NOVITA' YURI 2017

La nostra rubrica mensile dedicata ai nuovi anime!

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  1. Mamiina
     
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    Simoun Auriga

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    Cari amici e care amiche del Crystal Lily, benvenuti all’edizione di luglio della nostra rubrica dedicata alle novità yuri 2017. Probabilmente molti di voi a questo punto se ne saranno anche dimenticati (io stesso ci sono andato vicino) ma probabilmente qualcun altro si sarà accorto che mancava ancora l’editoriale di chiusura della stagione primaverile. Il motivo di questo ritardo lo conoscete già, ed è dettato dalla volontà di attendere la conclusione di Sin Nanatsu No Taizai, non perché ci tenessi particolarmente, ma poiché in una stagione con solo tre opere sotto il radar non potevamo concederci il lusso di escluderne una, ancora di più se si considera che gli altri due show presi in esame sono due slice of life su cui non rimaneva più moltissimo da dire. Sin Nanatsu No Taizai al contrario era l’unico anime che ancora presentava delle questioni in sospeso, offrendo dunque qualche potenziale spunto di discussione aggiuntivo. Purtroppo l’attesa si è rivelata vana visto che lo studio di animazione che lo stava realizzando, la Artland, in data 7 luglio ha dichiarato il fallimento e chiuso i battenti. E così dopo aver subito continui ritardi, tra rinvii ed episodi recap andati in onda al posto degli episodi regolari, lo show si è ritrovato senza più un “padrone” proprio alla vigilia della puntata finale, con la concreta possibilità di rimanere dunque inconcluso. Crunchyroll al momento indica come data di messa in onda dell’episodio conclusivo il 29 luglio, ma bisognerà poi vedere se sarà realmente così. E in ogni caso sarebbe troppo in là anche per noi, visto che già adesso siamo praticamente immersi nella stagione estiva con la sua moltitudine di show da seguire.

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    Quella di Sin Nanatsu no Taizai è sicuramente una situazione paradossale, un show mediocre che nonostante non presentasse delle grandi difficoltà a livello puramente costruttivo ha dovuto fare i conti con un ciclo di produzione a dir poco disatroso. Provate a immaginare cosa sarebbe accaduto se alla Artland avessero dovuto anche pensare a una trama più articolata o fermarsi magari a discutere dello sviluppo di alcuni personaggi. Tuttavia allo stesso tempo è lo specchio della situazione nella quale verte attualmente l’industria dell’animazione, che a fronte di una richiesta sempre più ampia di opere da produrre si trova a dover fare i conti con una crisi di personale senza precedenti. I palinsesti stagionali hanno infatti raggiunto dei livelli che rasentano la follia, sforando ormai il tetto delle 50 serie regolari, che diventano poi 60-70 con gli shorts. A questi vanno poi aggiunti gli OVA e i film, che verosimilmente necessitano di tempo e risorse. A fronte di questa produttività isterica, tuttavia, non ha corrisposto un innalzamento qualitativo dell’offerta lavorativa, con gli addetti ai lavori del settore dell’animazione che si sono ritrovati ad essere sottoposti a turni di lavoro sempre più massacranti, allo scopo di rispettare timeline sempre più frenetiche e scadenze sempre più numerose e ravvicinate, per essere retribuiti poi con stipendi da fame. Un po’ dovunque si stanno levando denunce di animatori, disegnatori, e perfino registi costretti a lavorare sette giorni su sette per diciotto e più ore al giorno solo per riuscire a portare a casa un compenso che consenta loro di arrivare a fine mese.

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    Una situazione che dunque coinvolge tutti gli impiegati nel settore (e non solo quelli dei livelli più bassi) e che risulta intollerabile perfino in un paese come il Giappone, da sempre abituato a convivere con ritmi lavorativi ben più alti rispetto a quelli di tanti altri paesi. Il risultato finale inevitabilmente è che non solo sempre meno giovani si affacciano a quest’industria (che risulta una delle più indesiderate presso le nuove generazioni) ma che anche molti di coloro che ci sono dentro stanno gettando via via la spugna ripiegando su altri lavori più remunerativi e meno massacranti. I risultati di questa crisi sono sotto gli occhi di tutti: anime mediocri, livellamento qualitativo verso il basso, ritardi continui di produzione, serie ridotte o tagliate, eccetera eccetera. L’esempio più paradossale è stato quello di Shingeki no Kyoujn S2, che pur essendo un’opera di fama mondiale e dal successo garantito (come dimostrato anche dalle vendite spropositate della prima stagione) è stata pianificata su due stagioni da 12 episodi separate nel tempo invece che in una serie da 24 a causa della mancanza di personale necessario! Ora, non voglio fare il disfattista e francamente non concordo nemmeno con certe voci pessimistiche che sostengono che l’industria dell’animazione sia destinata a sparire nel giro di cinque anni, tuttavia se si vuole evitare l’implosione urge sicuramente un ripensamento e una riorganizzazione interna della stessa. Per quanto mi riguarda io sono convinto che l’epoca dei palinsesti stagionali bulimici sia destinata a finire e che ben presto si tornerà ad avere meno anime ma fatti meglio, con una maggiore attenzione alla qualità piuttosto che alla quantità. Ma più che una previsione diciamo che il mio vuole essere soprattutto un auspicio!

    E dopo questa lunga parentesi dedicata all’economia e alle analisi settoriali torniamo a noi e a ciò che ci interessa più da vicino, ovvero i prodotti finali di tutte queste fatiche. Andiamo pertanto a vedere cosa ci hanno lasciato in eredità gli anime della stagione appena conclusa.

    Stagione Primaverile 2017 - Bilancio Finale



    Frame Arms Girl - Voto 6,5. Alla fine l’impressione che si è avuta per tutta la durata dello show è stata ampiamente confermata anche nella sua fase conclusiva. Dimenticatevi la componente action e mecha perché quest’anime è uno slice of life nudo e puro focalizzato su tematiche quali l’amicizia, la crescita interiore e l’importanza dei rapporti personali. I combattimenti fra le ragazze oltre ad essere veloci e sbrigativi ricoprono un ruolo del tutto marginale rispetto al focus principale dello show, che è quello che ho appena descritto, e anche la serie di scontri fra Gourai e Hresvelgr alla fine è prettamente funzionale al raggiungimento di questo obbiettivo. Uno show comunque carino e che pur senza grandi pretese si è rivelato piuttosto originale e per questo gradevole da seguire. La scena finale dell’ultimo episodio ha dato chiaramente a intendere che potrebbe esserci spazio per un sequel ma per il momento è inutile sbilanciarsi in previsioni.

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    Per quanto riguarda lo yuri Frame Arms Girl è stato diviso perfettamente a metà, con la prima parte di stagione orientata principalmente verso il fan service mentre nella seconda parte si è preferito focalizzarsi di più sul consolidamento del rapporto tra Ao e Gourai, dando spazio anche ad alcuni momenti piuttosto teneri. Il più bello fra questi è stato sicuramente quando Gourai ha chiesto ad Ao di poter prendere il suo cognome, in una sorta di ideale matrimonio spirituale. Cionostante faccio molta fatica, per ovvi motivi, a considerare le due un pairing e la posizione di Ao nei confronti di Gourai mi sembra più di natura materna che non amorosa. Inoltre, sebbene le cose più eclatanti si siano viste nella prima parte di stagione, la componente fanservice balza sicuramente più all’occhio rispetto al subtext, in particolare grazie al costante contributo delle Materia, vere star dello show per quanto concerne l’elemento yuri. Senza ovviamente dimenticare l’incredibile, inatteso ed epico bacio fra Gourai e Stylet. Anime Yuri Fanservice è dunque la sentenza finale per Frame Arms Girl

    Sin Nanatsu No Taizai - Voto 5. Nella seconda metà di stagione si è potuta notare una leggera inversione di tendenza rispetto alla prima parte, con il tentativo di dare vita ad una trama che fosse un pochino più decente rispetto ai primi disastrosi episodi. E c’è da dire che tutto sommato qualcosina di buono si è visto, almeno per quanto riguarda la storia principale, che ha proposto un paio di elementi interessanti, dimostrandosi inoltre finalmente in linea con il setting dell’anime. Certo, rimane sempre e comunque intatta la sensazione che la trama sia un elemento puramente accessorio allo show (che fa invece del fanservice e del voyeurismo il suo elemento primario), tuttavia dallo scontro con il demone dell’ira in poi Sin Nanatsu No Taizai è riuscito quantomeno a proporre quelle atmosfere che ci si attendeva da lui e la discesa agli inferi di Lucifer con il conseguente scontro finale con Belial (forse l’unico personaggio di spessore di tutto lo show) sono riusciti a destare in me un minimo di interesse. Tutto questo però non è bastato di certo a compensare le tante carenze di quest’anime, che si assesta su un livello di mediocrità assoluta sotto tutti gli aspetti possibili, inclusi i personaggi. Questi ultimi in particolare, fatto salvo per un paio di eccezioni, possono essere racchiusi in una gamma di appellativi che vanno dall’anonimo al ridicolo fino ad arrivare all’irritante.

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    Per quanto riguarda lo yuri non si scappa. A dispetto dell’amore incondizionato di Leviathan nei confronti di Lucifer (che Levi manifesta in ogni modo possibile e immaginabile) Sin Nanatsu no Taizai entra dritto filato nella categoria degli Anime Yuri Fanservice visto che di romanticismo, spiritualità e sentimento non c’è neanche l’ombra. Qualunque approccio di natura yuri fra le protagoniste è sviluppato in chiave puramente fisica e con approcci di natura esclusivamente carnale, senza peraltro concludere mai granchè. Anche sotto questo punto di vista dunque Sin Nanatsu No Taizai si rivela parecchio carente e se speravate di poter avere quantomeno qualche soddisfazione in stile Valkyrie Drive Mermaid siete totalmente fuori strada. Ma diciamo pure che il livello qualitativo dello yuri in generale è inferiore anche rispetto a tante altre opere della sua categoria come ad esempio Queen’s Blade o Senran Kagura, anime che potevano vantare la presenza di elementi quali Shizuka x Tomoe e Yagyu x Hibari veri e propri pairing di cui qui, invece, non c’è minimamente traccia.

    Hinako Note - Voto 7. Un altro slice of life molto simpatico, carino e divertente, ma dal quale vi confesso che mi sarei aspettato qualcosina di più soprattutto dopo il quinto, bellissimo, episodio nel quale era andata in scena la prima rappresentazione teatrale di Hinako e compagne. Invece quello che pensavo potesse costituire un vero e proprio punto di partenza per Hinako Note ha finito per rivelarsi il punto più alto dell’intero show, che da lì alla fine ha continuato a vivacchiare riproponendo sempre un po’ gli stessi contenuti e facendo leva quasi esclusivamente sulle indubbie qualità delle sue protagoniste. Il fatto che l’anime, pur senza strafare, sia risultato comunque estremamente gradevole sino alla fine è l’ennesima dimostrazione di quanto sia importante la bontà del cast per uno show di questo tipo e come la sua riuscita sia imprescindibile da questo elemento. Spiazza un po’ invece la presenza di unfanservice di natura molto più diretta e pesante rispetto a quello a cui ci ha abituato questo genere di opere, e se da un lato è vero che si è deciso di riproporre pari pari quello che si vede nel manga dall’altro lato questa scelta ha finito per alienargli un po’ di simpatie qua e là, con più di un appassionato che ha dichiarato di averlo droppato perché mal digeriva la forte sessualizzazione dei personaggi. Ovviamente la parola finale spetterà come sempre ai fan giapponesi.

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    Per quanto riguarda invece la parte che ci riguarda più da vicino direi che possiamo dichiararci ampiamente soddisfatti: come ho già detto nelle precedenti edizioni, ci siamo trovati davanti ad un quantitativo a dir poco impressionante di situazioni e personaggi che gridavano chiaramente allo yuri, e che hanno finito per dar vita ad un numero davvero considerevole di pairing, oltre a farci riempire i nostri taccuini di scene degne di nota. Pur essendo questo uno scenario tipico degli anime yureggianti la sua esecuzione, ovvero il modo in cui questi reciproci interessamenti fra le protagoniste si è manifestato, ha finito per rendere l’elemento yuri di gran lunga più esplicito rispetto alla media della categoria al punto da spingerlo un gradino sopra facendolo così confluire nella categoria degli Anime Yuri Comici. Gli elementi chiave di questa, chiamiamola, promozione sono stati sicuramente due, ovvero la malcelata ammirazione di Yua verso Chiaki e l’ambiguo rapporto che lega quest’ultima a Mayu, anche se va detto che tutte quante le protagoniste hanno dato il loro bel contributo alla causa!

    Va così agli archivi una stagione che, quatta quatta, finisce per piazzare ben tre anime in categorie di rilievo della nostra lista, appena un gradino sotto della categoria main, davvero non male per una primavera che a prima vista poteva sembrare povera e avara di contenuti yuri. E come si suol dire in questi casi: pochi ma buoni! A Frame Arms Girl, Sin Nanatsu No Taizai e Hinako Note vanno poi aggiunti Sword Oratoria e Shingeki no Kyoujin S2, di cui abbiamo parlato nelle precedenti edizioni, che si inseriscono nella categoria degli Anime ad Elementi Yuri Secondari Importanti.

    E anche questa volta siamo arrivati alla fine. Il nostro prossimo appuntamento sarà tra poco più di due settimane, con il primo aggiornamento sulla stagione estiva che, come anticipato, si sta rivelando davvero intensa e ricca di spunti interessanti. A presto dunque e che lo yuri sia sempre con voi!!

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17 replies since 24/12/2016, 12:42   9998 views
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