasy e combattimenti. La storia ruota attorno ad Alka, bellissima e letale spadaccina che viaggia lungo le terre selvagge in cerca di vendetta per il suo maestro, assassinato dalla spietata Jin Varel, appartenente come lei al Clan delle Spade. Durante i suoi viaggi Alka fa amicizia con altre avventuriere, Karen, signora della danza e del canto, Haruka, amante dell’alcol e delle pistole e Roana, capo di una banda di ladri. Le probabilità che in mezzo a questo cast si possa nascondere qualche lesbicona assatanata sono sicuramente altissime a maggior ragione per il fatto che i pochissimi personaggi maschi secondari che ho adocchiato sono talmente brutti e insignificanti che non dovrebbero andare a costituire alcun pericolo in tal senso.

    Ogni volta che esce un anime di questo tipo ovviamente non ci sono mai delle aspettative esagerate ma ci si limita più che altro a sperare che possa offrire un po’ di sano yuri fan service. Confesso che nel caso di Blade and Soul sarei particolarmente felice se questo accadesse, innanzitutto perché negli ultimi tempi gli anime a sfondo ecchi hanno quasi sempre deluso le attese, rivelandosi particolarmente poveri di contenuti yuri. Basti considerare che l’ultima opera che si è guadagnata l’ingresso nella categoria Yuri Fanservice è stata Senran Kagura e stiamo parlando di oltre un anno fa: è dunque arrivato il momento di rimpolpare un po’ le fila della sezione.
    L'altro motivo per cui faccio il tifo sfrenato per quest'anime è abbastanza intuibile e penso che lo abbiate già intuito tutti: sarebbe davvero uno spreco enorme se non sfruttassero nel modo giusto un simile ben di dio, non trovate?

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    Mahou Shoujo Taisen (Magica Wars)

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    Data di inizio:8 aprile


    Poteva mancare in una stagione così ricca di anime interessanti per la nostra causa un esponente del genere majokko? La risposta ovviamente è no ed ecco quindi Mahou Shoujo Taisen (in inglese Magica Wars) short della durata di 4 minuti nato all’interno di uno show televisivo per otaku "2.5 Chigen TV", all’interno del quale veniva chiesto al pubblico di inviare il disegno di una magical girl in rappresentanza della propria prefettura. Ogni personaggio vincitore all’interno della sua prefettura era quello che poi si sarebbe guadagnato il diritto di ottenere la versione animata. Ci sono quindi ben 47 protagoniste all’interno di quest’anime (tante quante sono appunto le prefetture in Giappone) ognuna delle quali, per consolidare ulteriormente il senso di competizione, sarà interpretata da un’attrice originaria della rispettiva prefettura d’appartenenza.

    Non si sa praticamente nulla della trama e anche se sono stati annunciati 26 episodi temo che questa volta il format dello short potrebbe essere davvero limitativo: onestamente faccio fatica a immaginare cosa riusciranno a mettere in piedi con tutti quei personaggi da gestire e con così poco tempo a disposizione: l’unico indizio potrebbe essere rappresentato dal titolo (Magica Wars) che lascerebbe appunto intuire qualcosa in stile torneo o battle game, ma come sempre ovviamente tutto è possibile! Va comunque detto che si tratta di un progetto interamente realizzato dalla Gainax una delle migliori case produttrici di anime esistenti, il che, almeno sulla carta, dovrebbe metterci al riparo da brutte sorprese!

    Nessun trailer disponibile al momento


    Love Live! School Idol Project Season 2

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    Data di inizio:6 aprile


    Ed eccoci arrivati ad un altro momento particolarmente atteso. E’ stata una delle opere più acclamate del 2013, un fenomeno commerciale capace di raggiungere cifre da capogiro, tra i singoli delle canzoni in grado di vendere centinaia di migliaia di copie e i DVD degli episodi andati letteralmente a ruba: dopo la prima fantastica stagione Love Live! School Idol Project, per la gioia di tutti i fan, replica con questa seconda serie!
    Squadra che vince ovviamente non si cambia e pertanto è riconfermato in blocco il cast originale, con Honoka a guidare le sue inseparabili compagne ed amiche nella scalata al Love Live!, l’agguerrito concorso tra gruppi di idol scolastiche. E con lei tornano Maki, Eri, Niko e tutte le amatissime componenti delle U’s.
    Qui sappiamo già cosa attenderci:al 99% non sarà un anime yuri, ma un’opera che parla di una bellissima amicizia tra un gruppo di ragazze che hanno un’unica passione in comune, e un sogno da raggiungere per cui lottare tutte assieme tra sacrifici e sofferenze ma anche mille momenti divertenti. Un anime comunque imperdibile per tutti coloro che amano le opere interamente al femminile.

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    selector infected WIXOSS

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    Data di inizio:4 aprile


    "Speranza, desiderio, avidità: ragazze col cuore invaso da questi sentimenti vengono inghiottite nel vortice di un gioco che metterà a repentaglio le loro vite.

    WIXOSS è un gioco di carte molto popolare, specialmente tra i ragazzi delle scuole medie, ma in pochi sanno dell’esistenza delle LRIG CARD, carte speciali che hanno una volontà propria. Solo alcune ragazze molto speciali possono sentire la voce delle LRIG e coloro che possiedono queste carte vengono denominati selettori."


    Sono stato indeciso fino alla fine se presentare o meno selector infected WIXOSS, non tanto per le tematiche (il fatto che si presenti come un anime molto cupo, come ci ha insegnato Madoka, non vuol dire assolutamente nulla), ma più che altro per una questione di sensazioni: si parla infatti di ragazze alla prese con emozioni quali rabbia, speranza, delusioni e pertanto è abbastanza difficile non immaginare che tra le cause di tutto questo non vi siano di mezzo questioni di cuore e conseguentemente la presenza di personaggi maschili. Tuttavia il main cast (almeno quello presentato ufficialmente) sembra essere composto interamente da ragazze per cui, anche in assenza di yuri, l’anime dovrebbe presentare una trama interamente sviluppata attorno a queste forti personalità femminili destinate a scontrarsi in questo pericoloso incrocio di vicende personali, sentimenti e destini.
    Insomma, lascio a voi la scelta se guardarlo o no anche perchè il concept a mio parere sembra essere comunque parecchio accattivante.

    Segnalo che il rating di selector infected WIXOSS è 17+ il che significa che al suo interno sono previste scene molto forti e violente sia sul piano fisico che psicologico, pertanto chi è facilmente impressionabile e preferisce anime dai contenuti più leggeri si astenga dalla visione.

    Trailer:
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    E siamo arrivati alla fine di questa lunghissima carrellata di presentazione dei nuovi anime che ci terranno compagnia da qui fino all’inizio dell’estate. Se già tre mesi fa con Sakura Trick e Saki (anche se poi quest’ultimo è andato com’è andato) ci sembrava di prepararci ad una stagione invernale da sogno, questa stagione primaverile si prospetta a dir poco strabiliante, con due certezze come Akuma no Riddle e Inugami-San to Nekoyama-San, a cui si aggiunge Gochuumon Wa Usagi Desu Ka? su cui potrei quasi giocarmi la testa e che al novantanove virgola nove per cento rischia di essere addirittura il terzo main yuri anime che ci porterà in dote aprile. Forse vi sembrerà di sognare, ma d’altronde lo avevo detto fino alla nausea che il 2014 sarebbe stato l’anno del grande ritorno dello yuri quindi perché stupirsi? Le altre opere presentate sono tutte delle scommesse, alcune più azzardate altre meno, ma considerando che abbiamo già in cascina due, quasi certamente tre, anime dichiaratamente yuri tutto ciò che arriverà in più sarà comunque regalato quindi vadano come vadano.

    Non perdetevi quindi l’appuntamento con la prossima edizione della nostra rubrica tra un mese esatto, dove potrete leggere il primo bilancio della nuova stagione. Vi ricordo che se nel frattempo volete dirci la vostra opinione su quanto avete letto in questo articolo e soprattutto dirci le vostre impressioni sui nuovi anime in arrivo potete farlo liberamente nel Topic Discussione Novità. Ah, e vi ricordo anche l’appuntamento con l’edizione-bis di aprile con l’editoriale conclusivo dedicato a Sakura Trick e gli altri anime della stagione invernale.

    Buona primavera a tutti, e che lo yuri sia con voi!

    Edited by Mamiina - 6/9/2017, 23:22
     
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    Cari amici e care amiche del Crystal Lily eccoci di nuovo qui come promesso con l’edizione-bis della nostra Rubrica Novità di aprile, questa volta dedicata interamente al bilancio finale della stagione invernale 2014.

    Molte sentenze lasciate in sospeso, tanti interrogativi ancora aperti.. sarà stato possibile trovare una risposta definitiva a tutto? Scopriamolo insieme!

    SAKURA TRICK


    Fin dalle primissime battute si era capito chiaramente che Sakura Trick non era l’anime che i fan dello yuri stavano attendendo da anni per rinverdire i fasti del loro genere preferito. Troppo leggero e superficiale per poter essere considerato anche solo lontanamente un’opera dai risvolti romantici, troppo ripetitivo e con poca libertà d’azione per poter reggere il confronto con i migliori anime yuri a sfondo comico. Ciò che non ha funzionato, è inutile nasconderlo, è stata soprattutto la coppia principale dell’anime, ovvero Yuu e Haruka, che se con le loro continue e spesso forzate scene pseudo-romantiche già inizialmente facevano storcere il naso a parecchi, a lungo andare sono finite col risultare quasi insopportabili a chiunque. E così anche molti di quelli che (reduci da anni di astinenza) in un primo momento erano rimasti comunque entusiasti per l’enorme quantitativo di scene esplicite mostrate, piano piano hanno iniziato a stufarsi di loro e del loro continuo baciarsi e ribaciarsi puntualmente ad ogni episodio in un’infinita sequenza di scene vuote e incapaci di trasmettere allo spettatore una qualsiasi emozione. La reazione inevitabile del pubblico è stata così quella di iniziare a riversare le proprie attenzioni (nonché le proprie preferenze) sul resto del cast: chi su Mitsuki e sui suoi tormenti interiori per via del suo sentimento proibito nei confronti di Haruka, chi su Kotone e Shizuku, loro sì vera coppia yuri in grado di esprimere dei sentimenti di un certo spessore, chi addirittura sullo strano duo formato da Kaede e Yuzu, che si limitano ad una semplice amicizia: qualunque cosa insomma pur di fuggire dall’ingombrante e ossessiva presenza di “quelle due”. E’ fuori da ogni dubbio che tutto ciò che di buono ha portato Sakura Trick alla causa del genere yuri lo ha fatto grazie a questi personaggi. Sono bastate due scene di numero a Kotone e Shizuka per regalare più emozioni di quante non ne abbiano regalate Haruka e Yuu in tutto il resto dell’anime, mentre Mitsuki, che sulla carta doveva essere un personaggio secondario, è risultato essere quello dai risvolti psicologici più complessi e approfonditi, nonostante di base fosse una figura di disturbo nata principalmente per dar vita a gag a sfondo comico. Sono sicuramente loro a salvare Sakura Trick da una pesante bocciatura, anche se aver fatto in pieno cilecca con la coppia protagonista rimane comunque un errore imperdonabile che pesa come un macigno sul giudizio complessivo dell’anime.

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    E di questa lenta e progressiva disaffezione da parte dei fan ne devono aver presa consapevolezza anche gli autori, che hanno infatti dato vita ad una parte finale di stagione decisamente movimentata, con una minor sovraesposizione di Yuu ed Haruka a fronte della concessione di un maggiore spazio a tutti gli altri personaggi. Ma soprattutto è stata fatta avanzare in modo importante la trama, facendo fare il grande passo a Mitsuki e portando così in scena il triangolo fra lei, la sorella e Haruka, andando tra l’altro a spezzare l’immobilismo tipico degli slice of life. Una scelta decisamente atipica ma che sicuramente ha dato i suoi frutti riaccendendo di colpo l’interesse e la curiosità degli spettatori che si sono potuti divertire a scoprire come si evolveva questa vicenda per quanto il suo esito fosse pressoché scontato. Salvo poi ripiombare ancora una volta nel solito errore proprio sull’ultima scena dell’anime: “Haruka tu hai capito cos’è l’amore?” “Io no e tu?” “Nemmeno io, forse un giorno lo scopriremo, però intanto diciamoci ti amo perché è bello!!” “E nel dubbio baciamoci ancora e poi ancora…magari con un po’ di lingua.. e poi ridiciamoci ti amo… e poi ribaciamoci…e poi ridiciamoci ti amo… e poi ribaciamoci…uuuhhh com’è imbarazzante Haruka"..... Stoooooop! Basta così grazie!

    Per fortuna che è finita….

    E’ veramente difficile dare un voto complessivo a un’opera così altalenante, capace a tratti di divertire o di proporre anche delle situazioni tenere per poi rischiare di rovinare tutto ogni volta con delle clamorose cadute di stile. Non solo, ma esiste anche una tale differenza nel livello qualitativo dei singoli personaggi (per come sono stati costruiti, per l’utilizzo che ne è stato fatto, eccetera) che l’unico modo possibile per non fare torti a nessuno sarebbe quello di giudicarli separatamente. Ma poiché non siamo a scuola e non possiamo metterci a dare le pagelle non mi resta che assegnare un 6 politico all’anime in tutto il suo complesso, ma con una promessa: se davvero volete la pagella di Sakura Trick con i voti ai singoli personaggi fatemelo sapere e vi accontenterò!

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    SAKI ZENKOKU-HEN


    Se esprimere un giudizio complessivo su Sakura Trick era un compito arduo con Saki Zenkoku-hen l’impresa diventa quasi impossibile. Ma andiamo con ordine. Se si escludono infatti i primi tre episodi, che consistevano in una presentazione di tutti i personaggi (ep. 1) e in un flashback di alcuni avvenimenti della prima stagione (ep. 2 e 3) l’intera serie non ha fatto altro che focalizzarsi interamente sulla prima sfida dei campionati nazionali alla quale hanno partecipato Saki e le sue compagne. Assistere a questo anime è stato un po’ come guardare la telecronaca di un evento sportivo in televisione, con la differenza che invece di esserci giocatori in carne ed ossa c’era la loro versione animata. Normalmente quando si guarda una partita in TV il livello di coinvolgimento emotivo è direttamente proporzionale al livello di conoscenza che si ha di tale sport. Ne consegue che per la stragrande maggioranza degli spettatori non giapponesi (che di mahjong non ne capiscono praticamente nulla) arrivati verso la fine il livello di interesse rasentava ormai lo zero assoluto. Finchè è arrivato l’episodio conclusivo durante il quale si è tornati a dare spazio all’aspetto psicologico delle protagoniste, alle loro vicende private e soprattutto ai rapporti interpersonali. E così tra riunioni di vecchie compagne, nuove amicizie, scenette fanservice e fasi introspettive c’è stato anche il tempo di farci capire che il legame tra Saki e Nodoka fortunatamente è ancora vivo, peccato che attualmente entrambe abbiano anche altri pensieri per la testa, specialmente Saki.
    E mentre negli ultimi cinque minuti ci veniva mostrata la preview della semifinale, durante la quale hanno trovato posto anche diverse immagini come questa...

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    ecco che si apriva un interminabile serie di interrogativi su questa saga. E’ sufficiente che Saki torni a fare Saki (inteso ovviamente come anime) per un solo episodio a fine stagione per riconquistare la fiducia dei fan? Queste scene fra Saki e Nodoka che continuano a farci vedere hanno intenzione di tramutarle in realtà o continueranno ad essere solo dei teasing da inserire nelle sigle in memoria dei tempi che furono? Ma c’è anche un’altra questione aperta: abbiamo atteso cinque anni per avere una seconda stagione (terza se si include Saki Achiga Hen) che ha coperto l’arco narrativo dei quarti di finale. Mancano ancora due sfide intere per completare i campionati nazionali a squadre, più tutto il torneo individuale che l’autore del manga è ancora lontano anni luce dall’iniziare. Quanto dovremo aspettare per vedere la fine di questa saga? E soprattutto ne varrà la pena? Tutte domande a cui è impossibile dare una risposta e che rendono anche difficile esprimere un giudizio a cuor leggero su quest’anime che, come ben sappiamo, è solo un piccolo tassello di un mosaico ben più grande: e dunque sarà stato solo uno scialbo intermezzo, e quando arriveranno i nuovi episodi ritroveremo finalmente le vecchie atmosfere a cui eravamo abituati? Oppure il grande cuore di Saki ormai è solo un bel ricordo? Solo il tempo lo potrà dire. E a questo punto penso che spetti a ciascuno di noi decidere se continuare a insistere o no su quest’anime, e continuare a puntarci in futuro.

    Per quanto mi riguarda ho un brutto difetto: io quando inizio una storia voglio vederne la fine a tutti i costi. E tra l’assegnare a Saki Zenkoku-hen il voto che avrei in mente, e che in tutta onestà si meriterebbe, oppure fare il professore magnanimo che dice all’alunno interrogato: “Torni al suo posto per questa volta, ma che non ricapiti più!” scelgo la seconda opzione, ma come detto è solo per questa volta!

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    ALTRI ANIME


    Dopo un secondo episodio che aveva lasciato intravedere delle cose discrete Robot Girls Z si ripresenta con un terzo OAV penoso esattamente quanto il primo. Riconfermato pertanto il giudizio già espresso nell’edizione di febbraio (voto 4) e anime che finisce dritto nella categoria delle opere a cast interamente femminile. E, aggiungo anche, nel dimenticatoio delle cose inutili.

    Il 7 Marzo è uscito l’OAV di Fate/kaleid liner Prisma☆Illya, inizialmente annunciato per fine gennaio ma poi rimandato per motivi non ben precisati. Come previsto si è trattata di una puntata-bonus ambientata dopo la serie televisiva e dai toni decisamente spensierati. L’episodio, interamente incentrato sul festival sportivo della scuola di Ilya e Miyu è stato decisamente divertente e ha regalato parecchi bei momenti tra le due protagoniste, contribuendo a rafforzare ulteriormente il loro rapporto. Un buon contentino per i fan in attesa della seconda stagione.

    Di gran lunga più rilevante dal punto di vista dei contenuti è invece l’episodio speciale di Genei wo Kakeru Taiyou (Il Sole Penetra le Illusioni) uscito in realtà il 16 Novembre scorso allegato al quarto DVD ma reso disponibile dai fansub solo pochi giorni fa. L’episodio è ambientato prima dell’inizio della serie televisiva e si focalizza su due importanti retroscena ovvero il rapporto tra Akari e la cugina Fuyuna e le vicissitudini di Luna durante i suoi primi tempi come mahou shoujo, portando alla luce tutta una serie di dettagli che contribuiscono a dare un quadro di insieme molto più ampio dell’intera storia. Onestamente viene da chiedersi perché abbiano scelto di farne un episodio extra e di non trasmetterlo invece come prima puntata.

    Per quanto riguarda la categoria Anime a Componente Yuri Secondaria infine segnaliamo che nel corso della stagione si sono guadagnati l’accesso alle nelle nostre liste Kill la Kill e Samurai Flamenco.

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    Si conclude così questo editoriale che manda definitivamente in archivio il primo trimestre del 2014. Una stagione decisamente in chiaroscuro che ha presentato più ombre che luci ma che non deve essere comunque vista come un totale fallimento. Certo, non si può nascondere che le premesse alla vigilia erano di gran lunga migliori, e se su un anime nuovo come Sakura Trick ci può anche stare di riporre delle aspettative che poi non vengono soddisfatte (un errore di partenza è stato pensare che fosse un anime più romantico che comico ma nessuno allora poteva saperlo) che il sequel di una delle più belle opere yuri di sempre come Saki si rivelasse una delusione totale è già una cosa più difficile da digerire. Però da inguaribile ottimista provo sempre a guardare il bicchiere mezzo pieno e penso che da un lato è già qualcosa poter essere qui a lamentarsi della scarsa qualità di opere yuri quando a tutti gli effetti fino a un paio d’anni fa ero qui a lamentarmi della totale assenza di opere yuri. Il vecchio detto “Che se ne parli bene, che se parli male, purchè se ne parli”, insomma, può essere applicato anche in questo caso, visto che alla fin della fiera entrambe le opere sono state accolte con favore dal pubblico giapponese, che poi sappiamo bene essere quello che detta veramente legge.

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    E se Saki Zenkoku-hen, pur con tutti i suoi limiti, ha venduto nella prima settimana qualcosa come 6000 copie, issandosi tra i primi posti nelle classifiche degli anime invernali, Sakura Trick è arrivato a 2500. Questa cifra, per quanto più bassa del 30% rispetto alle stime iniziali (altro segno evidente della flessione che ha avuto nel tempo il suo indice di gradimento) è comunque di tutto rispetto e non preclude affatto la possibilità a una seconda stagione, traguardo che nel 2009 avevano fragorosamente mancato Aoi Hana e Sasameki Koto. Certo parliamo di altri anime, lo sappiamo bene, ma anche di altri tempi. Ciò che è importante per lo yuri è tornare ad essere presente in pianta stabile nell’industria dell’animazione e in un modo o nell’altro mi sento di dire che per ora la missione è stata compiuta.

    Pensiamo quindi a questa stagione appena conclusa come ad un punto di partenza da cui poter solo migliorare ulteriormente. A cominciare da subito con la nuova stagione in corso dove, come ormai ben sapete, sta tenendo banco Akuma no Riddle, altra opera che contribuirà a dare delle risposte fondamentali e a segnare in modo decisivo il futuro del genere yuri per i prossimi tempi. Ma di lui, e degli altri anime che lo accompagnano ne parleremo ovviamente nell’edizione di maggio, per la quale spero di ritrovarvi tutti qui puntuali ed entusiasti come al solito.

    Nel frattempo stay hungry stay yuri, e soprattutto buon Akuma no Riddle!!

    Edited by Mamiina - 6/9/2017, 23:27
     
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    Care amiche e cari amici del Crystal Lily benvenuti all'edizione di maggio della nostra rubrica dedicata alle Novità Yuri 2014. Dopo l’edizione extra riservata alla chiusura della stagione invernale è già tempo di primi bilanci con la nuova stagione attualmente in corso. So che molti di voi sono impazienti di leggere i primi verdetti anche perchè è ormai risaputo che tra gli anime di questo trimestre ci sono alcune tra le opere più attese ed importanti dell’anno. Non perdiamoci troppo in convenevoli dunque e andiamo ad alzare il sipario su quella che molto probabilmente sarà la stagione cruciale di questo 2014 per tutti noi appassionati del genere yuri.

    Bilancio anime in corso


    Akuma no Riddle



    Inizio decisamente convincente per l’anime che sulla carta rappresenta la punta di diamante della nostra stagione. Akuma no Riddle si presenta con una trama accattivante e ricca di suspense, fingendo dopo soli due episodi di scoprire subito le sue carte ma ottenendo in realtà il risultato opposto, ovvero lasciare lo spettatore con un mucchio di domande e di incertezze alle quali solo il tempo e il prosieguo della serie potranno dare una risposta. Haru è davvero una vittima indifesa oppure dietro la sua disarmante ingenuità e il suo candore si nasconde un altro volto? Quali sono i motivi che hanno portato Tokaku a rinunciare immediatamente alla missione che le era stata affidata e di passare dal ruolo di cacciatrice a quello di protettrice? Davvero l’unica motivazione che spinge le assassine a volere Haru morta è quella che ci è stata detta, oppure tra i membri della Black Class ce ne sono altri al di là delle stesse Tokaku e Haru che sono lì per altri scopi e con altre finalità? Gli indizi più o meno espliciti che sono stati disseminati nel corso di questi primi quattro episodi lasciano intravedere una verità nascosta sotto la superficie, una verità che poco alla volta verrà a galla regalandoci non poche sorprese.

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    Più che certezze ovviamente le mie sono solo sensazioni ma sarei veramente sorpreso se alla fine Akuma no Riddle si rivelasse essere solamente un survival improntato su uno schema ben preciso e riproposto metodicamente per tutti gli episodi che consisterebbe semplicemente in:

    assassina lancia la sfida ad Haru -> Haru ingenuamente cade nella trappola dell’assassina -> Tokaku interviene per salvare Haru -> assassina viene “eliminata” dalla Black Class
    e così via fino alla fine.

    Questo cosa tra l’altro gli è anche costata un’accoglienza fin qui piuttosto tiepida da parte di una buona fetta del cosiddetto pubblico “neutrale” che maldigerisce la formula della struttura episodica, usata in tantissimi anime fino agli anni 90 ma che ormai è passata di moda. Spezzare lo schema e dissipare tutti i dubbi, sorprenderci tutti rivelando la vera storia dietro la storia apparente di questi primi episodi: questa è la missione di Akuma no Riddle nelle prossime settimane. Nell'attesa di tutto ciò, questo setup iniziale e la prima fetta di stagione si meritano senza ombra di dubbio un bel 7,5.

    Ottimo anche il lavoro che stanno facendo sotto il piano dello yuri con la relazione tra Haru e Tokaku che al quarto episodio… ancora non è una relazione! Gli autori si stanno prendendo il giusto tempo per costruire un sentimento che nasca con motivazioni concrete e cresca poi poco alla volta, di modo da dargli non solo una solidità ma anche e soprattutto una credibilità. Pienamente condivisibile anche la scelta di lasciare fuori tutte le altre protagoniste da questioni yuri, siano esse sentimentali o service, ad eccezione della strana coppia formata da Chitaru e Hitsugi: su un anime di questo genere infatti e con la psicologia di questi personaggi saprebbe oltremodo di forzatura e finirebbe per inflazionare il tasso di yuri dell’opera sminuendo così il valore del sentimento tra Tokaku e Haru che invece deve assolutamente spiccare.

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    Inugami-san to Nekoyama-san


    Spettacolare! Ecco l’opera che ci riappacifica immediatamente con la categoria degli yuri comici dopo il pasticcio combinato da Sakura Trick. Esagerato, impertinente e a tratti quasi sfrontato Inugami-san to Nekoyama-san getta letteralmente in faccia allo spettatore badilate di scenette yuri, spesso anche molto piccanti, senza porsi alcun problema. Il tutto però senza nessuna malizia e soprattutto senza la minima pretesa di serietà, riuscendo nell’impresa di divertire lo spettatore con la sua comicità regolarmente sopra le righe senza mai risultare per questo volgare. Esattamente quello che ci si attende da un anime dichiaratamente comedy e totalmente basato su gag, nel nostro caso specifico gag yuri!

    La formula dei tre minuti a episodio contribuisce in maniera decisiva alla perfetta riuscita, almeno fin qui, dell’anime perché consente agli autori di tenere il piede premuto sull’acceleratore per tutto il tempo e di darci dentro a più non posso con le gag senza rischiare per questo di stancare lo spettatore. Al contrario la sensazione che rimane a visione conclusa è soltanto la voglia di averne ancora! Voto 8 e speriamo solo che continui così!

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    Gochuumon Wa Usagi Desu Ka?


    Gli haters degli slice of life possono mettersi il cuore in pace: hanno perso l’ennesima battaglia! Le ormai trite e ritrite accuse ad un genere che secondo la loro opinione propone sempre le stesse cose si dimostrano ancora una volta infondate di fronte a Gochuumon Wa Usagi Desu Ka? (Is The Order a rabbit?) che molti avevano additato come un probabile clone di [inserite nome di uno slice of life a vostra scelta] o di [inserite un altro nome a vostra scelta] o tutt’al più di [inserite ancora un nome a vostra scelta], ma che invece dimostra di avere una sua precisa identità e delle peculiarità proprie che gli consentono di differenziarsi da tutti i suoi predecessori. L’opera si presenta come un festival di pucciosità mai visto prima d’ora: le protagoniste sono quanto di più adorabile e delizioso si possa immaginare, tanto che se esistesse un superlativo del termine “moe” penso che sarebbe sicuramente stato coniato per Kokoa e le altre ragazze del Rabbit Cafè. L’ambientazione dell’anime, le cui vicende si sviluppano interamente tra caffetterie e sale da thè, contribuiscono ad incrementare in modo esponenziale il suo livello di zuccherosità, con le protagoniste che trascorrono il loro tempo in attività altrettanto dolciose, quali imparare a decorare il caffè con il latte, degustare bontà di ogni tipo e coccolare i loro animali da compagnia (alcuni dei quali nascondono dei sorprendenti segreti!). Stupiscono così la presenza di qualche spruzzata qua e là di fanservice (come le scene nella vasca da bagno o una maliziosa inquadratura di Lize, la più bella e ammirata tra le protagoniste, quando viene pizzicata con addosso uno striminzito completino intimo nel primo episodio) e l’inserimento di alcuni elementi di natura soprannaturale (per il momento lasciati totalmente inspiegati) che fanno da piacevole contrasto a questo clima edulcolorato. L’unico difetto di Gochuumon Wa Usagi Desu Ka? è senza ombra di dubbio una certa lentezza degli episodi. Questa caratteristica, seppure giustificata sicuramente dalle tematiche e dal clima totalmente rilassato dell’opera, rischia di limitare parzialmente il suo potenziale rendendo la sua visione un po’ difficoltosa a chi non è un cultore del genere slice of life. Nonostante questa pecca il voto a questa prima fase di stagione è comunque 7.

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    La componente yuri è ovviamente presente e anche qui vale il discorso che Gochuumon Wa Usagi Desu Ka? si differenzia dai suoi predecessori presentandosi con una sua precisa identità, che non può essere inquadrata all’interno di un modello precedente. Lo yuri è infatti presente grazie a due personaggi: Kokoa (la protagonista principale) che sviluppa subito un attaccamento di natura molto ambigua nei confronti di Chino, figlia del proprietario del Rabbit Cafè, nonché sua “datrice di lavoro” e in certi sensi sorella adottiva e Sharo apertamente innamorata di Lize, cameriera del Rabbit Cafè e sua senpai a scuola. Entrambi, come da tradizione degli anime che si inquadrano nel genere comico, sono sentimenti non ricambiati in quanto Chino è la classica kuudere molto fredda e asciutta, mentre Lize è troppo distratta per accorgersi dei sentimenti di Sharo, la quale da par suo, fa di tutto per tenerli nascosti. L’intero discorso yuri è comunque orchestrato in modo molto meno aggressivo rispetto a quello visto in tempi recenti in Kiniro Mosaic o a Yuyushiki e per quanto riguarda il discorso di Kokoa e Chino si può inquadrare certamente di più nell’ambito delle goggles che non nel subtext, visto e considerato che comunque Kokoa è quel genere di personaggio molto espansivo che non manca di dispensare attenzioni anche alle altre protagoniste, mentre Chino è coccolata un po’ da tutte, soprattutto da Chiya. Quest’ultima è la proprietaria di un’altra caffetteria e in teoria dovrebbe essere quindi rivale di Chino ma in realtà, a ulteriore conferma del clima totalmente idilliaco dell’opera, la adorano tutte. Discorso diverso invece per Sharo il cui sentimento nei confronti di Lize è inequivocabile ed esplicito ma è gestito in maniera molto meno morbosa e decisamente più candida rispetto, ad esempio, ad una Hotaru di Non Non Biyori. Senza Sharo sicuramente Gochuumon Wa Usagi Desu Ka? per ora sarebbe sicuramente più inquadrato nella categoria degli anime yureggianti che non nei main yuri anime, ma chiaramente l’arrivo di quest’ultima a partire dal terzo episodio cambia completamente le carte in tavola spingendolo più verso la categoria degli yuri comici e di conseguenza verso la categoria main. Tutto dipenderà da come e quanto decideranno di utilizzare questo personaggio.

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    Si può dire che sotto il profilo dello yuri l’intera stagione primaverile ruoti attorno a queste tre opere con davvero poco o nulla da riferire sui rimanenti anime che la compongono. Spero però che con tre pezzi da novanta del genere nessuno abbia di che lamentarsi. In ogni caso, poiché il mese scorso le avevamo presentate andiamo a dare un’occhiata anche alle altre opere che avevamo provato a mettere nel nostro “periscopio”:

    Mahou Shoujo Taisen (Magica Wars): non si capisce ancora assolutamente cosa sia, né dove vogliano andare a parare con la storia, sempre ammesso che ce ne sia una. Il fatto che abbia 26 episodi e non 12/13 come nello standard degli short ha spinto probabilmente gli autori a procedere con un inizio più lento del solito, tuttavia non devono dimenticarsi che con solo tre minuti a disposizione l’ordine del giorno è catturare immediatamente l’attenzione dello spettatore con qualcosa di particolare, compito che per adesso quest’anime non è riuscito a portare a termine risultando fin qui al contrario piuttosto noioso e poco incisivo. Ritengo però che sia ancora troppo presto per valutarlo sotto ogni punto di vista e rinvio pertanto qualunque giudizio alle edizioni future.

    Blade and Soul: una pacchia per gli appassionati del genere fantasy e delle eroine sexy e poco vestite visto che quest’anime è il perfetto mix di entrambe le cose. Chi si aspettava un anime spazzatura è rimasto piacevolmente sorpreso di scoprire che invece si tratta di un’opera discretamente solida e matura con un setting di base piuttosto elaborato (favorito probabilmente dal fatto di sfruttare l'ambientazione preesistente di un RPG e quindi già articolata di suo) e che presenta scene di azione e combattimenti di tutto rispetto. L'unico punto che per adesso mi sembra un po' deboluccio è la trama di base che è ancora abbastanza fumosa e indefinita (e non è sembrata originalissima nel suo spunto iniziale). Molto buona è invece la trama dei singoli episodi che ha già regalato diversi momenti altamente drammatici. Il livello di gradimento di quest’anime è direttamente proporzionale all'amore dello spettatore per gli RPG e per i setting fantasy. Siccome io sono da sempre un appassionato del genere faccio fatica a non farmi influenzare, ma cercando di restare lucido e razionale penso che 6,5 per questi primi episodi sia un giudizio più che obbiettivo.

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    Dal punto di vista dello yuri per una volta devo fare un passo indietro, poiché per Blade and Soul vale lo stesso discorso fatto poco sopra per Akuma no Riddle elevato però all’ennesima potenza ed esteso a tutto il cast. Le protagoniste sono talmente perfette nella loro bellezza, nella loro abilità e nella loro forza da assumere quasi una connotazione non umana. Ognuna di loro sembra essere votata ad uno scopo ben preciso al quale sono rivolte tutte le loro attenzioni. Dalla protagonista Alka, tanto bella quanto fredda che vive solo per trovare la sua vendetta, alla sexy cacciatrice di taglie Hazuki, il cui unico scopo è catturare le sue prede per poi spendere tutto in alcool e munizioni, passando per la stupenda Roana, misteriosa leader di una gang di razziatori, per arrivare all'affascinante e crudele Jin Varel, l’antagonista principale, i cui occhi sembrano confermare le leggende che la dipingono come un essere senz’anima: in nessuno di questi personaggi sembra esserci posto per dei sentimenti di qualunque natura e men che meno la predisposizione a lasciarsi indebolire da “tentazioni terrene”. Solo nel quarto episodio viene mostrata per un istante una scena che lascerebbe intendere che Jin Varel e la sua fedele seguace Ran sarebbero legate da una qualche sorta di relazione, ma è stato solo un flash senza alcuna riprova. E non è un caso che l’unico accenno di sentimenti sia arrivato proprio da Ran, che fra tutte sembra essere il personaggio più debole e forse proprio per questo l’unico che gli autori potrebbero essere disposti a restituire ad una dimensione “umana”. Per il resto va bene così: ci sono storie e personaggi su cui elementi come romance e sentimentalismi semplicemente non calzano, e questo sembrerebbe essere uno di quei casi. Quanto allo yuri fanservice vorrà dire che a questo punto mi recherò in pellegrinaggio presso qualche tempio e farò un’offerta alla divinità locale pregandola di farlo, un giorno, ritornare tra noi.

    Blade and Soul si candida quindi per il momento a essere inserito nella categoria Anime a Cast Prevalentemente Femminile: è vero che ci sono diversi personaggi maschili ma sono esclusivamente delle figure di contorno funzionali all’ambientazione e alla storia, mentre gli unici personaggi di spicco all’interno dell’anime sono tutte donne (e che donne!).

    selector infected WIXOSS: WIXOSS, un battle card game diffusissimo in tutto il Giappone specialmente tra i ragazzi delle scuole medie. Solo poche fortunate elette denominate “Selectors” possono accedere alla versione integrale del gioco, quella che, attraverso sfide in una dimensione parallela, può consentire a una e solo una di loro di diventare la Eternal Girl e di vedere esaudito come ricompensa un desiderio a sua scelta. Una ragazza che partecipa per puro divertimento e senza provare alcun desiderio, la sua migliore amica che prova un sentimento incestuoso nei confronti del fratello gemello, una ragazza senza amici, che sembra la versione ancora più sfigata di Yomi di Black Rock Shooter, e una yandere che vuole distruggere la carriera della sua rivale e si diverte a torturare le avversarie svelando i loro desideri più inconfessabili durante i combattimenti. Queste sono ad oggi le protagoniste di quest’anime. C’è ancora qualche ragione per cui tenerlo in questa rubrica? Obbiettivamente no, e infatti salvo clamorose evoluzioni non lo citerò più, tuttavia pur senza nessuna motivazione concreta ma basandomi solo su un presentimento irrazionale intendo continuarne lo stesso la visione.

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    Per chi fosse comunque interessato dopo una partenza un po’ zoppicante selector infected WIXOSS non è proprio malissimo. Inizialmente si resta un po’ spiazzati dal fatto che non spieghino assolutamente le dinamiche del gioco, col risultato che ci si ritrova catapultati all’interno delle vicende con la sensazione di non avere avuto il tempo di prendere confidenza né con la storia né con i personaggi. Tuttavia una volta appurato che il vero fulcro della trama non sono tanto i meccanismi del gioco in sé quanto piuttosto vedere le conseguenze (spesso terribili) che questo ha sulle esistenze delle protagoniste allora si entra in sintonia con l’anime. Voto 6 a questa prima tranche di serie dunque, perché il potenziale sembra essere piuttosto buono ma l’esecuzione fin qui non ha del tutto convinto.

    Siamo giunti così alla fine di questa nostra prima panoramica dedicata alla stagione primaverile, che come avete potuto vedere finora non ha certamente deluso le attese e ha posto le basi per fare delle grandi cose. Ora sicuramente arriva la parte più delicata, poiché un conto è partire bene, un altro è confermare tutto quanto di buono si è fatto e soprattutto esprimere fino in fondo il potenziale messo in mostra, ma sono altamente fiducioso che non resteremo delusi.

    Vi do quindi appuntamento all’edizione di giugno, tra un mese esatto, per un secondo check-point nel quale sicuramente inizieranno a profilarsi i primi giudizi definitivi. Nel frattempo auguro a tutti buon proseguimento di stagione: che lo yuri sia sempre con voi!

    Edited by Mamiina - 6/9/2017, 23:33
     
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    Cari amici e cari amiche del Crystal Lily, benvenuti all’edizione di giugno della nostra rubrica dedicata alle Novità Yuri 2014. Il tempo come sempre vola, siamo infatti arrivati già a metà anno e la stagione primaverile ha compiuto da un po’ il giro di boa con i suoi anime che hanno mandato agli archivi almeno due terzi dei loro episodi. E’ tempo di un nuovo bilancio quindi, e di scoprire quali opere in questa seconda parte di stagione sono riuscite a far salire le loro quotazioni e quali invece hanno fatto un pochino peggio rispetto alla fase iniziale.

    Bilancio anime in corso


    Akuma no Riddle


    Fase centrale di stagione molto solida e convincente per Akuma no Riddle, che negli ultimi due episodi ha saputo liberarsi in modo definitivo della tanto criticata formula episodica dell’ “assassina della settimana”, elemento che lo aveva portato ad attirare su di sé non poche ire da parte dei fan più esigenti. Va comunque detto che gli autori avevano già assestato una netta spallata alla suddetta formula grazie al sesto drammatico episodio, durante il quale erano usciti di scena ben tre personaggi in un colpo solo. Le poche osservazioni che si possono ormai sollevare nei confronti di quest’anime sono veramente minime e si tratta per lo più di questioni legate alla necessità di concentrare l’intera storia nello spazio dei soli 13 episodi previsti; questo problema ha fatto sì che in alcuni momenti si abbia avuto la sensazione che si tendesse a correre un po' troppo facendo precipitare un po’ troppo rapidamente alcuni eventi, e che con un pochino di tempo in più a disposizione sarebbe stato possibile sviluppare meglio alcuni aspetti della trama e approfondire di più la psicologia dei personaggi dando così allo spettatore la possibilità di affezionarsi maggiormente a loro. Il risultato sarebbe stato sicuramente quello di rendere decisamente molto più forte l’impatto emotivo di alcuni momenti dell’opera che invece non hanno certamente reso secondo il loro potenziale. Ma d’altronde bisogna sempre fare di necessità virtù e questo neo è stato ampiamente compensato da una trama altamente suggestiva e originale, talmente ricca di suspense e colpi di scena da riuscire sempre a tenere lo spettatore incollato allo schermo del PC dal primo all’ultimo minuto. Inoltre la capacità di Akuma no Riddle di dar vita a nuovi misteri a ogni episodio, sostituendo le domande che via via trovano una risposta con altre sempre diverse, è tale da dare origine a una storia in grado di rinnovarsi in continuazione, senza mai risultare noiosa o ripetitiva.

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    Eccezionale, almeno fin qui, anche il lavoro che stanno facendo sotto il punto di vista dello yuri: Akuma no Riddle sta letteralmente ricordando a tutti coloro che tanto, troppo, tempo sembrano essersene dimenticati, cosa significa costruire una relazione YURI degna di tal nome. Ora però è arrivato il momento per Haru e Tokaku di raccogliere ciò che con pazienza hanno seminato e poi coltivato fin qui. Speriamo che il finale tra loro sappia commuoverci ed emozionarci al punto giusto e che possano aprirsi per loro le porte dell’olimpo delle grandi coppie yuri, quelle che restano impresse nel cuore e nella memoria dei fan e che vengono immancabilmente citate ogni volta che si nominano le più rappresentative del genere: Homura e Madoka, Nadie e Ellis, Aeeru e Nevirille… coraggio ragazze, c’è un posto libero là in mezzo a loro: andatevelo a prendere!

    Voto agli episodi dal numero 5 al numero 9: OTTO

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    Inugami-san to Nekoyama-san


    Dopo la partenza a mille all’ora dei primi episodi, con la presenza di un tasso di yuri talmente elevato da spiazzare perfino chi è ormai da anni un profondo conoscitore del genere, Inugami-san to Nekoyama-san si è preso una piccola fase di riflessione in questa parte centrale di stagione per fare quello che normalmente si dovrebbe fare all’inizio, ovvero dedicare qualche episodio per completare il setting andando a presentare tutte le protagoniste principali . Ora che il cast è al completo sembrerebbero essere state poste le basi per un fase finale di stagione che, almeno sulla carta, dovrebbe tornare ad essere scoppiettante come quella iniziale. Una scelta un po’ in controtendenza questa, ma sicuramente non del tutto incomprensibile perchè è nei momenti iniziali che un anime costruisce quasi sempre il proprio successo. E’ lì che deve infatti convincere la più ampia fetta di pubblico, catturando immediatamente quante più attenzioni possibili. Chiaro che poi nel tempo potrebbe anche succedere di perdere consensi: è capitato più volte di aver visto anime che dopo aver dato un’ottima impressione iniziale non si sono rivelati all’altezza delle aspettative finendo così con il perdere il supporto dei fan strada facendo, ma come recita un vecchio proverbio, chi ben comincia è a metà dell’opera.

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    Quello che è certo tuttavia è che è pressoché impossibile compiere il percorso inverso ovvero raddrizzare un anime il cui impatto iniziale con il pubblico è stato negativo: potete inventarvi qualunque cosa, ribaltarlo da capo a piedi e metterci dentro le idee più geniale e originali che si siano mai viste ma state pur tranquilli che se un anime parte male non lo recuperate più! Figurarsi poi se l’anime in questione è pure uno short, e quindi il tempo a sua disposizione per convincere lo spettatore è di appena tre minuti a puntata. Giusto quindi aver sparato subito parte delle cartucce migliori ed essersi presi poi un attimo di tempo per rifiatare riservandosi poi eventualmente il meglio per il gran finale. Intendiamoci poi, non è che quest’anime sia diventato improvvisamente noioso o che lo yuri al suo interno sia completamente sparito. E’ però innegabile che le puntate in questa seconda fase di stagione siano in generale un po’ più moscette rispetto ai primi pirotecnici episodi, soprattutto se si considera quella che dovrebbe essere la coppia principale dell’anime, ovvero Inugami e Nekoyama, le quali ultimamente hanno dato vita a ben pochi siparietti. Ora che il cast è stato completato con la presentazione dell’ultima protagonista (Torikai) auspico per Inugami-san to Nekoyama-san un rapido ritorno agli standard qualitativi a cui ci aveva abituato e soprattutto che ci faccia assistere ad una fase finale di stagione in grado di poterci esaltare come era riuscita a fare in prima battuta.

    Voto agli episodi dal numero 4 al numero 8 : SEI E MEZZO

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    Gochuumon wa Usagi Desu ka?



    L’infinita dolcezza di quest’anime sembra aver conquistato definitivamente il cuore di molti fan e mi riferisco al pubblico in generale, non solo agli amanti veri e propri degli slice of life i quali ancor prima di cominciare rappresentavano per Gochuumon wa Usagi Desu ka? poco di più che una porta già aperta da sfondare. L' infinita simpatia e la frizzante comicità di quest’opera unite ad un pizzico di fanservice totalmente innocente e saggiamente dosato danno origine ad un mix di tenerezza e divertimento di fronte al quale è letteralmente impossibile resistere. L’inesistenza pressoché totale di una trama di fondo è ampiamente compensata dalla straordinaria caratterizzazione dei personaggi: molto spesso un difetto degli slice of life è quello di adottare degli stereotipi più o meno consolidati e sulla base di essi costruirvi attorno dei personaggi che finiscono con il risultare sì simpatici ma allo stesso tempo un po’ troppo bidimensionali. Le cinque protagoniste di GochiUsa invece entrano dritte nel cuore dei fan non solo per l’incredibile tenerezza e per il loro trascendentale livello di moe ma anche per la loro stravaganza e la totale originalità dei loro personaggi. E’ proprio questa caratteristica a garantire a GochiUsa la possibilità di distinguersi da tutti gli altri anime della sua categoria e di ritagliarsi così il suo spazio all’interno di essa con un’ identità propria che risulta essere unica e inconfondibile. E a dare le dimensioni di questo successo ci sono i circa 6000 DVD del primo volume che risultano già in preorder ad appena metà stagione, numeri probabilmente destinati a crescere: l’ennesimo trionfo di uno slice of life che si è già assicurato con ogni probabilità la seconda stagione.

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    Passiamo ora all’aspetto che più ci riguarda da vicino: si può tranquillamente dire che in GochiUsa lo yuri sia ovunque, a volte perfettamente visibile (nell’“ammirazione” di Sharo verso la sua senpai Lize e nelle amorevoli cure di Cocoa nei confronti della sua “onee-chan” Chino), altre volte molto meno (il personaggio di Chiya sprizza letteralmente yuri da tutti da tutti i pori, ma solo l’occhio esperto di uno yurista potrebbe coglierlo); tuttavia per la delicatezza con cui lo yuri viene fatto emergere (sempre appena accennato), e per la totale mancanza di elementi davvero espliciti (di qualunque natura), quest’anime è sicuramente più idoneo per essere inserito nella categoria degli Anime Yureggianti, piuttosto che in quella degli anime yuri comici anche se la sua collocazione corretta in realtà dovrebbe essere nel mezzo. Penso infatti che GochiUsa rappresenti il perfetto anello di congiunzione tra le due categorie. Dovendo però per forza decidere penso che sia più indicata la prima, sempre ovviamente che non succeda qualcosa di clamoroso nella fase finale di stagione, in tal caso il balzo in avanti nelle liste è garantito!

    Voto agli episodi dal numero 4 al numero 8: SETTE E MEZZO

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    Altri Anime


    Dopo Selector Infected WIXOSS, rimosso dal nostro periscopio il mese scorso, escono di scena anche gli altri due anime rimanenti:

    Mahou Shoujo Taisen: Zero yuri ma anche zero utilità per quest’anime che si caratterizza per una bruttezza e per un livello di stupidità davvero epocali. Se opere come Inugami-san to Nekoyama-san (e molti altri prima di lui) sono la dimostrazione di come si possano fare delle ottime cose anche con pochissimo tempo a disposizione, anime come questi sono l’esatto opposto, ovvero la rappresentazione di come gettare via tre minuti infarcendoli di stronzate senza senso che non piacciono a nessuno. Droppato e cancellato dalle liste di visione. Voto ZERO.
    PS. E per fortuna che avevo detto che il fatto che fosse prodotto dalla GAINAX ci avrebbe messo al riparo da possibili brutte sorprese!

    Blade and Soul: Niente da fare nemmeno qui, almeno per quanto riguarda lo yuri. Il mese scorso avevo accennato per lui la possibilità di essere comunque inserito negli anime a cast prettamente femminile ma ormai la presenza di personaggi maschili è comunque tale, sia numericamente sia a livello di rilevanza per la trama (anche dal punto di vista sentimentale) da renderne impossibile l’appartenenza a questa categoria. Jin Varel e Yu Ran sembrerebbero legate da una sorta di relazione (amanti? padrona e schiava?) ma le scene tra loro sono talmente poche e così poco chiare da non giustificare nemmeno l’inserimento di Blade and Soul nella categoria delle opere a componente yuri secondaria.
    L’opera rimane comunque piuttosto gradevole da seguire per tutti gli appassionati di anime action a sfondo fantasy anche se pure lei risente parecchio delle limitazioni dovute alla formula a 13 episodi. Voto SEI

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    Per due anime che ci abbandonano uno nuovo fa il suo ingresso. In queste settimane ho infatti recuperato

    Soul Eater Not!

    spin-off del famosissimo anime Soul Eater, per il quale vi rimando alla pagina di Wikipedia di modo che possiate farvi un’idea dell’opera in generale.

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    Nella rubrica di aprile l’avevo volontariamente omesso poiché le informazioni su di esso erano troppo scarse e trattandosi di un prequel di un’opera totalmente estranea al mondo dello yuri volevo prima visionare un po’ di episodi e poi, nell’eventualità, presentarlo. Intanto inizio col dire che più che di un prequel si tratta di una side story, con dei protagonisti o meglio delle protagoniste nuove, che nell’opera principale non apparivano, e anche se cronologicamente le sue vicende sono antecedenti la sua storia è totalmente slegata da essa. Per seguirlo non occorre aver guardato il primo anime ma è sufficiente farsi un’infarinatura leggendo la pagina di Wikipedia che vi ho linkato di modo da farsi un’idea dell’ambientazione e di apprendere i concetti principali in particolare quello della suddivisione dei personaggi tra “weapons” e “masters” che è poi la base su cui ruota l’intero universo di Soul Eater.

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    Ci sono diversi elementi yuri al suo interno su tutte Kim e Jacqueline una coppia secondaria che si forma nel corso dell’anime e che si può praticamente considerare canon. Ma non bisogna trascurare nemmeno le vicende che riguardano la protagonista principale, Tsugumi, un’”arma” che si ritrova ad essere contesa da due “masters”, Anya e Meme. Queste ultime sono due ragazze profondamente diverse tra loro, goffa e affetta da assurde amnesie la prima, sicura di sé, arrogante e viziata la seconda. Le tre ragazze dopo essere arrivate all’accademia di Death City scoprono che i loro possibili partner sono tutti ragazzi rozzi e incivili e quindi, avendo fatto amicizia con tutte e due alla fine Tsugumi decide di prendersele entrambe come master finendo così coinvolta in un’improbabile triangolo dalle sfumature decisamente yureggianti. Specifico subito che ci sono diversi personaggi maschili in Soul Eater Not! che occupano un posto piuttosto rilevante nella trama e in alcune occasioni catturano anche l’attenzione della dolce Tsugumi, ma esattamente come avviene con le sue due partner non si parla mai di nulla di serio e anzi, il tutto rimane sempre e comunque limitato all' ambito del gioco. In ogni caso un posto nella categoria degli Anime Yuri a Componente Secondaria è già ampiamente prenotato per Soul Eater Not!

    L’anime in sé è inoltre molto bello e divertente: un buon mix di vari generi quali l’action, il supernatural, il comedy, e in minima parte lo slice of life. Al suo interno si alternano in ugual misura elementi di varia natura e si passa tranquillamente da fasi di combattimento piuttosto ruvide a momenti più leggeri e divertenti spesso conditi anche da discrete dosi di fanservice, per fortuna mai volgari. Non lasciatevi inoltre ingannare dall’aspetto innocente dell’opera: nonostante le atmosfere spesso scanzonate Soul Eater Not! è un anime che all’occasione sa anche essere parecchio crudo. Voto SETTE.

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    E con Soul Eater Not! si conclude anche questo aggiornamento di giugno della nostra rubrica dedicata alle Novità Yuri di questo 2014. Appuntamento dunque tra quattro settimane dove con l’arrivo della nuova stagione estiva, come da tradizione, si raddoppia: niente bilancio finale a fine giugno per lasciare interamente spazio alla presentazione dei nuovi anime in arrivo a luglio e successiva edizione-bis per il bilancio finale dell’edizione primaverile. Un sacco di lavoro per il sottoscritto, insomma, ma è sempre un enorme piacere perché vuol dire che ci sono sempre un sacco di cose che si muovono nel mondo degli anime yuri e tantissimi argomenti di cui parlare e questa è decisamente una gran bella cosa non trovate?

    Prima di salutarvi vi ricordo come sempre che potete far sentire la vostra voce ed esprimere la vostra opinione su tutto quanto discusso in questa rubrica all’interno del Topic di Discussione Novità. Vi attendo numerosi per sentire la vostra voce! Buon finale di stagione e che lo yuri sia sempre con voi!

    Edited by Mamiina - 6/9/2017, 23:42
     
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    Cari amici e care amiche del Crystal Lily ben ritrovati con la prima edizione di luglio della nostra inimitabile rubrica dedicata alle Novità Yuri 2014. E come da tradizione con l’arrivo della nuova stagione questo mese si raddoppia: niente pagelle ed editoriali infatti, che vengono posticipati di una decina di giorni per lasciare interamente spazio alla presentazione dei nuovi anime estivi.

    Come tutti ormai sappiamo le ultime due stagioni si erano presentate entrambe con almeno un’opera dichiaratamente yuri a testa. Nella nuova stagione estiva invece non appare alcun anime con il tag “yuri” nella descrizione. Tuttavia questo non significa assolutamente che non ci dobbiamo aspettare yuri o che sia anche solo azzardato attenderselo: giusto per dare l’idea di quanto contino certe etichette infatti basta dire che anime come Saki, Madoka, El Cazador e perfino Kiniro Mosaic non sono catalogati come yuri. Niente paura quindi, perché nemmeno durante il prossimo trimestre resteremo a digiuno di yuri!

    Allacciate dunque le cinture e tenetevi forte, perché si parte per un nuovo entusiasmante viaggio!

    Anime Stagione Estiva 2014


    Sabagebu!

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    Data di inizio:6 luglio


    La punta di diamante della nostra stagione estiva sarà con ogni probabilità Sabagebu!, adattamento televisivo dell’omonimo manga il quale, almeno sulla carta, dovrebbe essere l’ennesimo esponente della categoria degli anime a sfondo yuri comico. L’opera segue le vicende di Momoka, una studentessa delle scuole medie timida ed impacciata che per una serie di fortuite coincidenze entra a far parte del Sabagebu, un club scolastico paramilitare composto da sole ragazze e interamente dedicato ai Survival Game. I membri del Sabagebu trascorrono il loro tempo ad addestrarsi duramente sotto l’occhio vigile e attento dell’eccentrica presidentessa Miou per poter poi prendere parte a competizioni di vario genere quali tornei di airsoft e guerre simulate. Questo spunto iniziale vi avrà sicuramente fatto tornare alla mente Stella Jogakuin Koutou-ka C3-bu, anime andato in onda la scorsa estate con cui Sabagebu! a prima vista sembrerebbe avere parecchie analogie ma dal quale, invece si dovrebbe differenziare profondamente. Rispetto a C3-bu, infatti, che dopo un inizio leggero e divertente svoltò radicalmente assestandosi su atmosfere piuttosto intense e drammatiche (fallendo peraltro miseramente!), Sabagebu! dovrebbe caratterizzarsi per dei toni molto più sbarazzini proponendosi come un anime comedy basato principalmente su gag folli e episodi ricchi di azione. Ma soprattutto, Sabagebu! si distingue da C3-bu per la presenza dell’elemento yuri interamente concentrato nella figura di Urara, un’altra studentessa che entra a far parte del Sabagebu immediatamente dopo Momoka perché follemente innamorata della presidentessa Miou.
    Urara inizialmente è un personaggio davvero odioso ed è gelosa di Momoka per via dell’atteggiamento protettivo di Miou nei suoi confronti, anzi è proprio il caso di dire che la detesta con tutte le sue forze poiché la vede come un intralcio fra lei e l’oggetto dei suoi desideri. Per questo motivo la maltratta e fa di tutto per metterla in cattiva luce. Nel corso di un addestramento tuttavia succede un evento particolare che cambia improvvisamente i sentimenti di Urara: quest’ultima lasciatasi alle spalle Miou finisce infatti per innamorarsi perdutamente proprio di Momoka che da quel momento in poi diventerà suo malgrado la nuova vittima delle sue ossessive attenzioni. Ovviamente non sappiamo se l’adattamento televisivo resterà totalmente fedele al manga, ma se così fosse preparatevi a dare il benvenuto ad un nuovo personaggio che entrerà di diritto nel gotha delle yuri-stalker al fianco di altri nomi storici come Kuroko di Railgun o Kyouko di Yuru Yuri: vi assicuro infatti che Urara non ha proprio nulla da invidiare a loro!

    Trailer:
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    Hanayamata

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    Data di inizio:8 luglio


    Ennesima serie della casa editrice Houbunsha che ottiene un adattamento televisivo, e per lo più per la seconda stagione consecutiva. Nemmeno il tempo di festeggiare il grande successo ottenuto con Gochuumon wa Usagi desu ka?, infatti, che siamo già pronti a ripartire con un nuovo anime! Questa volta è il turno di Hanayamata, opera che segue le vicende di Naru, una ragazzina la cui caratteristica principale è… la normalità! Proprio così, la protagonista di quest’anime per una volta non ha nessuna peculiarità: normale nell’aspetto, di intelligenza media, senza alti né bassi nello studio, nello sport e nei rapporti sociali. La sua vita è ordinaria, perfettamente uguale a quella di tante altre ragazze della sua età, talmente comune da sfiorare il limite della noia. Ma un magico incontro in una notte di luna piena cambierà per sempre il suo destino: Naru vede per caso un’altra ragazza, Hanna, mentre sta danzando lo Yosakoi una tipica danza tradizionale giapponese. La bellezza e la grazia di Hanna sono tali che per un istante Naru è convinta di trovarsi di fronte ad una creatura incantata, una fata. Da quel momento la nostra protagonista inizia così un viaggio in compagnia di Hanna alla scoperta del meraviglioso mondo dello Yosakoi.
    Penso che ormai sappiamo benissimo cosa attenderci da un adattamento di un’opera della Houbunsha, casa editrice delle collane Manga Time Kirara e dalle cui pagine, oltre al già citato GochiUsa, sono stati estratti finora Kanamemo, Hidamari Sketch, K-ON, Kiniro Mosaic, A-Channel e Yuyushiki: un anime interamente improntato al femminile, dalle atmosfere serene e rilassate e con un cast di personaggi dolcissimi e adorabili, insomma, in parole povere l’ennesimo gioiellino che farà la felicità di tutti gli appassionati del genere slice of life. Resta solo da vedere come verrà gestita la componente yuri questa volta e dove si collocherà rispetto ai suoi predecessori, anche se i rumors letti in giro (ovviamente da prendere con le pinze) parlano di un’opera che contiene dei forti elementi subtext e quindi sicuramente ad alto potenziale.

    Trailer:
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    Momo Kyun Sword

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    Data di inizio:9 luglio


    Adattamento di una web light novel, Momo Kyun Sword è un’opera a sfondo fantasy che trae le sue origini dal folklore giapponese. La protagonista Momoko è infatti una giovane e bellissima guerriera nata da un albero di pesco ed altri non è se non la versione femminile del personaggio delle fiabe Momotaro (il cui nome significa appunto Ragazzo del Pesco). Momo trascorre la sua esistenza a preservare la pace e la giustizia sulle sue terre con l’aiuto di tre potenti divinità Inugami, Sarugami e Kijigami rispettivamente un cane, una scimmia e un fagiano, suoi inseparabili compagni. Ma un giorno la pacifica vita di Momo è sconvolta dall’invasione di un esercito di demoni il quale ruba il tesoro contenente le sacre reliquie che proteggono il suo regno. La nostra eroina e i suoi tre fedeli compagni si imbarcano così in un lunga ed epica avventura nel tentativo di recuperare il tesoro rubato.
    Come in ogni anime fantasy che si rispetti è facile prevedere che man mano che la storia avanzerà nuovi personaggi affiancheranno Momo e i suoi amici nella loro impresa. Dando un’occhiata al cast ho visto che sono quasi tutti personaggi femminili: vediamo quindi se dopo gli ultimi tentativi a vuoto (Blade and Soul e Zettai Bouei Leviathan) il fantasy al femminile tornerà a regalarci un po’ di sano yuri! Intanto, dopo aver dato un’occhiata ai trailer, quello che non mi sembra sicuramente mancare è una discreta dose di oppai fanservice!

    Trailer:
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    Yama No Susume Stagione 2

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    Data di inizio:9 luglio


    L’esistenza di quest’anime è la dimostrazione pratica di quanto non si debba mai sottovalutare il potenziale degli shorts. Yama No Susume nasce infatti nel gennaio 2013 come un mini-anime della durata di 3 minuti a episodio e segue le vicende di Aoi e Hinata, due amiche d’infanzia legate dalla passione per la montagna. Nel corso delle loro “arrampicate” Aoi e Hinata fanno poi amicizia con altre due ragazze, Kokona e Kaede che si uniscono a loro andando così a comporre un quartetto di amiche inseparabili. Nonostante il pochissimo tempo a disposizione l’opera era davvero carinissima e il pubblico la apprezzò a tal punto che ora è stato deciso di farne una serie “standard” composta dalla bellezza di 24 episodi della durata di 15 minuti l’uno. Nel corso della prima stagione si erano già potute apprezzare alcune sfumature yureggianti nei rapporti tra le varie protagoniste, tuttavia considerata la brevità dell’anime non c’era stato il tempo di sviluppare nulla in tal senso e Yama no Susume era stato inserito nella categoria degli Anime a Cast Prevalentemente Femminile. Adesso che è diventato un anime “regolare” vediamo se può ambire a qualcosa di più.

    Trailer:
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    Fate/kaleid liner Prisma ☆ Illya 2wei!

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    Data di inizio:10 luglio


    Già annunciato mesi orsono (praticamente quando la prima serie era ancora in corso) ecco l’attesissimo sequel di Fate/kaleid liner Prisma ☆ Illya, che segna il ritorno sugli schermi di Illya e Miyu, più affiatate che mai. Pronte ad accompagnarle ci sarà una nutritissima pattuglia di personaggi, alcuni già ben noti altri totalmente nuovi, che daranno vita a una seconda stagione ancora più movimentata e divertente. Qui sappiamo già cosa attenderci sotto il piano dello yuri. Quest’opera appartiene alla categoria degli Anime a Componente Yuri Secondaria Importante poiché il legame che unisce le due protagoniste è da sempre molto ambiguo e i sentimenti di Miyu nei confronti di Ilya sono decisamente inequivocabili. Tuttavia quest’ultima è da sempre divisa tra il ricambiare i suoi sentimenti e il brocon abbastanza evidente nei confronti del fratello. Questa cosa nel corso del tempo non ha comunque impedito alle due di dar vita sia a dei bei momenti di natura sentimentale sia a diverse scenette a sfondo fanservice. Inoltre preparatevi perché se gli autori si manterranno fedeli al manga originale durante questa seconda stagione potrebbero essere presenti delle scene yuri pesantemente esplicite che coinvolgono altre protagoniste!

    Trailer:
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    Futsuu no Joshikousei ga [Locodol] Yatte Mita

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    Data di inizio:4 luglio


    Non poteva ovviamente mancare l’immancabile appuntamento stagionale con un anime dedicato al mondo delle idol: stiamo parlando di Futsuu no Joshikousei ga [Locodol] Yatte Mita, adattamento dell’omonimo manga che vede come protagoniste due studentesse delle superiori, Nakano e la sua senpai Yukari. Le due, per esaudire un desiderio dello zio di Nakano, accettano di diventare “locodol”, ovvero le idol locali della città in cui vivono e si improvvisano artiste iniziando così ad esibirsi per la gente del luogo. Difficile dire se ci sarà o meno dello yuri in quanto si tratterà sicuramente di una commedia leggera con alte probabilità di fanservice generico. Tuttavia si sa che i rapporti senpai-kohai sono sempre e comunque piuttosto intimi, pertanto un’occhiata si può provare comunque a dargliela.

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    Bishoujo Senshi Sailor Moon: Crystal

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    Data di inizio:5 luglio


    Nota: per tutti coloro che se lo stessero domandando la risposta è “Sì!” Il pezzo seguente è un copia/incolla dall’articolo di gennaio, ma con un’enorme differenza: questa volta è ufficiale e non ci saranno ne rinvii né ritardi

    Il reboot di Sailor Moon che riproporrà in edizione totalmente rinnovata la prima stagione dell’anime, dal punto di vista strettamente yuri non dovrebbe essere di alcuna rilevanza per il nostro forum. Sappiamo bene infatti che lo yuri in Sailor Moon è interamente concentrato nelle figure di Haruka e Michiru che però fanno il loro ingresso in scena solo dalla terza stagione. Tuttavia, al di là dell’ovvio valore affettivo che molti fan nutrono per quest’opera ci sono almeno due validi motivi per cui ho deciso di inserirla comunque in questa rubrica:
    il primo è che, per quanto le possibilità siano minime, non è comunque detto che non decidano di proseguire con il remake delle serie successive, e il secondo è che, come più volte sottolineato, questa stagione non è una semplice riedizione della prima serie del ‘93, ma è un rifacimento totale che si ripromette di seguire fedelmente il manga e che presenterà parecchie differenze con la serie originale. Solo per fare un esempio a caso il fatto che Rei (Sailor Mars) odi profondamente gli uomini, particolare che se finalmente verrà mantenuto anche nell’anime certamente potrebbe mostrare questo personaggio sotto una luce decisamente diversa, se non totalmente opposta, rispetto a quanto avvenuto fino ad oggi.

    Trailer:
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    OAV


    Girls und Panzer: Kore ga Hontou no Anzio-sen Desu!

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    Data di uscita:5 luglio



    Le adorabili protagoniste di Girls und Panzer, uno degli anime più amati degli ultimi anni e tra i più grandi successi commerciali dell’ultimo triennio, tornano in scena con un episodio speciale che mostrerà il loro scontro con la Anzio High School durante i campionati mondiali, sfida che venne totalmente “tagliata” durante la serie TV regolare e di cui venne mostrato solo l’esito. Ora, grazie a questo OAV scopriremo finalmente come si è svolta per intero la battaglia tra le armate italiane e quelle della Oorai.

    Non Non Biyori OAV

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    Data di uscita:23 luglio



    Questo OAV è un episodio extra uscito in allegato con il 7° volume del manga. Un piccolo omaggio a tutti i fan di quest’opera di modo da ingannare un po’ l’attesa per l’arrivo della seconda stagione!

    Ricordo a scanso di equivoci che le date di uscita degli OAV sono come sempre molto indicative e che rispetto agli episodi delle serie televisive potrebbero anche trascorrere parecchie settimane prima che vengano resi disponibili in versione subbata. Ad esempio il 7 giugno scorso è stato rilasciato l’OAV di Tamayura: More Aggressive contenente l’episodio 8.5 ma per ora non se ne trova ancora traccia in rete.

    E con questo è tutto: come potete vedere di carne al fuoco ce n’è davvero molta. Pur senza avere un anime “traino” come nei passati trimestri l’estate per noi yuristi si annuncia parecchio calda con due quasi-certezze come Sabagebu! e Hanayamata, che se va tutto bene metteranno a confronto due lati totalmente contrapposti dello yuri. Ci sono poi Fate/kaleid liner Prisma ☆ Illya 2wei! il quale, per quanto difficilmente riuscirà a “scalare” nella categoria main yuri, dovrebbe comunque regalare soddisfazioni importanti e Yama No Susume su cui ripongo molte aspettative e che, nella più sfortunata delle ipotesi non penso scenderà sotto la categoria degli anime yureggianti. Più una scommessa che una certezza Momo Kyun Sword e una totale incognita Futsuu no Joshikousei ga [Locodol] Yatte Mita (spero che si sbrighino a trovare un’abbreviazione per questo titolo!). Quanto al remake di Sailor Moon sappiamo tutti cosa (non) attenderci ma qui come già detto è solo una questione affettiva. Ovviamente questo è solo il mio pronostico e per scoprire quanto di tutto ciò si sarà avverato occorrerà attendere i primi episodi. Vi do pertanto appuntamento qui tra un mese per il primo bilancio parziale e nel frattempo auguro a tutti una buona estate.

    E che lo yuri, ovviamente, sia sempre con voi!

    Edited by Mamiina - 6/9/2017, 23:49
     
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    Amici lettori e amiche lettrici del Crystal Lily eccoci di nuovo insieme per il secondo appuntamento di luglio con la nostra rubrica dedicata alle Novità Yuri 2014. E se pochi giorni fa i nostri sguardi erano interamente proiettati verso l’estate e i nuovi anime in arrivo ora è invece arrivato il momento di fare un breve passo indietro e di andare a scoprire cosa ci ha lasciato in eredità il trimestre appena concluso.

    Chi si attendeva uno degli inizi di rubrica più incazzosi di sempre è destinato a rimanere deluso: se pensavate infatti che avrei aperto questo editoriale parlando dello scellerato finale di Akuma no Riddle vi sbagliate di grosso. Tranquilli, vi dico subito che non ho assolutamente cambiato idea su di esso né che è mia intenzione sorvolare sull'argomento, tuttavia ritengo che sia più corretto lasciare da parte per un attimo le cose negative e partire invece con le celebrazioni. Sì, avete letto bene, ho detto “celebrazioni” perché la stagione che si è appena conclusa ci ha dato ben più di una ragione per festeggiare.

    E penso anche che sia giusto e doveroso dedicare la nostra copertina iniziale a quello che si può definire un autentico miracolo del mondo dell’animazione, un miracolo che ha preso forma poco alla volta nel corso del tempo e che si è infine materializzato in questi ultimi giorni. Penso che tutti eravamo al corrente di quando fosse diffusa la Love Live Mania, tra indici di gradimento sempre altissimi, singoli della canzoni che vendevano più del pane e artisti e mangaka di nuova e vecchia generazione che si divertivano a pubblicare le loro personali rivisitazioni di Honoka & co.
    dalle pagine dei rispettivi social network. Ma nessuno avrebbe mai immaginato che il primo DVD della seconda stagione di Love Live avrebbe raggiunto le centomila copie vendute piazzandosi in cima alla classifica degli anime più venduti di sempre davanti a capolavori quali Bakemonagatari, Puella Magi Madoka Magica, Evangelion e altre pietre miliari che hanno fatto la storia dell’animazione. Non solo ma il dato registrato straccia il precedente record (appartenente proprio a Bakemonogatari) di oltre 20 mila unità, un successo pazzesco, stratosferico sicuramente impossibile da immaginare anche per i fan più sfegatati. E se da un lato questa cosa può far sorridere i più accaniti cultori a cui sicuramente sembrerà assurdo che un anime semplice e apparentemente ingenuo come Love Live possa essere diventato di colpo il più grande successo nella storia dell’animazione d’altro lato posso affermare senza paura di sembrare blasfemo che un simile risultato per quanto totalmente inatteso non sia assolutamente scandaloso.

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    In un momento in cui l’industria dell’animazione attraversa una delle sue fasi più buie, proponendo ad ogni stagione quintali di spazzatura (tra serie anonime che sono una la fotocopia dell’altra e anime privi di contenuti significativi o incentrati per lo più su fanservice di ogni genere) era inevitabile che un’opera come Love Live, che ha fatto della genuinità e della purezza dei sentimenti la sua arma vincente venisse investita dai favori del pubblico. La forza di Love Live sta proprio nella sua apparente semplicità e nella naturalezza con cui riesce a coinvolgere lo spettatore sul piano emotivo rendendolo partecipe in prima persona delle sue vicende. Love Live non è un anime yuri in senso stretto, perché non parla di amore, tuttavia racconta comunque di un grande sentimento che unisce in modo indissolubile nove ragazze, un sentimento talmente vivido da valicare qualunque confine, e di fronte al quale non esistono ostacoli insormontabili. Le vibrazioni positive di quest’opera sono così forti da risultare quasi tangibili ed è praticamente impossibile guardare queste ragazze lottare ogni giorno per il coronamento del loro sogno senza appassionarsi, senza voler loro bene, senza arrivare a sentirsi quasi una di loro. Perché il segreto di Love Live è tutto qui: nel grande cuore delle U’s c’è un pezzettino di tutti noi. E se un anime vi obbliga a trascorrere i suoi ultimi quattro episodi perennemente con la pelle d’oca, travolgendovi con un turbinio di emozioni tale da portarvi a commuovervi praticamente ad ogni scena allora non ci sono scuse che tengano: indipendentemente dalla complessità della trama, dal soggetto, da quel che volete, significa che è comunque un grandissima opera, punto e basta! E il suo incredibile successo per quanto a prima vista possa apparire sproporzionato rimane, a mio parere qualcosa che si è pienamente meritato e che mi alzo idealmente in piedi ad applaudire. Honoka, Umi, Kotori, Hanayo, Rin, Maki, Nico, Nozomi, Eri… benvenute nella leggenda! Voto: 10

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    P.S. E la grande avventura di Love Live non finisce qui: alla fine dell’ultimo episodio è stato infatti annunciato il progetto di un film d’animazione!

    Non staremo certo parlando di un trionfo paragonabile a quello di Love Live S2, ma sta di fatto che nel suo piccolo anche Gochuumon wa Usagi Desu ka? ha fatto centro nel cuore dei fan risultando a pieno merito una delle opere più amate dell’intera stagione. Il genere degli slice of life al femminile si impreziosisce di un’ulteriore gemma, andando così ad inanellare l’ennesimo successo della sua lunghissima tradizione, alla faccia di tutti gli haters che ad ogni stagione provano inutilmente a tesserne il necrologio. “Un genere ripetitivo, che propone sempre le stesse cose, dove i personaggi sono sempre i soliti, eccetera eccetera eccetera”. Peccato che l’unica cosa ripetitiva qui siano proprio queste accuse che ogni volta vengono immancabilmente smentite dai fatti. A zittire qualunque possibile critica ci hanno pensato questa volta Cocoa & co. che con la loro irresistibile simpatia hanno dato vita ad un’opera originale e brillante, in grado di divertire terribilmente lo spettatore travolgendolo allo stesso tempo con dosi smisurate di dolcezza. E proprio questo mix inimitabile di pucciosità e follia, sapientemente “insaporito” da un pizzico di innocente malizia, è stata la chiave del successo di GochiUsa: un’opera di cui è stato impossibile non innamorarsi fin dalle prime battute e che ha toccato il suo apice con l’ultimo meraviglioso episodio, culminato in un’autentica esplosione di sentimenti e di allegria.

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    Per quanto riguarda la componente yuri vale quanto già detto nelle precedenti edizioni della rubrica, ma con una puntualizzazione: Gochuumon wa Usagi Desu ka? è la dimostrazione di come non solo gli anime subtext, ma anche gli anime yureggianti spesso e volentieri riescano ad essere molto più yuri dei cosiddetti anime yuri espliciti e ad incarnare la filosofia del genere di gran lunga meglio di quanto spesso non facciano questi ultimi. Voto: 8,5

    A rendere ancora più ricca la stagione per gli appassionati dello yuri è poi arrivato, abbastanza inatteso, anche Soul Eater NOT. Nato come una semplice side story in versione “light” del più famoso Soul Eater (e per questo inizialmente accolto con una certa diffidenza da gran parte del pubblico) quest’anime si è saputo accattivare poco alla volta la simpatia dei fan grazie ad una trama simpatica ed avvincente. Chi temeva che Soul Eater NOT si sarebbe limitato a rappresentarne una versione “Moe + Slice of Life” dell’opera originale si è dovuto largamente ricredere: pur non presentando le stesse atmosfere di un tipico shounen quale è Soul Eater quest’anime, specialmente nella sua fase finale, ha infatti saputo proporre la sua bella dose di azione e combattimenti senza mai però snaturare la sua indole, riuscendo così in un sol colpo a far avvicinare alla saga nuovi appassionati accontentandone allo stesso tempo i fan storici. Punto fermo dell’anime è stato il triangolo pseudo-sentimentale che ha viste coinvolte Tsugumi e le sue due aspiranti meisters, ovvero Ania e Meme le quali, nonostante qualche piccola gelosia, si sono spartite in modo pressoché equo il cuore della protagonista nel corso dell’intera vicenda. Nonostante la questione della tormentata “scelta” di Tsugumi sia stata in pratica l’elemento centrale attorno a cui è stata sviluppata la trama, l’elemento yuri non è mai stato affrontato in modo totalmente serio e i momenti più rilevanti in Soul Eater NOT sono stati sviluppati soprattutto in chiave fanservice: dai sogni “erotici” di Jacqueline nei confronti di Kim, agli assalti notturni di Meme a Tsugumi durante le sue crisi di sonnambulismo, per arrivare al “finto” bacio finale tra queste ultime.

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    Soul Eater NOT è sicuramente un anime che se non avesse scelto volutamente di “confondere” le acque inserendo un trio di protagoniste al posto di una coppia avrebbe potuto tranquillamente ambire alla prima categoria. Lo yuri infatti è talmente evidente che non ci si può certo limitare a definirlo un’opera yureggiante, e men che meno lo si può considerare un elemento secondario. Tuttavia è mancata sicuramente la volontà da parte degli autori di dar vita a delle relazioni che fossero chiare e inequivocabili preferendo lasciare tutto un po’ sul vago. Ecco perché dopo una lunga consultazione abbiamo optato per l’inserimento di Soul Eater NOT nella stessa categoria alla quale appartengono anime come Upotte! o Strike Witches, la cui tipologia (e anche la varietà) di yuri proposto sono molto simili a quelle contenute in quest’anime. E scusate se è poco! Voto: 7,5


    E dopo tutto questo incensare è venuto infine il momento di portare al pettine il grande nodo della stagione primaverile, ovvero Akuma no Riddle. La domanda sorge ovviamente spontanea e l’ho approfondita a lungo nel topic dedicato: “Perché???” Per quale assurda, incomprensibile e astrusa ragione sono stati gettati al vento tre mesi di faticoso lavoro con i dieci minuti finali più stupidi della storia degli anime? Per quale folle, delirante e sconsiderato motivo un’opera che aveva dimostrato di potersi ritagliare comunque uno spazio importante grazie ad una personalità forte e ben definita è stata improvvisamente declassata con un finale degno di un anime per bambini, lasciando lo spettatore con la sensazione di essere stato preso per i fondelli per dodici episodi? Evito volutamente di ripetere tutto quello che ho già detto nei giorni immediatamente successivi all’uscita dell’ultimo episodio altrimenti servirebbe un’edizione a sé della rubrica. Se volete approfondire con calma la questione lo potete fare leggendo qui e qui, ma in questa sede mi limiterò a riassumere in poche frasi le possibili cause che hanno portato a questo: semplice mancanza di talento abbinata a una buona dose di dilettantismo e menefreghismo? Incapacità di osare o anche solo di mantenere coerenza e un minimo di contatto con la realtà? Oppure è davvero quello che il fandom (o quantomeno la sua maggioranza) vuole? Se questo fosse il caso allora, lasciatemelo dire, siamo messi davvero male!

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    Il pubblico è da sempre diviso in due correnti di pensiero separate: c’è chi ritiene che il finale sia in assoluto l’elemento più importante di una storia, quello che ne determina in modo decisivo il giudizio e chi invece sostiene che “il bello di un viaggio non sia la meta ma il percorso fatto per raggiungerlo”. Sicuramente il giudizio complessivo nei confronti di Akuma No Riddle per ciascuno di noi è destinato a variare a seconda della maggior vicinanza a una o all’altra filosofia. Prima degli ultimi dieci minuti finali è innegabile che come anime si era fatto ben valere. Nonostante alcuni evidenti difetti strutturali (in primis il poco tempo a disposizione per approfondire l’aspetto psicologico dei tanti personaggi e costruire le scene con il giusto ritmo), nonchè alcune scelte di trama poco convincenti (ad esempio la vera natura di Hanabusa) Akuma no Riddle era riuscito nel suo compito di intrattenere il pubblico con una storia ricca di suspense e colpi di scena riuscendo a mantenere sempre viva la curiosità dello spettatore. Non sarebbe certo entrato nella classifica degli anime più belli di sempre, ma un 7 di valutazione per quanto mostrato fino all’ultima metà dell’episodio finale sicuramente se lo sarebbe meritato, voto che poi sarebbe stato inevitabilmente destinato a lievitare grazie alla presenza dell’elemento yuri ad impreziosire il tutto. Sfortunatamente però io appartengo alla prima categoria di pensiero, e sostengo da sempre che il compito del finale è quello di portare a frutto tutto ciò che poco alla volta è stato pazientemente costruito nella narrazione, coronandola nel miglior modo possibile. E in questo aspetto fondamentale Akuma no Riddle ha miseramente fallito.
    7 al viaggio, 0 a ciò che abbiamo trovato alla meta, scegliete voi da che parte stare!

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    Esula ovviamente da tutto ciò e quindi rimane innegabile il valore di Akuma no Riddle dal punto di vista dello yuri sebbene anche qui con qualche piccola riserva. La sensazione infatti è che nel complesso non sia stato sfruttato fino in fondo l’enorme potenziale del rapporto tra Haru e Tokaku. Rispetto ad altri anime che hanno fatto la storia del genere sono mancate infatti le grandi dichiarazioni, i momenti da batticuore, insomma,per farla breve è mancato un vero e proprio acuto, la grande scena in grado di rimanere impressa per sempre nella memoria dei fan e il loro rapporto è filato via senza grandi sussulti. Sono state indubbiamente una buona coppia ma nella mia graduatoria personale sicuramente le piazzo un gradino sotto rispetto a tante altre coppie come KyouSaya o Nanofate (solo per fare due nomi a caso) proprio perché non sono riuscite ad emozionarmi quanto loro lasciandomi alla fine con la sensazione di aver assistito a un qualcosa di “incompiuto”. E’ indubbio che il ritmo serrato della storia non ha contribuito in modo favorevole allo sviluppo del loro rapporto (e ancora peggio è andata a mio parere a Kirigaya e Namatame la cui vicenda personale avrebbe potuto addirittura assumere dei toni epici con un po’ più di tempo a disposizione) ma sarebbe sbagliato attribuire tutta la colpa alla semplice mancanza di tempo. Madoka e Homura hanno insegnato che sono sufficienti cinque minuti per scrivere la storia e pur con tutte le limitazioni del caso le occasioni per Haru e Tokaku non sono certamente mancate soprattutto nel corso dell’episodio finale.

    Polveri bagnate nel finale di stagione anche per Inugami-san to Nekoyama-san: non c’è stato purtroppo il tanto agognato ritorno agli splendori dei primi episodi e nonostante lo yuri non sia certamente mancato la seconda metà di serie è purtroppo scivolata via in una successione di puntate piuttosto scialbe. Francamente rimane abbastanza inspiegabile il motivo per cui un anime partito senza alcun timore reverenziale sia stato “disinnescato” a questo modo passando improvvisamente da opera sfrontatamente yuri a una commedia leggera dai toni yuri. Imposizioni del network televisivo che voleva un’opera meno spinta o semplice decisione interna alla casa produttrice per questioni di marketing? Come per il finale di Akuma no Riddle probabilmente la verità non la sapremo mai.
    Voto 6 ma con tanti rimpianti.

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    Completano il quadro di una primavera davvero intensissima dal punto di vista dello yuri Blade and Soul che alla fine stacca comunque un biglietto per la categoria “Anime a Cast Prevalentemente Femminile” (ma che lesbicona che è Yuu-Ran!) e Inari, KonKon, Koi Iroha inserita nella categoria degli "Anime a Componente Yuri Secondaria" (ringrazio per quest’ultimo l’utente Sylmira per la segnalazione).

    Si chiude così il sipario su una delle stagioni più movimentate e appassionanti degli ultimi anni. Certo, i fasti del biennio 2005-2006 restano distanti anni luce (e personalmente resto convinto che saremo destinati a non rivederli mai più), tuttavia era da tempo immemore che non mi divertivo così tanto. Nonostante la trollata del finale di Akuma no Riddle (penso che non esista altro termine per definirlo) e il rimpianto per il grande potenziale di Inugami-san to Nekoyama-sam sfruttato solo in parte lo yuri e più in generale gli anime improntati al femminile si stanno ritagliando uno spazio sempre più importante dimostrando di incontrare quasi sempre i favori del grande pubblico. Una tendenza quest’ultima che, semplicemente osservando le line-up delle future stagioni, sembra essere destinata a proseguire a lungo e a regalarci di conseguenza ancora tante soddisfazioni. A partire (si spera) già dalla stagione estiva che sta prendendo il via proprio in questi giorni e che, come sappiamo, ha un discreto numero di frecce al suo arco.

    Vi aspetto dunque tutti qui a fine mese per parlarne insieme con l’immancabile passione che ci contraddistingue e nel frattempo rinnovo a tutti gli auguri per un’estate fantastica e, ovviamente, all’insegna dello yuri!

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    Edited by Mamiina - 6/9/2017, 23:55
     
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    Cari amici e care amiche del Crystal Lily benvenuti all’edizione di agosto della nostra rubrica dedicata alle Novità Yuri 2014. E’ tempo di primi bilanci per gli anime attualmente in corso, ma prima di iniziare devo fare una piccola premessa: il presente articolo è stato redatto dal sottoscritto sulla base degli episodi guardati fino alla mia partenza per le ferie, avvenuta circa dieci giorni fa, pertanto alcune valutazioni potrebbero già essere state smentite da quanto andato in scena nell’ultima settimana. In tal caso me ne scuso in anticipo.

    Detto questo possiamo dare il via alla nostra abituale panoramica con le primissime impressioni sulle opere di questa stagione estiva!

    Bilancio anime in corso


    Sabagebu!


    Aspettative pienamente rispettate per Sabagebu! che, come annunciato alla vigilia, si è rivelato essere un anime parecchio divertente e originale, condito da un pizzico di follia e, aggiungerei anche, di sana “cattiveria”. Le protagoniste, apparentemente pure ed innocenti fanno infatti letteralmente a gara a chi compie le peggiori nefandezze con il risultato di rendere totalmente imprevedibile ogni singola vicenda, e facendo prendere continuamente all’anime i risvolti più assurdi ed impensabili. E tra maltrattamenti di ogni genere e spargimenti di sangue vari (non sempre finti), la peggiore in questo senso (o la migliore a seconda dei punti di vista) è proprio il personaggio principale, Momoka, la cui stronzaggine riesce spesso a raggiungere dei livelli epici. Sabagebu! va così a spezzare lo schema tipico degli slice of life, nei quali solitamente la protagonista è anche il personaggio più anonimo. In questo contesto, per certi versi decisamente estremo, si inserisce la stravagante cotta di Urara nei confronti di Momoka: un’attrazione perversa e malsana, completamente diversa da qualunque canone dello yuri e che, proprio per questo, non può che calzare a pennello in un’opera simile, nella quale non esiste nulla, ma proprio nulla, di normale.

    Voto agli episodi dall’1 al 3: SETTE. Molto coinvolgenti tra l’altro le battaglie simulate: nulla a che vedere con certi altri anime di nostra conoscenza!

    Probabile categoria di inserimento: Anime a Sfondo Yuri Comico.

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    Hanayamata


    Se Sabagebu! porta in scena una faccia totalmente alternativa dello yuri, Hanayamata ne rappresenta sicuramente il volto più classico e tradizionale: una protagonista timida e impacciata, forse anche troppo, visto che in certi momenti risulta perfino irritante (Naru), un’amica segretamente (e anche inconsapevolmente) cotta di lei (Yaya) e un’ignara rivale (Hanna) che a causa del suo carattere solare ed espansivo finisce per mettersi involontariamente tra di loro, conquistando tutte le attenzioni della prima e scatenando così le gelosie della seconda. Questo triangolo sentimentale all’acqua di rose (destinato con ogni probabilità a trasformarsi in un’amicizia a tre) si sviluppa attorno al tema portante dell’anime, lo Yosakoi, grazie al quale Naru si avvicina ad Hanna uscendo dal bozzolo nel quale era vissuta fino ad allora. Negli ultimi tempi è diventato fondamentale per gli slice of life avere un soggetto di fondo che, in assenza di una trama vera e propria, faccia da filo conduttore tra le varie vicende. E se nel caso più recente di GochiUsa questo tema di base era stata l’arte della caffetteria stavolta è il turno di questa danza tipica del folklore giapponese. Nonostante lo Yosakoi sia un elemento a noi totalmente sconosciuto (in quanto proprio ed esclusivo della cultura giapponese) Hanayamata riesce a coinvolgere completamente lo spettatore senza far avvertire in lui qualunque sensazione di “estraneità”, risultando per questo sempre leggero e divertente da seguire. E ripensando ad esempio alle battute spesso incomprensibili di Joshiraku, anime basato sul teatro Raiku, o all’umorismo indecifrabile di Yuyushiki, (solo per citare un paio di casi recenti), va fatto certamente un plauso agli autori per questo.

    Voto agli episodi dall’1 al 3: SETTE

    Probabile categoria di inserimento: allo stato attuale Hanayamata andrebbe ad inserirsi nella lista degli Anime Yureggianti, tuttavia per dare un giudizio definitivo bisognerà attendere di vedere il main cast al completo: mancano ancora infatti all’appello due personaggi che, per quello che sappiamo, potrebbero anche costituire una coppia. Se così fosse si andrebbe a creare una situazione simile a quella già vista in Kiniro Mosaic e di conseguenza quest’opera potrebbe anche ambire tranquillamente a una categoria superiore.

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    Locodol


    Forse la sorpresa più bella dell’intera stagione estiva in rapporto alle aspettative. Alzi infatti la mano chi si aspettava che da un’idea di fondo piuttosto semplice e anonima avrebbero tirato fuori un anime così frizzante e divertente. Punto di forza di Locodol (come spesso avviene per tutti gli anime nei quali la storia è pressoché inesistente), sono i personaggi, tutti azzeccatissimi e caratterizzati in modo pressoché perfetto, tanto da dare vita ad un’opera che, seppure nella sua semplicità, riesce ad accattivarsi la simpatia dello spettatore, regalandogli venti minuti settimanali di spensierata allegria. E ancor più sorprendente rispetto alle attese della vigilia è il livello complessivo di yuri dell’anime, in particolare grazie alla figura di Yukari: quest’ultima infatti non solo non si fa troppi problemi a manifestare in modo aperto le sue tendenze, ma più di una volta dimostra di avere una certa attrazione nei confronti della sua amica e compagna di lavoro Nanako. Dal quarto episodio poi, la comparsa del personaggio di Saori in qualità di manager di Yukari e Nanako ha decisamente contribuito ad innalzare in modo considerevole il tasso di lesbicaggine di Locodol.

    Voto agli episodi dall’1 al 4: SETTE, anche per il sapiente utilizzo della componente fanservice, presente in modo piuttosto marcato ma senza mai per questo far scadere qualitativamente l’anime con scene di cattivo gusto

    Probabile categoria di inserimento: Anche Locodol, così come Sabagebu! si candida prepotentemente all’inserimento nella categoria degli Anime a Sfondo Yuri Comico.

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    Momo Kyun Sword


    C’era un tempo in cui gli anime ecchi a sfondo femminile si preoccupavano di offrire qualcosa
    di più rispetto a tonnellate di belle ragazze (s)vestite in abiti succinti e tette e culi che sballonzolano da tutte le parti: penso ad esempio ad opere come Queen’s Blade o Koihime Musou, le quali, pur prevedendo grandi quantitativi degli elementi sopracitati erano solite affiancare ad essi storie e personaggi di un certo spessore, ed erano per questo in grado di fare colpo nella mente e nel cuore degli spettatori. Da un po’ di tempo a questa parte invece sembra che le case produttrici pensino che per fare un anime degno di tal nome sia sufficiente piazzare lì una manciata di personaggi provocanti (di cui passare poi metà del tempo ad inquadrarne le grazie), buttare in piedi una storia fantasy sul generis (senza preoccuparsi troppo di dargli un minimo di complessità o quantomeno di originalità) e per completare il tutto inserire poi qualche combattimento ridicolo il cui unico scopo è di incrementare i primi piani delle tette e distruggere i vestiti delle protagoniste, lasciandole così ancora più spogliate di quanto già non siano. Spiacente ma così non ci siamo proprio! Momo Kyun Sword rientra pienamente in quel genere di anime che possono essere definiti senza mezzi termini “spazzatura”: ridicolo, banale e volgare.

    Voto: QUATTRO, e a poco serve aver introdotto la classica lesbicona arrapata che tenta di sfruttare ogni occasione per soddisfare le sue perversioni (ovviamente inserita nelle fila dei cattivi, cosa che in questo tipo di opere sembra essere diventata ormai una regola fissa): questa volta non ci casca nessuno!

    Alla luce di quanto detto l’inserimento di Momo Kyun Sword nelle liste rimane quindi per ora in dubbio, così come la sua eventuale categoria di appartenenza.

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    Fate /kaleid liner Prisma Illya 2wei!


    Sta succedendo quello che purtroppo temevo: rispetto alla prima stagione se da un lato hanno innalzato il quantitativo di scene yuri dall’altro hanno anche aumentato il livello di tutte quelle componenti a noi più sgradite, in primis il brocon di Illya, che è stato reso molto più esplicito e palese. Non solo, ma non contenti hanno anche pensato bene di aggiungere una componente harem legata proprio a Shirou trasformando Rin e Luvia in due esagitate fan girl del fratello maggiore di Illya (ma da quando poi?!), cosa di cui non sentivamo certo la mancanza! Dulcis in fundo ora si scopre che anche Miyu aveva un fratello verso cui, verosimilmente, provava (e prova tutt’ora) dei sentimenti. Così facendo l’elemento yuri sta venendo sempre più relegato ad una componente secondaria puramente fanservice con il rapporto tra Illya e Miyu che man mano perde inevitabilmente di rilevanza e quindi di valore. E’ davvero questo che occorre per far presa sul fandom di Fate/ stay night, opera di cui, ricordiamo, quest’anime è uno spin-off? In tal caso complimenti davvero: se continua così quest’opera rischia seriamente di retrocedere nell’ultima categoria delle nostre liste.. altro che promozione alla categoria Anime Yuri Fanservice!!

    Sull’anime in sé vale quanto già detto per la prima stagione. Fate /kaleid liner Prisma Illya si conferma poco più di una semplice parodia degli anime majokko, di cui sfrutta tutti i clichè più famosi per dare vita ad una storia senza grandi pretese, ma che trova poi il suo punto di forza nell’ottima caratterizzazione dei personaggi “rubati” alla saga originale. La prima volta il giochino aveva funzionato, vediamo se sarà sufficiente per tenere in piedi anche una seconda stagione: nel dubbio il voto dopo i primi tre episodi è SEI.

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    Yama no Susume



    Più che ad un anime, quando si guarda Yama no Susume, si ha la sensazione di assistere ad un programma volto a promuovere il turismo sulle montagne giapponesi, e con esso l’hobby delle arrampicate. La minuzia dei dettagli con i quali vengono descritti i luoghi visitati dalle protagoniste, nonché le continue raccomandazioni sul da farsi durante un’arrampicata lasciano più di un interrogativo sul target a cui quest’opera è destinata. In tutta onestà penso che continuare con la formula della prima stagione, con episodi della durata di 3 minuti l’uno, sarebbe stato meglio: durante la visione di queste prime tre puntate infatti ho rischiato seriamente di addormentarmi più di una volta. Anche un anime come Tamayura era solito seguire le protagoniste nei loro frequenti spostamenti in giro per il Giappone, ma il tutto era funzionale alla crescita dei personaggi e i vari “reportage di viaggio” servivano solo ad impreziosire un anime già di per se bellissimo, e a conferirgli ulteriore profondità. Qui invece sembra solo di vedere uno spot pubblicitario, assolutamente piatto sotto ogni punto di vista, personaggi inclusi.

    Voto: CINQUE.

    Yuri? Considerata l’età mentale delle protagoniste è un’ipotesi da non prendere nemmeno in considerazione: al 99,9% Yama no Susume non si muoverà dalla categoria degli Anime a Cast Femminile.

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    E con Yama no Susume si conclude questa edizione “on the beach” della nostra rubrica. Nonostante i giudizi non proprio positivi su alcuni anime anche questa stagione estiva sta confermando il buon momento di forma del genere yuri, il quale non solo è presente in discreta quantità ma riesce anche a proporsi sotto differenti aspetti: dal subtext di Hanayamata alla comicità di Locodol, passando per alcune forme inusuali come nel caso di Sabagebu! oltre a vari livelli di fanservice, insomma tutto sommato fino ad ora c’è stato parecchio da divertirsi!

    Augurandovi quindi una buona continuazione d’estate (e buone ferie ai fortunati che ancora le devono fare) vi rinnovo l’appuntamento a settembre per un secondo bilancio della stagione in corso. Fino ad allora, la mia raccomandazione è, come sempre, Stay Hungry, Stay Yuri!

    Edited by Mamiina - 7/9/2017, 00:00
     
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    ANNUNCIATO L'ANIME DI
    MAHOU SHOUJO LYRICAL NANOHA VIVID!!!


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    La notizia che i fan della più amata saga yuri di sempre sognavano da tempo immemore è finalmente realtà: dopo i primi rumors, usciti durante l'edizione numero 86 del Comiket, è stato ufficialmente confermato che il manga Magical Girl Lyrical Nanoha ViVid riceverà l'adattamento animato!

    La storia, ambientata 4 anni dopo le vicende di StrikerS è incentrato sulla figura di Vivio, la figlia di Nanoha e Fate la quale, durante il suo quarto anno di scuola, farà la conoscenza di Einhart, un'altra magical girl che la sfiderà per determinare chi tra loro è la più forte: poco alla volta tra le due finirà per instaurarsi un profondo legame.

    Nell'anime, il quarto della saga, saranno ovviamente presenti Mama Nanoha e Mama Fate insieme a molti altri personaggi vecchi e nuovi. Per maggiori informazioni vi invitiamo a seguire il topic ufficiale della serie TV di Mahou Shoujo Lyrical Nanhoa, che provvederemo ad aggiornare man mano che queste saranno disponibili. Il suddetto topic, tra l'altro è stato recentemente rivisto dalla nostra moderatrice/recensora Dora la quale ha provveduto a inserire le recensioni complete delle prime tre stagioni: se ancora non le avete lette è l'occasione giusta per farlo!

    La splendida notizia compensa anche l'assenza di informazioni sul terzo film della serie Magical Girl Lyrical Nanoha the Movies Project, che era stato annunciato a gennaio e la cui data d'uscita era stata fissata per il 2014 ma relativamente al quale, ad oggi, ancora tutto tace.

    Edited by Mamiina - 7/9/2017, 00:01
     
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    ANNUNCIATO YURI KUMA ARASHI

    il nuovo anime del regista di Utena!!


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    E’ stato ufficialmente annunciato poche ore fa l’anime di Yuri Kuma Arashi, il nuovo progetto multimediale di Kunihiko Ikuhara (regista di Utena, Mawaru Penguindrum e Sailor Moon) e di cui esiste già un adattamento in manga disegnato da una delle più grandi mangaka yuri esistenti, ovvero Akiko Morishima.

    Per maggiori dettagli vi invitiamo a leggere il topic ufficiale aperto appositamente per l’occasione!

    Edited by Mamiina - 7/9/2017, 00:02
     
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    Cari amici e care amiche del Crystal Lily ben ritrovati con la nostra rubrica dedicata alle Novità Yuri 2014. Settembre è ormai alle porte e con l’estate che lentamente scivola via è arrivato per noi il momento di fare un nuovo punto della situazione sulle serie in corso. Andiamo quindi a scoprire se le impressioni dopo i primi episodi sono state confermate oppure se qualcosa è cambiato.

    Bilancio anime in corso


    Sabagebu!


    Episodio dopo episodio Sabagebu! si sta proponendo sempre più come l’anime di punta della stagione estiva: spassoso, irriverente e pieno di trovate grandiose quest’opera sta facendo della follia e dell’imprevedibilità i suoi cavalli di battaglia. Un anime stravagante e divertente, esagerato sotto ogni punto di vista, così come esagerato, ovviamente in senso positivo, è il sentimento di Urara nei confronti di Momoka, un’ attrazione assurda e strampalata ma che è indubbiamente una delle più esplicite che si siano mai viste in un anime recente, seconda forse solo a quella di un personaggio come Kuroko (ovviamente rimanendo nel solo ambito dello yuri comico). Grazie a questo suo amore “totale” ed incondizionato la nostra eroina iper-masochista entra così prepotentemente nel gruppo dei candidati al ruolo di personaggio yuri dell’anno.

    Voto agli episodi dal 4 al 8: Sette e mezzo, e un ulteriore encomio all’autore per essersi inventato Kamo (alias Platy), autentico idolo del pubblico e ciliegina sulla torta di un cast a dir poco geniale.

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    Hanayamata


    Nonostante un avvio molto promettente, e per quanto sia comunque piuttosto carino, Hanayamata non è mai riuscito completamente a decollare: il suo problema principale a mio modo di vedere è stato aver calcato troppo la mano con il dramma esagerando spesso e volentieri le reazioni dei personaggi di fronte ad eventi che per quanto negativi non giustificano sicuramente gli ettolitri di lacrime versati: proprio i continui piagnistei che a turno ci propinano le protagoniste finiscono per rendere talvolta la visione un po’ troppo pesante. Inoltre c’è la questione del tema di fondo dell’opera, lo Yosakoi: nella scorsa edizione della rubrica avevo detto che fortunatamente l’inserimento di un elemento così tipico della cultura giapponese (e pertanto a noi sconosciuto) non comportava comunque alcuna sensazione di “estraneità” alle vicende dell’anime. Tuttavia è anche vero che alla fin della fiera non è nemmeno poi così divertente, e, almeno per quanto mi riguarda, fatico sia ad immedesimarmi nelle protagoniste sia ad appassionarmi alle loro imprese.

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    A conferma di quanto detto c’è un numero di preordini che, per quanto non disastroso, non si avvicina nemmeno lontanamente a quello dei suoi recenti predecessori segno che nemmeno in madrepatria quest’opera è riuscita a fare molta presa sul pubblico. Intendiamoci, la mia non vuole essere una bocciatura: dopo una serie impressionante di successi per il genere slice of life ci può anche stare un’opera un po’ più sottotono, inoltre nel corso di Hanayamata ci sono anche diversi momenti allegri e gli sketch riescono quasi sempre a cogliere nel segno rendendolo per lunghi tratti anche abbastanza piacevole. La dolcezza delle protagoniste poi non fatica certamente ad emergere regalando così la consueta dose settimanale di moe che tanto piace agli amanti di questo genere.

    Voto agli episodi dal 4 al 8: Sei e mezzo. Insomma, non sarà certo ai livelli di Gochiusa o di Non Biyori ma non stiamo parlando nemmeno di un brutto anime.

    Dal punto di vista dello yuri questa è sicuramente una di quelle opere per cui è stato coniato il termine “yureggiante”: gli incroci pseudo-sentimentali in Hanayamata (e i momenti dal sapore yuri ad esso legati), sono infatti talmente numerosi e ramificati che è quasi possibile shippare tutte per tutte. Il risultato, come sempre avviene in questi casi, è una quantità impressionante di scene subtext ma nulla di davvero concreto.

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    Locodol


    Dopo un paio di episodi abbastanza spenti, nel corso dei quali avevo iniziato a temere che quest’anime avesse già terminato le cartucce a sua disposizione, è arrivato l’inserimento di Mirai a riportare linfa vitale alla serie. Locodol purtroppo è una di quelle opere che, un po’ per via del numero limitato di personaggi, un po’ per la poca varietà di elementi a disposizione degli autori è sempre a rischio-noia. E’ fondamentale pertanto riuscire a creare sempre delle nuove situazioni di modo da far evolvere in qualche modo la “storia” ed evitare così di far spegnere poco alla volta l’anime riproponendo sempre in continuazione le stesse cose. Ben venga quindi l’ampliamento del cast anche se come rovescio della medaglia la conseguenza inevitabile è stata un ridimensionamento del personaggio di Yukari e soprattutto del suo legame con Nanako, il quale pur essendo ancora presente è passato un po’ in secondo piano rispetto ai primi episodi. Non è un caso infatti che i momenti più significativi dal punto di vista dello yuri siano le preview, nel corso delle quali sentiamo sempre Yukari fare le avance più dirette alla sua inseparabile amica/collega.

    Voto agli episodi dal 5 al 8: SEI, , senza infamia né lode. Il mio auspicio è che riescano a portare al traguardo quest’anime nel modo migliore possibile senza far venire a meno l’attenzione del pubblico. Se poi nel finale di stagione riuscissero a restituire a Locodol lo smalto dei primi episodi sarebbe ancora meglio!

    Per quanto riguarda la sua classificazione come appena detto c’è stata una leggera involuzione sotto il profilo dello yuri, pertanto attualmente Locodol è in bilico tra la categoria degli anime yureggianti e quella a sfondo yuri comico. Molto dipenderà da quanto si darà da fare Yukari da qui alla fine.

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    Fate /kaleid liner Prisma☆Illya 2wei!


    Fate/kaleid liner Prisma☆Illya è uno di quegli anime che sono allo stesso tempo croce e delizia di ogni appassionato di yuri, capaci magari di regalare una scena yuri service da lasciare a bocca spalancata per poi un attimo dopo ricominciare con brocon, harem e quanto di più odioso possa esistere per ogni amante della categoria. Purtroppo con quest’anime è così, prendere o lasciare! Il mese scorso avevo paventato la possibilità di farlo retrocedere in ultima categoria, tuttavia considerando l’enorme quantitativo di momenti yuri fin qui presenti direi che per ora il pericolo è scongiurato anche se il giudizio rimane sempre in bilico: qualora negli ultimi episodi dovessero calcare troppo la mano con le scenette tra Ilya/Kuro e il fratello di queste ultime la punizione divina scatterebbe implacabile.

    Fate/kaleid liner Prisma☆Illya funziona sicuramente meglio come anime in senso generale più che come opera yuri: in questa seconda stagione sembra essersi infatti deciso a scrollarsi di dosso l’etichetta di semplice parodia per dare finalmente vita ad una storia con una sua trama e una propria identità.

    Voto agli episodi dal 4 al 7: Sette, e una domanda da lasciare ai posteri: perché da qualche tempo a questa parte la madre della protagonista finisce quasi sempre per risultare il personaggio migliore dell’anime?

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    Yama no Susume S2


    Quando la puntata più divertente, o meglio, quando l’unica puntata divertente di un anime è l’episodio filler che non c’entra nulla con il suo tema principale allora è un chiaro segnale che c’è qualcosa che non va. Forse gli appassionati di montagna la penseranno diversamente, forse ai giapponesi piacerà per via dei personaggi terribilmente moe, ma sta di fatto che a me Yama no Susume annoia terribilmente. E probabilmente la devono pensare come me anche i fansub visto che sono sempre regolarmente in ritardo sugli episodi usciti: chissà, probabilmente il traduttore ci metterà un sacco di tempo perchè finisce per addormentarsi ogni volta!

    Voto: CINQUE e zzzzzzzZZZZZZ…..

    Considerato che sono previsti 24 episodi, salvo sconvolgimenti imprevisti (che non penso arriveranno mai), è inutile che continui a tediarvi con il resoconto di quest’anime. Sappiate che lo trovate nella categoria Anime a Cast Interamente Femminile come cura per l’insonnia!

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    Momo Kyun Sword


    Storia imbarazzante, fanservice demenziale, personaggi ridicoli, nessuna credibilità o valore artistico: basta per inserirlo nella classifica dei cinque peggiori anime che abbia mai visto?

    Voto 0 e rimozione immediata dal nostro “periscopio”: vi prometto che da oggi non sentirete più nominare Momo Kyun Sword in questa sede.

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    Siamo così arrivati al termine di questa edizione di settembre dedicata agli anime yuri (et similia) attualmente in corso. Come avrete potuto notare a differenza di molte altre volte nessun giudizio si è discostato tantissimo rispetto a quelli del mese scorso, segno evidente che, fatto salvo per qualche piccolo dettaglio, i giochi per questa stagione estiva sembrerebbero essere ormai fatti.

    Ma siccome le sorprese possono essere sempre dietro l’angolo vi invito ad attendere l’edizione di ottobre dove assegneremo i giudizi conclusivi e presenteremo anche i nuovi anime della stagione autunnale. Niente uscita doppia questa volta, non per pigrizia ma poiché, come ormai dovreste ben sapere, l’autunno è da sempre avaro di opere yuri e osservando la lineup che si sta formando vi posso già anticipare che anche questa volta la tradizione sarà ampiamente rispettata, anzi forse potrebbe essere ancora peggio degli altri anni. Di questo però è ancora presto per parlarne!

    Prima di salutarvi vi ricordo anche che il 20 Settembre è prevista l’uscita del primo attesissimo episodio di Strike Witches Operation Victory Arrow, la miniserie composta da tre OAV che andrà a coprire l’arco temporale compreso tra la fine della seconda serie TV e l’inizio del film.

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    Di quest’opera abbiamo già ampiamente parlato nel topic ufficiale di Strike Witches: se ancora non li avete visti al suo interno potrete trovare tutti i trailer con annessi i dettagli dell’opera.

    E con questo ho davvero concluso. Appuntamento qui tra un mese circa e buona conclusione di estate a tutti.. che lo yuri sia sempre con voi!

    Edited by Mamiina - 7/9/2017, 00:08
     
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