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Mamiina.
Negli anni passati ero solito parlare dei dati di vendita dei DVD/BD degli anime all’interno del Topic Discussione Novità. A partire da quest’anno tuttavia ho deciso di separare questo argomento dedicandogli un topic a parte, così che in quell’altra discussione ci si possa tranquillamente continuare a scambiare pareri sugli anime in sé, riservandoci invece di analizzare questo aspetto un po’ più tecnico in separata sede. E’ chiaro infatti che quando ci si confronta con i freddi numeri si entra in un campo che esula un po’ dai gusti personali e dalla pura passione, ovvero da quegli elementi che sono alla base di tutte le rubriche del nostro forum e che, se mi passate il termine, se ne fregano altamente di questi aspetti un po’ più “impersonali”.
Ciò non toglie che l’argomento in questione sia comunque abbastanza importante: analizzare quali opere hanno avuto successo dal punto di vista commerciale e quali invece no ci consente infatti di avere un prospetto (seppure parziale) dell’accoglienza riservata dai fan ai “nostri” anime, nonché di fare delle previsioni di massima su cosa ci potrebbe riservare il futuro immediato, e dunque dove possiamo attenderci eventuali sequel. Oltre a questo poi ci è anche possibile avanzare alcune ipotesi di carattere più ampio, legate ovvero alla direzione che potrebbe prendere l’intero genere yuri nel lungo periodo. Faccio comunque notare il rigoroso uso del condizionale poiché, per tutta una serie di questioni che approfondirò a breve, emettere delle sentenze assolute abbinandole a delle previsioni certe rimane una cosa ampiamente al di fuori dalla mia portata.
Prima di gettarci a capofitto nelle nostre analisi ritengo che sia fondamentale mettere per iscritto alcuni concetti e linee guida che ritengo essenziali ai fini di comprendere bene ciò che andremo a discutere. Per chi ci legge da tempo molti di essi non saranno certamente nuovi tuttavia penso che non faccia male raggrupparli qui tutti insieme a mo’di vademecum, anche per chi magari non si è mai addentrato finora in questo argomento.
1 – I dati di vendita si riferiscono esclusivamente al mercato giapponese, che è il solo e unico punto di riferimento per l’industria dell’animazione.
Proprio così, che piaccia o no le opinioni dei fan occidentali non hanno praticamente alcuna influenza sul pubblico giapponese e non sono minimamente in grado di spostare gli equilibri quando si determinano le sorti dei vari anime. Nonostante negli ultimi anni i mercati esteri (soprattutto USA e Cina) abbiano raggiunto un’incidenza pari a circa il 25-30% del computo globale delle vendite questi ultimi di fatto continuano a non venire presi in minima considerazione dalle case produttrici che in fase decisionale guardano solamente al pubblico di casa. In aggiunta a questo va detto che non sempre i gusti del pubblico giapponese combaciano con i nostri, e anzi, è capitato ben più di una volta che questi si rivelassero diametralmente opposti. Non stupitevi dunque se di tanto in tanto vi dovesse succedere di vedere nelle parti bassi della classifica quell’opera che vi piace tanto e che magari è stata esaltata per mesi su MAL o sulla community che frequentate.
2 – I dati di vendita dei DVD e dei BD ci consentono di avere solo un prospetto parziale e non rappresentano l’unico indice di valutazione per determinare il successo di un anime.
Innanzitutto bisogna considerare che i dati forniti non rappresentano la totalità delle copie vendute, ma sono quasi sempre riferite al solo Amazon JP e agli altri retailer online. Alcuni store ufficiali, come ad esempio quelli di KyoAni non forniscono mai i dati di vendita e pertanto, anche se le cifre possono fornire comunque uno spaccato attendibile dell’indice di gradimento dei vari show, è indubbio che si tratti di numeri incompleti. Inoltre bisogna considerare che i DVD non sono l’unica fonte di introito per le case produttrici poiché a questi si aggiungono tutta una serie di prodotti quali CD musicali, gadget, sponsorizzazioni e merchandising vario, tutti introiti che ovviamente non ci è possibile quantificare, ma che sicuramente hanno un’incidenza fondamentale nel determinare il risultato complessivo di uno show.
3 – I dati di vendita non vanno mai analizzati in senso assoluto, bensì relativo.
Molti appassionati del settore, per valutare se un anime ha prodotto o meno degli utili, sono soliti avvalersi di un’ipotetica linea di demarcazione denominata Manabi Line. Non voglio dilungarmi sull’origine e sulla successiva diffusione di questo concetto ma vi basti sapere che indicativamente si ritiene che per rientrare nel costo di produzione di un anime questo debba vendere almeno 2,899 copie col 1° volume e almeno 2,319 copie come media complessiva. Ovviamente questo dato non può essere considerato valido in senso assoluto poiché i costi di produzione possono variare molto da un anime all’altro e di conseguenza potrebbe darsi che un quantitativo di vendite sufficiente a garantire la copertura dei costi per un anime possa rappresentare un fallimento per un altro e viceversa. Inoltre bisogna anche considerare l’obbiettivo che si è fissato la casa produttrice. Ci sono casi in cui l’anime in realtà è un semplice strumento per promuovere un altro media dello stesso franchise, come ad esempio un videogame o una light novel. Di conseguenza se l’anime dovesse vendere poco ma allo stesso tempo, grazie alla visibilità conseguita, le vendite del prodotto parallelo si innalzassero è perfettamente possibile che la casa produttrice consideri comunque raggiunto lo scopo prefissato e di conseguenza decida di continuare l’anime anche a dispetto di vendite molto basse. Comunque, giusto per dare un’idea di massima, nel valutare le vendite di un anime si tendono a considerare le seguenti “fasce":
0000 - 1000 -> anime disastroso
1000 - 2000 -> anime fallimentare
2000 - 3000 -> anime in perdita
------------- 3000 ------------- (Manabi Line)
3000 - 5000 -> anime redditizio
5000 - 8000 -> anime di successo
8000 - 10000 -> anime di grande successo
10000 - 20000 -> hit
20000 - 30000 -> super hit
oltre le 30000 - > mega hit
Ribadisco che dal punto di vista prettamente economico questi sono solo valori indicativi poiché ci sono casi di show ad altissimo budget che hanno chiuso in perdita anche a fronte di 10000 copie vendute e casi di show low-cost a cui sono bastate poche centinaia di copie per rientrare nei costi. E poi da qualche anno a questa parte c'è anche la questione degli shorts, che hanno costi di produzione talmente bassi che è quasi impossibile stabilirne la linea di sopravvivenza.
A dispetto della questione economica rimane comunque indiscutibile che questo dato costituisca una indicazione di massima piuttosto valida dell’indice di gradimento complessivo dello show presso i fan.
4 – E' importante analizzare due valori di vendita distinti, ovvero i dati relativi al primo volume e la media di vendite complessiva.
Questo avviene perché generalmente il primo volume è quello largamente più venduto, mentre con le uscite successive (a causa dell’elevatissimo costo dei DVD in Giappone che costringe i fan a delle “scremature” successive) si assiste sempre ad un progressivo e fisiologico calo delle vendite, che nella maggior parte dei casi si attesta più o meno sull’ordine del 20-30% rispetto al dato iniziale. Questo drop tuttavia può anche essere maggiore e la “forbice” tra il primo volume e quelli successivi si può ampliare in modo considerevole nel caso in cui le vendite del primo volume siano state “gonfiate” grazie a qualche iniziativa della casa produttrice. In passato è capitato spesso che venissero abbinati al 1° DVD dei gadget o dei biglietti omaggio per degli eventi a tema sull’anime, escamotage che alle volte hanno spinto i fan ad acquistare in massa il primo DVD di un anime, così da accaparrarsi l’ambito premio salvo poi non filarsi di striscio quelli rimanenti. Ecco perché sebbene il volume 1 sia universalmente ritenuto il più importante, è sempre opportuno verificare anche la media complessiva di vendite, specie quando ci si trova di fronte a dei veri e propri “boom”, di modo da valutare se un anime ha poi confermato nel tempo il suo successo iniziale oppure se si trattava in realtà di un risultato alterato da fattori esterni.
5 – In ogni stagione (e anche in ogni anno) il numero complessivo di anime che possono sfondare è per forza limitato.
Come dicevo prima il costo dei DVD in Giappone è molto elevato: per collezionare una stagione da 12 episodi bisogna mettere in preventivo al cambio qualcosa come 300-320 euro di spesa. Anche il fan più sfegatato di conseguenza nel corso di un’intera annata si ritroverà costretto a fare una selezione molto rigida tra tutte le opere che ha apprezzato, scegliendo oculatamente fra di esse quelle da acquistare e quelle a cui invece rinunciare, seppure magari a malincuore.----------------------------------------------------------------------------------------
Dopo questa lunga, ma doverosa, fase introduttiva entriamo finalmente nel vivo e inauguriamo questo nuovo topic con i dati relativi alla stagione autunnale 2016. Quest’ultima era stata molto generosa per noi fan dello yuri, con tantissime opere entrate a pieno diritto nelle nostre liste. Tuttavia mi duole ammettere che dal punto di vista puramente commerciale le cose non sono andate altrettanto bene. Tra l’altro abbiamo subito una chiara dimostrazione di quanto ho detto poco fa, ovvero che i gusti dei fan giapponesi non solo sono piuttosto imprevedibili, ma spesso differiscono parecchio dai nostri.
Di seguito i dati di vendita del primo volume di ogni anime, con evidenziati in rosso quelli che ci riguardano da vicino perchè inclusi nelle nostre liste (a prescindere dal fatto che siano stati seguiti o meno dal sottoscritto nei vari editoriali):SPOILER (clicca per visualizzare)71,470 Yaoi!! On Ice
52,846 Uta no Prince-sama Maji Love Legend Star
23,171 Touken Ranbu: Hanamaru
11,743 Haikyuu!!: Karasuno Koukou VS Shiratorizawa Gakuen Koukou
11,067 Drifters
8,536 Bungou Stray Dogs Season 2
8,173 Hibike! Euphonium 2
6,533 Natsume Yuujin-chou Go
6,417 WWW .Working!!
6,109 Kidou Senshi Gundam: Tekketsu no Orphans 2nd Season
5,611 ViVid Strike!
5,043 Brave Witches
4,626 Magic-Kyun! Renaissance
2,942 Shuumatsu no Izetta
2,383 Show By Rock!!#
2,377 3-gatsu no Lion
1,658 Shakunetsu no Takkyuu Musume
1,612 Mahou Shoujo Ikusei Keikaku
1,223 Long Riders!
1,180 Lostorage incited WIXOSS
1,008 Girlish Number
1,003 Okusama ga Seitokaichou!+!
929 Occultic;Nine
883 Flip Flappers
860 Keijo!!!!!!!!
843 Udon no Kuni no Kiniro Kemari
805 Dream Festival!
788 Stella no Mahou
772 All Out!!
603 Watashi ga Motete Dousunda
554 Soushin Shoujo Matoi
543 Nanbaka
398 Kiitarou Shounen no Youkai Enikki
395 Regalia The Three Sacred Stars
364 Girlfriend (♪)
288 Trickster: Edogawa Ranpo Shounen Tanteidan yori
280 Fune wo Amu
235 Classicaloid
Partiamo dal presupposto che era una stagione parecchio difficile, nella quale molti show hanno dovuto affrontare la concorrenza di ben più di un anime acchiappa-tutto ritrovandosi purtroppo costretti a dividersi poco più delle briciole, tuttavia alcuni risultati mi hanno lasciato comunque abbastanza deluso. Nonostante le mie perplessità sul loro valore qualitativo hanno fatto molto bene sia Vivid Strike che Brave Witches, forti sicuramente di una fanbase affezionatissima che ha garantito loro una base minima di vendite molto solida. La nota più positiva per quanto mi riguarda è stato Izetta The Last Witch: un anime yuri a stagione singola e con una storia autoconclusiva (dunque senza margine per eventuali sequel) che arriva a sfiorare le 3 mila copie è sicuramente un grande risultato. Tutto il resto purtroppo è sotto la linea di sopravvivenza. Ma se i flop di Regalia e Stella no Mahou erano stati messi ampiamente in preventivo mi lascia abbastanza stupito il risultato negativo di due show come Flip Flappers e Keijo! che nel corso della stagione erano stati acclamati ai quattro angoli del globo, con il secondo che addirittura stazionava regolarmente in cima alle classifiche dei rating d’ascolto televisivi. Grosso punto interrogativo per Shakunetsu, Mahoiku e WIXOSS. Il risultato non è certo esaltante ma non potendo sapere le logiche commerciali che vi stanno dietro non mi sentirei di dare per scontato che per loro sia finita qui…----------------------------------------------------------------------------------------
Di seguito invece potete consultare la classifica complessiva delle vendite medie dei soli anime yuri (e dintorni) di tutta l’annata 2016.
In questo caso, trattandosi di un'annata già agli archivi, la pubblico in blocco ma nel corso del 2017 provvederò ad aggiornarla progressivamente ogni volta che pubblicherò i dati stagionali di modo da avere sotto’occhio l’andamento progressivo dell’anno in corsoSPOILER (clicca per visualizzare)44,897 Love Live! Sunshine!!
7,891 High School Fleet
5,769 New Game!
5,043 Brave Witches
4,827 ViVid Strike!
3,382 Fate/kaleid liner Prisma Illya 3rei!
2,319 Shuumatsu no Izetta
2,302 Bakuon!!
2,281 Show By Rock!!#
2,280 Amanchu!
1,718 Bishoujo Senshi Sailor Moon Crystal Season 3
1,362 Mahou Shoujo Ikusei Keikaku
1,287 Shakunetsu no Takkyuu Musume
1,235 Qualidea Code
1,226 Long Riders!
1,177 Teekyuu season 7
1,106 Anne Happy
1,054 Lostorage incited WIXOSS
882 Keijo!!!!!!!!
839 Flip Flappers
816 Ange Vierge
768 Mahou Shoujo Nante Mou Ii Desukara.
696 Koukaku no Pandora
685 Stella no Mahou
603 Watashi ga Motete Dousunda
364 Girlfriend (♪)
353 Pan de Peace!
332 Regalia: The Three Sacred Stars
0 Usakame
Non è sicuramente un caso che il primo e il terzo show della classifica abbiano già il sequel annunciato mentre per il secondo è in cantiere un episodio speciale con release tetrale.
Edited by Mamiina - 23/3/2017, 14:55
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Dati di vendita degli Anime Yuriper "tastare" costantemente il polso della situazione |
