NOVITA' YURI 2017

La nostra rubrica mensile dedicata ai nuovi anime!

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  1. Mamiina
     
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    Simoun Auriga

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    Cari amici e care amiche del Crystal Lily, ben ritrovati con la nostra rubrica dedicata alle Novità Yuri 2017 che con l’inizio della stagione invernale muove lentamente i suoi primi passi. E con gennaio che si avvia alla conclusione è giunto il momento di tracciare un primo bilancio provvisorio degli show che il nostro forum sta seguendo da vicino.

    La stagione invernale 2017 sembra presentare diverse similitudini con quella dello scorso anno, poiché si basa quasi esclusivamente su anime dai contenuti piuttosto leggeri e che puntano tutto sulla commedia o su atmosfere delicate, cosa che alla fine non deve comunque stupire poiché si tratta per la maggior parte di slice of life. Inoltre alcuni di essi, almeno in questa fase iniziale, si caratterizzano per essere molto “scolastici”, non solo nel senso dell’ambientazione ma proprio per il fatto che sembrano seguire uno schema di base piuttosto comune per le opere del loro genere, sfruttando dunque un canovaccio di fondo già ampiamente collaudato in passato. E’ un inizio abbastanza soft dunque, anche se rispetto a dodici mesi fa le opere che presentano spunti d’interesse sono decisamente di più e per molte di esse i margini di miglioramento sono ancora piuttosto ampi. Pertanto vi invito come sempre a prendere questi giudizi con le molle e di considerarli come totalmente provvisori, poiché si basano su quanto visto nei primi tre, massimo quattro, episodi. Ma soprattutto con la consapevolezza che da qui alla fine molte cose potrebbero cambiare.

    Bilancio anime in corso



    Come stiamo facendo ormai da qualche tempo procediamo sulla base dell’elemento yuri, dando quindi la priorità agli anime che propongono più elementi di interesse per la nostra causa e passando poi via via a tutti gli altri. Le opere che al momento sono già sicure di un posto in categorie importanti delle nostre liste sono due.

    Kobayashi-san Chi no Maid Dragon - Episodi 1-3 - Voto: 7,5. Questo simpaticissimo slice of life ha già convinto praticamente tutti, per via sua capacità di alternare gag divertenti a momenti incredibilmente teneri passando così da situazioni surreali ad atmosfere dal forte sapore sentimentale. Penso che dopo aver visto Kobayashi-san Chi no Maid Dragon chiunque proverà il desiderio di adottare un drago in forma umana per dividere il proprio appartamento con lei! Il cast di Maidragon (come è stato ribattezzato simpaticamente dai fan) ha sicuramente in Tohru la sua stella più luminosa, ma la nostra eroina è coadiuvata da una serie di personaggi davvero unici nel loro genere, che garantiscono a quest’anime un flusso inesauribile di gag consentendogli così di dar vita alle situazioni più disparate e imprevedibili. Anche la struttura dell’anime è molto particolare, poiché ogni episodio si compone di due spezzoni indipendenti di durata medio-lunga ai quali si alternano alcuni brevissimi mini-sketch, così da garantire sempre un ritmo serrato alle vicende e da ridurre praticamente a zero i tempi morti. Insomma, con Maidragon per il momento è davvero impossibile annoiarsi!

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    Tohru è la star indiscussa di Maidragon anche dal punto di vista dello yuri: il suo amore incondizionato per Kobayashi è tanto forte quanto genuino, al punto da rasentare la sudditanza vera e propria. Al di là di questo va comunque fatto notare che tutto l’anime è permeato da un aura di dolcezza che finisce per coinvolgere in modo attivo anche la piccola Kanna, le cui interazioni con Tohru e Kobayashi finiscono per dare vita ad un vero e proprio quadretto familiare interamente al femminile. Kobayashi dal canto suo potrebbe sembrare un po’ scialba come personaggio, sia dal punto di vista estetico che caratteriale, ma è sicuramente una scelta artistica voluta, nel tentativo di farle assumere alcune delle peculiarità che solitamente contraddistinguono i personaggi maschili degli harem. Kobayashi infatti si ritrova al centro delle attenzioni (e dei desideri) di altri personaggi femminili quasi per caso e senza dei veri e propri meriti, dimostrandosi inoltre abbastanza indifferente alla cosa. Allo stesso tempo però è capace di spezzare questa sua apatia al momento opportuno con slanci improvvisi di bontà e facendo (o dicendo) la cosa giusta al momento giusto, atteggiamento che le consente così di rinforzare il suo ruolo di “eroina” (e con esso la stima di coloro che la circondano) con il minimo sforzo.

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    Ovviamente il termine “harem” che ho appena usato era solo per dare un’idea di base del personaggio e non è indicativo della situazione nella quale Kobayashi si trova, visto che per adesso la sua unica spasimante reale è Tohru , mentre Kanna essendo un personaggio infantile va a rivestire il ruolo di un’ipotetica figlia in quella che, a conti fatti, è proprio una bella famigliola! Vedremo poi come si andranno ad inserire in questo contesto le new entry che faranno capolino da qui alla fine dell’anime, ovvero se avranno solo una funzione di spalla comica per le protagoniste principali oppure se qualcuna si proporrà anche nel ruolo di rivale di Tohru. Indipendentemente da ciò la classificazione di Kobayashi-san Chi no Maid Dragon nella categoria degli Anime Yuri Comici è pressochè scontata, ma questo si sapeva già dall’inizio.

    Urara Meirochou - Episodi 1-4 - Voto: 6,5. La formula degli anime tratti dai manga della Houbunsha è ormai piuttosto nota: un gruppo di protagoniste super kawaii, una tematica di base ben specifica che fa da sfondo alle vicende (in questo caso la divinazione), e una profusione di gag comiche che si alternano regolarmente a momenti di profonda dolcezza. Alla fine dunque la differenza la fanno sempre la qualità intrinseca di questi elementi e nel caso di Urara Meirochou siamo su un livello abbastanza buono, forse non tale da collocarlo fra i migliori esponenti del suo genere ma certamente neanche fra i meno validi. Le scenette sono quasi sempre divertenti, mentre per quanto riguarda le quattro protagoniste i personaggi meglio riusciti al momento risultano essere la “selvaggia” Chiya, con la sua scarsa attitudine alla vita civile, e la timida Nono, per via della sua spaventosa bambola parlante. Kon e Koume invece, sebbene rappresentino forse più “materiale da otaku” rispetto alle altre due, spiccano un po’ meno come personaggi. Molto ben riuscito invece il cast secondario.

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    Rispetto agli altri anime della sua categoria la presenza di fanservice in Urara Meirochou è leggermente più marcata , sebbene vada specificato che l’utilizzo che gli autori fanno di questo elemento è sempre di natura più maliziosa che non volgare, al punto da non risultare mai fastidioso o anche solo inopportuno. Anzi ,in questo caso il fanservice risulta essere quasi sempre un nostro alleato, poiché la maggior parte delle scene yuri di quest’opera hanno origine proprio da alcune delle sue situazioni più equivoche. Dal punto di vista dello yuri però Urara Meirochou non offre solo questo, poiché accanto ai momenti fanservice abbiamo anche diverse scene di natura più sentimentale, con le quattro protagoniste che continuano a incrociarsi fra loro, al punto che i pairing possibili si collocano tutti bene o male sullo stesso livello.

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    Urara Meiorochou si posiziona dunque un po’ a metà fra vari sottogeneri yuri e temo che la sua classificazione finale sarà un bel rompicapo. Oltre a quanto già detto infatti c’è anche la questione di Saku, la capitana delle guardie cittadine: quest’ultima, oltre ad essere a sua insaputa l’oggetto del desiderio delle sue sottoposte, finisce per trovarsi sempre involontariamente in situazioni imbarazzanti nei confronti delle protagoniste principali. Un fattore, quest’ultimo, che è tipico degli anime yuri comici ma che va appunto ad affiancarsi ad altri elementi più caratteristici degli anime yureggianti e ad altri ancora che si avvicinano invece più allo yuri fanservice. Vedremo quale prevarrà alla fine!

    Oltre a Kobayashi-san Chi no Maid Dragon e Urara Meirochiu, che al momento rappresentano le due punte di diamante della nostra stagione, abbiamo un terzo anime che, nel bene o nel male, sta gravitando intorno alla nostra sfera di interesse principale.

    SchoolgirlStrikers - Episodi 1-4 - Voto: 5. Come spesso accade agli anime tratti da videogame, SchoolgirlStrikers si presenta come uno show piuttosto anonimo che punta più che altro a promuovere il materiale originale, senza però sforzarsi di dare vita per questo ad una storia che sia almeno un po’ innovativa e preferendo invece sfruttare un’idea già vista più volte in passato. Il cast è davvero variegato e come tipicamente avviene in questi casi si cerca di accontentare i gusti di chiunque, proponendo personaggi di ogni tipo, dalla sportiva, alla loli, alla mangiona, alla gothic lolita e chi più ne ha più ne metta. I clichè però non sono stati adottati solo sul piano estetico ma anche a livello caratteriale, col risultato che nessuna delle protagoniste brilla particolarmente per originalità. Insomma, per dirla tutta, non ci sono certo personaggi memorabili in quest’anime. I nemici affrontati finora dalle Strikers poi, ovvero le misteriose entità chiamate Oburi, sono davvero ridicoli ed è davvero difficile che riescano a trasmettere la benché minima sensazione di pericolosità.

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    Schoolgirl Strikers è uno di quegli anime dove il cromosoma Y sembra essere sparito dal mondo e di conseguenza finisce con il diventare yureggiante quasi per forza di inerzia, indipendentemente dalla sua volontà . Le protagoniste stringono legami d’amicizia profondi, si coccolano e si ammirano a vicenda e spesso non disdegnano nemmeno di farsi apprezzamenti l’una con l’altra. Si tratta però più che altro di “sensazioni”, dovute probabilmente alla mia abitudine a cogliere sfumature di carattere yuri tra le righe di uno show. Per ambire a categorie di rilievo dunque, quest’anime dovrà comunque cercare di proporre qualcosa di più concreto da qui alla fine. In caso contrario, e a dispetto del suo enorme potenziale dal punto di vista yuri, rischierebbe di finire comunque relegato nella categoria degli anime a cast femminile. “This is a story about love, courage and friendship about the girls called Strikers” recita la locandina dell’anime. Ecco, sto ancora aspettando di veder sbucare il “love”.


    Passiamo ora ad esaminare tutti quegli show che il nostro forum continua a seguire sebbene al momento non abbiano ancora proposto elementi rilevanti sul piano dello yuri, vuoi perché riteniamo che su di essi non sia ancora stata detta l’ultima parola, vuoi perché sono ancora dei potenziali candidati per la categoria degli anime a cast interamente femminile.

    Gabriel Dropout - Episodi 1-4 - Voto: 7. L’idea di base, ovvero quella di dare vita ad uno slice of life basato su due angeli e due demoni che sembrano essersi scambiati la loro natura, è davvero geniale e questi primi episodi sono stati davvero divertentissimi. Il difficile per Gabriel Dropout arriva però adesso visto che, per quanto originali possano essere, quattro personaggi sono davvero pochi. Se gli autori contano di arrivare fino alla fine della stagione basandosi solo su di loro allora dovranno usare davvero tanta fantasia per proporci gag sempre nuove ad ogni episodio. Ovviamente non sto dicendo che è impossibile, tuttavia, se non fanno qualche aggiunta al cast, la possibilità che qualche scenetta alla lunga possa diventare ripetitiva sarà da mettere sicuramente in conto. A livello di yuri non mi aspetto praticamente nulla da quest’opera e in tutta onestà ritengo anche che sia giusto così perché andrebbe a stridere con le personalità delle protagoniste e con il clima generale dell’anime. Forse l’unica che potrebbe essere idonea è Vignette, ma nessuna delle altre protagoniste, per motivi diversi, si adatterebbe a rapporti di natura sentimentale. Certo, se Gabriel fosse rimasta quella di una volta, ovvero com’era prima di farsi corrompere dalla vita terrena, allora sarebbe stata tutta un’altra storia, ma in quel caso non sarebbe nemmeno esistito quest’anime! Le uniche chance dunque potrebbero arrivare solo da eventuali new entry, ma se non ce ne dovessero essere allora andrebbe preso atto che Gabriel Dropout è uno di quegli anime dove non c’è margine per l’inclusione di elementi yuri e che dunque è destinato alla categoria degli anime a cast femminile, per quanto rimanga certamente un’opera divertentissima da seguire .

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    Minami Kamakura Koukou Joshi Jitensha-bu - Episodi 1-4 - Voto: 6. Minami Kamakura Koukou Joshi Jitensha-bu, almeno in questa fase iniziale, sceglie di seguire una trama piuttosto consueta, che si compone di elementi comuni a tante altre opere del suo genere. Una matricola appena trasferitasi, la scoperta di una nuova passione (in questo caso la bicicletta), la scelta di dar vita ad un club scolastico basato su di essa, i problemi per reclutare alcuni membri, eccetera eccetera. Nulla di nuovo dunque con quest’opera, che arriva a raggiungere la sufficienza solo grazie alle atmosfere (molto belle) e ai personaggi,che per quanto non siano certo trascendentali, sono comunque caratterizzati abbastanza bene. Tuttavia guardando le immagini delle opening mi aspetto che a breve ci sarà una svolta per Minami Kamakura Koukou Joshi Jitensha-bu, con l’ingresso dell’elemento sportivo ad affiancare quelli presenti finora, andando così a creare una sorta di ibrido fra slice of life e, appunto, anime sportivo. Per Hiromi e le sue compagne dunque, a differenza del recente Long Riders (anime con cui Minami Kamakura Koukou Joshi Jitensha-bu presenta diverse similitudini), si prospetta un approccio al mondo della bicicletta di natura leggermente più competitiva. Il livello di yuri per il momento è prossimo allo zero e anche se a mio parere ci sarebbe sicuramente del materiale su cui lavorare ho qualche dubbio sulla volontà degli autori di voler sviluppare qualcosa in tale direzione.

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    Bang Dream - Episodi 1-2 - Voto: 5,5. Dopo aver prodotto le musiche (e a ruota anche il fortunatissimo rythm game) di Love Live!, la Bushiroad prova a ripetere il colpaccio e ci propone questo anime che, almeno nelle intenzioni, sembra voler ricalcare molto da vicino lo stesso Love Live!, andando però a sostituire le idol con le band musicali. La trama di fondo è sempre più o meno la stessa: Kasumi, una ragazza positiva e super energica ma senza ancora uno scopo nella vita, un giorno si trova per caso ad assistere ad un concerto di una girl band e ne rimane letteralmente folgorata e così, dal nulla, decide di diventare una musicista e di fondare a sua volta una band. A quel punto inizia poi a tampinare tutte le sue compagne di classe nel tentativo di trascinarle in questo suo progetto. Tutto ciò suona piuttosto familiare, vero? Il problema però è che certe alchimie non nascono dall’oggi al domani e dunque per adesso BanG Dream si può scordare tranquillamente il paragone con Love Live!. Quest’anime per ora non ha fatto altro che proporci una serie interminabili di clichè, in un susseguirsi di situazioni che sanno tutte un po’ di “già visto”. La protagonista poi è talmente espansiva da risultare quasi fastidiosa e la sua insistenza raggiunge livelli a volte insopportabili. Niente a che vedere con Honoka o Chika, insomma. Tuttavia il fatto che quest’anime sia stato pianificato su 25 episodi (e che sia già stata annunciata a ruota l’uscita del rythm game) la dice lunga su quanto la casa produttrice sia confidente della sua riuscita e su come ritengano che questa formula già ampiamente collaudata sia più che sufficiente per fare presa sul pubblico. Probabilmente sarà così, ma per quanto mi riguarda spero che il tempo a disposizione venga sfruttato dagli autori per dare anche un’ identità forte e ben precisa a questo show, senza basarlo solo ed esclusivamente sull’aspetto musicale, che per carità, sarà sicuramente fondamentale nella sua economia, ma non può certo bastare da solo a giustificarmene sei mesi di visione!

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    E questo per il momento è tutto. Mancano dall’editoriale Little Witch Academia e Nyanko Days di cui parlerò solo dopo che si saranno conclusi. Il primo infatti è uno show da 25 episodi che quasi certamente non includerà contenuti di natura yuri e dunque, per quanto sia a mio parere bellissimo, sarebbe inutile dilungarsi su di esso in ogni editoriale, mentre Nyanko Days è un mini-anime brevissimo della durata di 2 minuti a episodio (sigle incluse) e quindi non avrebbe senso dare un voto mensile agli episodi. Sappiate però che è comunque in odore di yuri…

    Sono stati invece rimossi dal nostro “palinsesto” (e non verranno nemmeno inclusi nelle liste) Idol Jihen e Kemono Friends. Il primo è davvero troppo stupido per meritare anche solo una citazione nella voce degli anime a cast femminile, mentre il secondo, beh, vi assicuro che non esagero nel definirlo uno degli anime più brutti della storia!

    Prima di salutarvi tuttavia c’è ancora qualcosa di cui parlare. Come ben sapete durante le stagioni un po’ “lente” ne approfittiamo sempre per recuperare un po’ di materiale arretrato e questo mese dunque è stato il turno di un’OAV e di una miniserie web.

    Queen’s Blade Grimoire OAV 2 - Voto: 7. Il secondo episodio della mini-serie di Queen’s Blade ispirata al mondo delle favole ha come protagonista Tina, reincarnazione della Sirenetta, la quale, come da tradizione, sogna di poter vivere un giorno sulla terra e avere delle gambe umane per poter partecipare al grande ballo. Ed è così che la malvagia Seiten la spinge con l’inganno a rubare un prezioso artefatto, che in realtà garantisce la protezione del suo regno sottomarino, esaudendo in cambio il suo desiderio. La povera Tina, disorientata dalla sua nuova condizione umana e costretta a trovare in fretta un modo per salvare il suo regno dalla distruzione cerca almeno di approfittare dell’occasione per trovare un principe che le conceda quel ballo che ha sempre sognato. Tina però non incontrerà nessun principe, bensi l’eroina di Grimoire ovvero la nostra splendida Alicia e… se la farà andare bene lo stesso!

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    Questa che vi ho appena descritto è solo la componente “romantica” dell’episodio che, per quanto riguarda invece tutto il resto, propone il repertorio classico di Queen’s Blade, fatto di combattimenti e tette esposte a profusione. Sull’aspetto fanservice va detto comunque che ho il vago sospetto che i fansubs questa volta ci abbiano messo del loro e che in un paio di occasioni si siano divertiti a trollare inventando un po’, tuttavia non essendoci traduzioni alternative non posso averne la riprova. In ogni caso confermo la buona impressione che questa nuova serie mi aveva fatto col primo OVA e il fatto che questo secondo episodio si sia concluso con un cliffhanger lascia aperte le porte ad un seguito e, perché no, anche ad una stagione televisiva! D’altronde sappiamo bene che la speranza…

    Girlfriend (Note) - Voto: 6. Le dolcissime ragazze di Girlfriend (Kari) tornano a farci visita con una miniserie da 3 episodi trasmessa esclusivamente via web e reperibile subbata su YouTube. Le tre puntate di GF Note (della durata approssimativa di 10 minuti l’una) seguono le nostre protagoniste alle prese con la recita di Cynderella durante il festival scolastico fra imprevisti, peripezie varie e anche qualche divertente variazione rispetto alla storia originale. Per descrivere quest’anime potrei utilizzare una tipica espressione inglese, ovvero “more of the same”: se l’anime originale vi è piaciuto allora sarete sicuramente contenti di rituffarvi per una mezz’oretta nelle sue atmosfere dolci ritrovando allo stesso tempo la sua inesauribile carica di moe. Per il resto questa miniserie non propone nulla di speciale né di diverso dal solito, al punto che avrebbe potuto essere tranquillamente un episodio della serie televisiva.

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    E con questo penso di avervi detto veramente tutto quello che c’era da dire sul mese di gennaio appena trascorso e su una stagione invernale che si presenta un po’ in chiaroscuro, con qualche ombra in più del solito (soprattutto se paragonata a quelle che l’hanno preceduta), ma anche con diverse luci, su tutte quella di Dragonmaid, la più brillante e, lasciatecelo dire, anche la più importante, quella a cui tenevamo di più! E’ anche vero poi che ultimamente siamo stati un po’ viziati, al punto da farci ormai la bocca agli anime da 9 e 10 in pagella, ma va anche messo in conto che non può essere sempre così! Tenete comunque conto che siamo solo all’inizio e che gli show presi in esame hanno ancora un sacco di tempo a disposizione per ribaltare certi giudizi non proprio positivi. Ci vediamo dunque qui il mese prossimo per scoprire se l’avranno saputo sfruttare a dovere.

    Arrivederci a presto, e che lo yuri sia sempre con voi!
     
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17 replies since 24/12/2016, 12:42   10000 views
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