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Hinako Note
Anno di uscita: 2017
Numero Stagioni: 1
Episodi: 12TRAMA
Hinako è una ragazza che vive in una zona rurale del Giappone e che ha difficoltà a interagire con le altre persone. Quando deve parlare con degli estranei infatti si innervosisce al punto di bloccarsi completamente, tanto che gli abitanti del suo villaggio sono soliti usarla come spaventapasseri. Ecco perché, quando arriva il momento di iniziare le scuole superiori, Hinako decide di trasferirsi a studiare Tokyo, con l’obbiettivo di entrare in un club di teatro e sconfiggere così la sua timidezza. Una volta arrivata nella metropoli Hinako scopre che la stanza che ha preso in affitto si trova in realtà in una caffetteria che fa anche da negozio di libri usati, denominata Hitotose. Lì, oltre alla padrona di casa, vivono anche altre due ragazze, una che ha l’abitudine di mangiare libri e l'altra che ama travestirsi da french maid.
Questa sinossi un po’ strana (e per certi versi anche surreale) è l’introduzione ufficiale di Hinako Note, slice of life al femminile che a prima vista sembrerebbe essere l’ennesimo adattamento di un’opera di Manga Time Kirara. Il filone in effetti è sempre più o meno quello, tuttavia il manga da cui è tratto si trova sulle pagine di Comic Cune, che non fa parte dei magazine della Houbunsha Come vedremo in seguito, la differenza stilistica si noterà parecchio.PERSONAGGI PRINCIPALI
Hinako Sakuragi
Kuina Natsukawa
Mayuki Hiiragi
Chiaki Ogino
Yua Nakajima
Ruriko Kuroyanagi
COMPONENTE YURI
Penso che Hinako Note sia il primo anime della storia nel quale a tutte piacciono praticamente tutte. Gli incroci che non sono stati presi in considerazione dagli autori sono davvero pochissimi e considerando che stiamo parlando di cinque protagoniste va da sé che nel corso dei suoi dodici episodi abbiamo finito per trovarci davanti ad un quantitativo a dir poco impressionante di situazioni e personaggi che gridavano chiaramente allo yuri, e che hanno finito per dar vita ad un numero davvero considerevole di pairing, oltre a farci riempire i nostri taccuini di scene degne di nota. Pur essendo questo uno scenario tipico degli anime yureggianti la sua esecuzione, ovvero il modo in cui questi reciproci interessamenti fra le protagoniste si è manifestato, ha finito per rendere l’elemento yuri di gran lunga più esplicito rispetto alla media della categoria al punto da spingerlo un gradino sopra facendolo così confluire nella categoria degli Anime Yuri Comici. Gli elementi chiave di questa, chiamiamola, promozione sono stati sicuramente due, ovvero la malcelata ammirazione di Yua verso Chiaki e l’ambiguo rapporto che lega quest’ultima a Mayu, anche se va detto che tutte quante le protagoniste hanno dato il loro bel contributo alla causa.GIUDIZIO COMPLESSIVO
Voto: 7. Uno slice of life molto simpatico, carino e divertente, ma dal quale vi confesso che mi sarei aspettato qualcosina di più. Il suo punto di forza è stato sicuramente quello di attingere da alcuni dei temi più classici del suo genere (il festival scolastico, la giornata al mare, il pigiama party) e cercare di rielaborarli nel modo più originale possibile con risultati quasi sempre soddisfacenti. Allo stesso tempo però è anche il motivo per cui Hinako Note non ci ha fatto vedere nulla di trascendentale, se si esclude un episodio in particolare (il quinto) davvero molto bello e superiore alla media: potete cambiare la ricetta come vi pare, cercare di cucinarlo in modo diverso o utilizzare un contorno differente, ma alla fin della fiera un branzino arrosto non potrà mai diventare un piatto di aragoste. Lo stesso concetto vale un po’ in qualunque ambito, anime inclusi, dove se non si escogita qualcosa di veramente straordinario e in grado di distinguersi nettamente dalla media il massimo a cui si può aspirare è cercare di ottenere il miglior risultato possibile dal “solito” materiale, che alla fine è proprio quello che ha fatto Hinako Note. Bravi dunque gli autori a dare vita ad un’opera in grado di intrattenere e di non dare troppo la sensazione di già visto, sfruttando appieno le potenzialità di un cast che, pur non presentando delle individualità memorabili, nel suo complesso si è rivelato molto valido e in grado di fornire il giusto apporto alla causa. Il fatto che quest’anime, pur senza strafare, sia risultato comunque estremamente gradevole sino alla fine è l’ennesima dimostrazione di quanto sia importante la bontà del cast per uno show di questo tipo e come la sua riuscita sia imprescindibile da questo elemento. Ciò che spiazza veramente, invece, è la presenza di un fanservice di natura molto più diretta e pesante rispetto a quello a cui ci ha abituato questo genere di opere, e che a mio avviso può risultare completamente fuori luogo rispetto alle atmosfere generali dell’anime. E se da un lato è vero che si è deciso di riproporre pari pari quello che si vede nel manga dall’altro questa scelta ha finito per alienargli un po’ di simpatie qua e là, con più di un appassionato che ha dichiarato di averlo droppato perché mal digeriva l'eccessiva sessualizzazione delle protagoniste.
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