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Invece di dividere questa piccola recensione in più paragrafi, voglio scrivere a ruota libera.
Da Park Chan-wook, uno dei più importanti registi del cinema coreano di sempre, arriva un film magnifico, forse un capolavoro.
La storia, questa volta, non è semplice. Un truffatore, un impostore che si fa chiamare Conte Fujiwara, decide di sedurre Hideko, una giovane ragazza che ha perso i genitori prima di poterli conoscere. Ereditiera di una grande fortuna, vive in una splendida villa nelle campagne coreane con lo zio, un vecchio pervertito che la costringe a leggere racconti erotici di fronte ad un pubblico di aristocratici bavosi. Il suo piano è farla innamorare di lui, portarla in Giappone, sposarla e poi farla rinchiudere in manicomio per arricchirsi. Per ottenere ciò, decide di farsi aiutare da Sook-hee, una giovane e bella borseggiatrice, figlia di una grande ladra uccisa diversi anni prima. Riesce a farla entrare nella villa come domestica personale di Hideko, ma i sentimenti tra le due ragazze, sempre più forti, complicheranno i suoi piani.
Questo film è meraviglioso. Anche non considerando le scene di sesso tra le due ragazze, esplicite ma paradossalmente mai volgari, anche tralasciando la bellezza nella crescita del loro rapporto, a livello tecnico Park Chan dimostra di essere un mostro. Due ore e mezza di film mi sono parsi dieci minuti, una regia fluidissima, una messa in scena maestosa, delle inquadrature, dei colori….mamma mia cosa ho visto. E poi la sceneggiatura….un film scritto da Dio, degli attori fantastici, non trovo difetti. E il finale…
A proposito, a metà film c’è un colpo di scena che sembra portare il film in una direzione….non vi arrendete e continuate a guardarlo. La seconda parte, se possibile, è anche meglio della prima. Inutile dire altro, questo è un Must See.
10 e Lode.
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