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Come come abbiamo il topic dove possiamo parlare degli anime non yuri (qui), ho pensato di aprire un topic dove poter discutere dei manga non yuri che stiamo leggendo 
Attualmente ho ripreso il bellissimo Kakegurui che avevo interrotto perché non uscivano più capitoli in inglese. Ho visto che qualche gruppo lo sta traducendo di nuovo e quindi ho anche colto l'occasione per ricominciarlo da capo dato che mi ero dimenticata tutto ahahaha
Io adoro le opere con i giochi, sia quelli psicologici che i giochi veri e propri. Quindi questo manga è perfetto per me perché combina giochi molto complessi e dall'esito incerto che ti tengono con il fiato sospeso, tantissima strategia e giochi mentali.
La trama è abbastanza semplice: alla Hyakkaou Private Academy sono tutti fissati con le scommesse e la vincita o perdita di tali scommesse determina il tuo valore nella scala sociale dell'accademia. Se perdi troppe volte e diventi uno dei 100 studenti più poveri, allora non hai più diritto ad essere un essere umano e diventi un "Pet" senza alcun diritto, un vero e proprio schiavo. All'interno di questo setting seguiamo le avvenuture di una nuova studentessa, Yumeko Jabami e assistiamo alla sua scala della scala gerarchica!
I personaggi sono fantastici e Yumeko è una yandere pazzoide quindi non posso non amarla. I disegni, abbastanza ecchi in alcuni punti, sono bellissimi... Insomma è un manga che raccomando a tutti!
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Mi sembra un'ottima idea Princess.. ci voleva davvero un topic come questo e mi stupisco anche che nessuno ci abbia mai pensato prima!
Personalmente il tempo che posso dedicare alla lettura dei manga è piuttosto limitato perchè dovendo fare una scelta ho sempre preferito dare precedenza agli anime. Non nascondo che sia un po' un cruccio per me ma d'altronde non avendo la possibilità di clonarmi mi è toccato dare delle priorità. I ritagli di tempo dedicati ai manga poi giocoforza sono riservati quasi interamente ai manga yuri, soprattutto ora che sono riuscito a collezionare quasi tutte le serie uscite in lingua italiana e in lingua inglese (e che dunque poco alla volta sto leggendo).
Nonostante tutto, nell'ultimo anno sono riuscito a trovare il tempo per leggere anche un paio di opere non yuri. La prima è Bloody Maiden, che a dire il vero un paio di scene yuri ce le ha, e sono state il motivo che in un primo momento mi hanno spinto ad acquistarlo. Quando poi ho capito che in realtà lo yuri era per lo più fanservice (e che non era destinato ad andare da nessuna parte) l'ho comunque completato anche col secondo volume, visto che la storia ormai mi aveva preso. In sostanza è un survival horror in stile "Dieci piccoli indiani" nel quale un gruppo di studentesse appartenenti a un club di Naginata vanno in ritiro su un'isola allo scopo di addestrarsi e affinare la loro arte con la spada. Ben presto però uno spirito vendicativo si risveglia e le ragazze (che tra l'altro sono sempre rigorosamente mezze nude xDD) iniziano ad essere trucidate nei modi più sanguinosi possibili. Le superstiti iniziano così a sospettare una dell'altra e cercano di individuare chi tra di loro è quella posseduta dal demone, di modo da spezzare la maledizione e impedirle così di fare ulteriori uccisioni.
Oltre a quest'opera poi, qualche mese fa ho recuperato in una fiera Tomie, uno storico manga horror da cui è stata tratta una lunghissima serie di film di successo (che ho visto tutti peraltro xD) e quello me lo sono letto tutto di un fiato non appena arrivato a casa.
Infine di recente ho acquistato La Vie en Doll, che non è yuri ma mi ispirava comunque parecchio, sia per le atmosfere gotiche sia per il fatto che le opere dove ci sono di mezzo della bambole mi sono sempre piaciute un sacco (vedi anche Rozen Maiden o Shinigami Alice). Di questa ho acquistato i primi due volumi (che sono quelli usciti finora) ma non ho ancora avuto il tempo di leggerli.
Una piccola nota a margine: da quando ho (ri)scoperto il piacere della lettura dal vivo, sfogliando fisicamente le pagine dei volumi, non riesco più a leggere le scans. :/
Edited by Mamiina - 8/11/2016, 18:39. -
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Bloody Maiden ce l'ho anche io e mi piace da impazzire! Una lettura abbastanza semplice senza troppa introspezione che però ti tiene col fiato sospeso fino alla fine, che peraltro non è affatto scontata. Inoltre ci sono sangue e tette in quantità più un po' di sano yuri fanservice: cosa si può volere di più? X°°D
Anche io adoro le bambole e La vie en doll mi incuriosisce molto, farò qualche ricerca.SPOILER (clicca per visualizzare)Una piccola nota a margine: da quando ho (ri)scoperto il piacere della lettura dal vivo, sfogliando fisicamente le pagine dei volumi, non riesco più a leggere le scans. :/
Eh, lo so... Anche io mi piego alle scans quando proprio non c'è nessun'altra possibilità, ma il volumetto è qualcosa di infinitamente più bello!. -
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Mermaid, mermaid.
I beg of you.
Make may love come true.
Give for me your flesh and blood.
Questa volta voglio parlarvi di un manga molto particolare che da qualche giorno mi ha tenuta incollata al tablet per poterlo leggere.
Si tratta di School Ningyo (スクール人魚), di Yoshitomi Akihito (吉富昭仁).
In un forum yuri Yoshitomi-sensei dovrebbe essere conosciuto: è infatti l’autore di diversi manga yuri, tra cui la trilogia di Blue Drop, Futari to Futari e Sisterism. Anche School Ningyo, infatti, ha un paio di personaggi yuri, ma ho comunque deciso che la loro presenza non fosse così determinante e quindi parlo di questo manga in questo topic invece che nella sezione Manga Yuri.
School Ningyo è un manga drammatico, supernaturale e horror.
La trama è molto semplice, all’apparenza. Il manga è ambientato in diverse scuole giapponesi e in tutte circola una particolare leggenda metropolitana: se una ragazza canterà uno speciale incantesimo di notte al bordo della piscina, potrà vedere le sirene che abitano nella scuola. Se ne ucciderà una e ne mangerà la carne pensando alla persona che ama, il giorno dopo questa persona si innamorerà di lei. Tutto ciò è scritto in un quadernetto molto vecchio e rovinato che da anni le studentesse si tramandano l’una con l’altra.
Il manga quindi raccoglie una serie di storie brevi (tre o quattro capitoli l’una) in cui diverse ragazze passano la notte a dare la caccia alle sirene per poter realizzare il proprio sogno d’amore. Durante l’ultima parte del manga, invece, l’autore si concentra su un certo gruppo di amici che cerca di risolvere il mistero delle sirene.
Sembra tutto molto semplice e quasi assurdo, ma in realtà è un manga incredibilmente interessante.
Prima di tutto le sirene non sono le classiche sirene con coda di pesce e reggiseno fatto con delle conchiglie, bensì sono ragazze all’apparenza normalissime, ma che indossano il classico costume scolastico giapponese e hanno la capacità di fluttuare in aria e nuotare attraverso le superfici solide. Questo e l’essere estremamente veloci non renderà affatto facile la loro cattura per le ragazze che cercano di ucciderle.
Inoltre l’aspetto horror è paradossalmente rappresentato più dai personaggi umani che dalle sirene. Infatti già l’idea di base (essere disposti a uccidere un’altra creatura e a mangiarne la carne solo per realizzare il proprio amore, che quindi sarà un amore fasullo magico e creato sulla base di un omicidio) fa capire che le ragazze protagoniste sono i veri mostri, pronte a commettere un atto orribile per un proprio egoistico desiderio. Inoltre molte ragazze si dimostreranno essere malvagie e crudeli e si macchieranno di atti orribili anche l’una contro l’altra. Preparatevi infatti a un colpo di scena dietro l’altro: in questo manga nessuna è davvero come appare e ogni storia, pur iniziando uguale a tutte le altre, rappresenterà situazioni diverse con conseguenze e avvenimenti diversi. Ogni storia è qualcosa di nuovo ed emozionante. La nascita del quadernetto e delle sirene stesse è molto intrigante e entrambe ci verranno svelate poco alla volta.
Anche l’aspetto tecnico è molto interessante. L’autore stesso ha dichiarato di aver accentuato in questa opera una delle caratteristiche del suo stile, ovvero il fatto che i suoi personaggi sono spesso rigidi e freddi. In effetti i personaggi, sia le umane che le sirene, sono veramente molto simili e spesso solo le pettinature diverse saranno in grado di far distinguere i vari personaggi. I disegni sono molto semplici e puliti e personalmente mi piacciono molto, malgrado di solito preferisca disegni più ricci di particolari. Adoro soprattutto le scene con le sirene, il cui “nuotare” in aria e attraverso le pareti è sempre estremamente elegante e seducente. Però, malgrado questa sensualità delle sirene e il fatto che siano in costume da bagno, non rende assolutamente questo manga un manga ecchi, non si vede mai pelle troppo scoperta e non ci sono mai inquadrature con in primo piano mutandine o seni. La sensualità sta nei movimenti delle sirene, dal fatto che appaiono tutte insieme dall’acqua della piscina sorridenti e maliziose… Sono sirene e si comportano come tali!
Vi consiglio caldamente questo manga. Non è sicuramente una lettura leggera, non tanto per l’aspetto horror (il sangue è minimo, non ci sono scene splatter né mostri spaventosi), ma per l’aspetto drammatico e psicologico. È anche molto inquietante, ambientato quasi sempre in una scuola buia e silenziosa, in cui persone disperate e spesso malvagie cacciano delle creature sovrannaturali che, malgrado l’aspetto dolce e sensuale, sono pur sempre creature oscure.
Se questi aspetti non vi infastidiscono e anzi vi intrigano, questo è il manga per voi e non vi pentirete di averlo letto.
Se siete appassionati del classico costume delle studentesse giapponesi, questo manga è proprio per voi! L’autore stesso spiega che il titolo del manga, che unisce la parola inglese school con quella giapponese ningyo, si ispira al nome di questo costume ovvero school mizugi (スクール水着), spesso abbreviato in sukumizu (スク水), che unisce un termine inglese con un termine giapponese. Proprio per rifarsi a ciò ha deciso di mantere questa caratteristica, invece di chiamare il manga “School Mermaid” o “Gakkou ningyo”.
Qualche immagine bellissima sotto spoiler per dimostrare la bravura dell’autore nel rappresentare queste sirene così particolari.SPOILER (clicca per visualizzare)
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Molto ma MOLTO interessante... io sono da sempre un grandissimo appassionato di horror ma più che dal gore, che mi lascia abbastanza indifferente, sono attratto soprattutto dalla suspense e dal fattore psicologico. Non a caso le mie due opere preferite sono Ju-On e The Ring, che di splatter hanno davvero ben poco ma che sono in grado di farti accapponare la pelle terrorizzandoti dal primo all'ultimo minuto. Inoltre ho in bella mostra sulla mia libreria il manga di Tomie che per me è una sorta di "totem" da venerare.
E poi vado pazzo anche per le opere che si addentrano nei meandri della mente umana esplorandone i lati più spaventosi e mi pare di aver capito che questo manga rientri ampiamente in questa categoria!
Decisamente va a finire nella mia "to-read" list
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Allora questo è proprio il manga per te! 
La parte horror non è tanto rappresentata dalle scene di violenza, ma da quanto possa essere malata la mente di una persona. Inoltre è molto interessante come l'autore rielabora diverse leggende metropolitane giapponesi: non solo il fatto delle sirene, ma è anche presente una sorta di kuchisake-onna.
Il sangue è veramente minimo. Ovviamente è un manga che tratta di una vera e propria caccia violenta, con le ragazze che ammazzano le sirene con coltelli, mazze da baseball e piedi di porco, quindi il sangue è presente. Però, per esempio, nelle parti in cui una ragazza taglia un pezzo di carne di sirena per mangiarlo l'inquadratura è sempre sul volto della ragazza e mai su quello che sta facendo, evitando di mostrare il tagliamento della carne, e anche la carne stessa non viene mai mostrata bene. Insomma, si capisce che all'autore non interessa mostrarci il gesto orribile di mangiare un'altra persona, quello che gli interessa mostrarci è perché qualcuno arrivi a compiere quel gesto.. -
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A proposito di manga sulle sirene ce questo qua che per ragioni paradossali ho finito per acquistare il primo volume di recente. Cosa succede se una sirena amica dei pesci cominci ad apprezzarli come... portata da tavola come il Sushi o Fishburger? E' il caso de La sirena Cannibale (Ningyohime no Gomen ne Gohan), una mini-serie di 7 volumi edita in Italia da J-Pop 
In questo caso la protagonista è una principessa sirena di nome Era, che fino a poco tempo prima dell'inizio della storia viveva una vita tranquilla in fondo al mar insieme ai suoi amici pesci. Quando però uno di essi viene pescato e destinato ad essere servito come piatto da ristorante, la nostra Sirenetta decide di andare a dargli l'ultimo saluto salendo in superficie, in quanto può assumere forma umana (ovvero può tramutare la coda da pesce in gambe e viceversa) e vestendo in elegante abito nero da serata fuori (in realtà un abito da lutto). Andata al locale dove l'amico pesce e diventato portata ordina il piatto basato su di lui e gli da l'ultimo saluto ede in procinto di andarsene se non che un avventore gli fa notare che non ha mangiato e, per evitare di passare per strana, si trova costretta a mangiarsi l'amico...... trovandolo terribilmente delizioso.
Di fatto la sua esistenza comincia ad andare a rotoli in quanto da quel momento comincia a vedere i suoi amici pesci come pasti succulenti (perfino la domestica che le cucina i pasti di casa, che lei trova appena sufficienti) e, ogni volta, che un suo amico pesce viene pescato si precipita al locale dove viene servito (con la scusa di andare a studiare gli umani) in modo da dargli l'ultimo saluto per poi mangiarselo. Ovviamente la cosa la porta, dal suo punto di vista, ad un terribile dilemma morale che comincerà ad affliggerla a tal punto che.... non dico altro.
Di fatto il manga è una tragi-commedia in quanto oscilla a metà tra una commedia per lo stile di disegno e il drammatico per il fatto della povera principessa che si piegherà del dolore a lungo andare di questa pratica di cannibalismo e non riuscendo a capire il perché trovi delizioso divorarsi i suoi amici a tavola data la sua posizione di Principessa sirena.
Lo stile di disegno di Takahiro Wakamatsu da quel tocco di paradossale alle atmosfere del manga in quanto rende grottescamente comici i momenti in cui un pesce finisce nella rete umana e poi oscilla tra il suadente e il triste i momenti in cui Era si mangia i piatti a base di pesce (ergo i suoi amici) con lei a metà tra l'estasiata della bontà del piatto e alla tristezza in quanto piange del fatto di starsi mangiando un suo amico. Non a caso, la sua Catchfhrase al termine di ogni pasto e "Perdonami amico ma sei davvero squisito!" per poi pagare (come si procuri gli yen verrà spiegato in corso d'opera) andare via e piangere come una fontana per essersi pappata un suo amico. A rigirare il coltello nella piaga ci pensa poi un ricettario di fine capitolo in cui viene spiegato nel dettaglio il piatto basato sulla vittima con provocatoria frase "realizzato mediante X" o "Preparato usando i resti di X" e via dicendo, in quanto i pesci hanno un nome, che sono giochi di parole di quello che poi verranno cucinati
Ovviamente non ci sarà solo la principessa Era ma altri personaggi.
Essendo però solo il 1° volume quello che ho letto mi sa che devo recuperarmi gli altri , ma essendo una serie corta di 7 volumi direi che recuperarlo è una cosa fattibile, dal momento che voglio sapere come andrà a risolversi questa spinosa faccenda.. -
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Watashi no Shounen
Titolo originale: 私の少年
Autore: Takano Hitomi
Numero di Volumi: 9 volumi (43 capitoli) [completo]
Genere: Age gap, drammatico, sentimentale, psicologico
Il manga è pubblicato in lingua inglese con il titolo My Boy dalla casa editrice Vertical
In questi nove, emozionanti volumi leggiamo la storia di Tawada Satoko, una office lady di 30 anni e di Hayami Mashuu, un ragazzino di 12 anni. Satoko è una donna solitaria, piuttosto chiusa e dal temperamento a volte aggressivo. Mashuu è un ragazzino dalla bellezza eterea, maturo per la sua età, sensibile, ma estremamente solo.
I due si incontrano una sera. Satoko è di ritorno dopo una stressante giornata lavorativa insieme al suo boss, che è anche un suo ex fidanzato dei tempi dell’università. Mashuu si sta allenando a calcio in un parco, al buio, da solo. Dopo aver osservato i suo sforzi, spazientita Satoko decide di mostragli come giocare, dato che lei è molto brava ed è anche preoccupata che qualcosa di grave possa succedere a questo bambino bellissimo che passa le serate da solo in un luogo appartato. Da questo momento iniziano questi allenamenti di calcio serali che portano i due a conoscersi e ad avvicinarsi, ad aprirsi l’uno nei confronti dell’altro, con conseguenze importantissime per entrambi.
La crescita dei personaggi è infatti il filo principale di quest’opera, oltre alla storia d’amore tra i due protagonisti. I loro sentimenti crescono, ma crescono anche loro stessi come persone singole e indipendenti l’uno dall’altro, superando le proprie difficoltà personali. Questa crescita li avvicina proprio perché una relazione può esistere solo quando le due persone sono persone complete singolarmente. Il finale è emblematico di ciò, ma ovviamente non dico niente a proposito.
È importante dire fin da subito che questa è una storia d’amore, in tutto e per tutto. Ci tengo però a sottolineare che Satoko non è una pedofila. Infatti, com’è facilmente immaginabile, mentre Mashuu si innamora quasi subito e con facilità di questa donna più grande e bellissima che decide di prendersi cura di lui, i sentimenti di Satoko nei confronti di Mashuu sono più confusi e nebulosi. In più di un’occasione cerca di allontanare Mashuu e rifiuta i suoi sentimenti, ma allo stesso tempo non riesce davvero a negare ciò che prova per lui. Soprattutto con l’avanzare del manga, dopo un salto temporale, quando Satoko si trova davanti un bellissimo ed estremamente maturo ragazzino che ormai frequenta le medie oppure andando ancora avanti, quando Mashuu sarà un ragazzo liceale ormai sicuro di sé e del suo amore nei confronti della sua Miss Satoko.
Per eliminare qualsiasi altro dubbio o preoccupazione, assicuro che non c’è alcuna scena sessuale o anche lontanamente erotica tra Satoko e Mashuu. Il loro è un sentimento molto forte, ma senza alcun sbocco fisico. Non bisogna dimenticare che alla fine del manga Mashuu è comunque ancora un giovane ragazzo che frequenta il primo anno del liceo e scene erotiche con una donna adulta sarebbero di cattivo gusto (e oltretutto illegali).
Il manga è molto realistico. Non ci sono le atmosfere rarefatte e oniriche, un po’ assurde, di un manga romantico shoujo. Le problematiche e le preoccupazioni che i personaggi devono affrontare sono vere, quelle che affronta anche il lettore nella sua vita di tutti i giorni. Un esempio di ciò: ad un certo punto Satoko parla con un avvocato sui guai legali che potrebbero colpirla se frequenta un minore senza l’approvazione dei genitori.
I personaggi sono meravigliosi, a partire dai due protagonisti, ma non solo (in particolare io ho amato la sorella di Satoko).
Satoko è una donna adulta lavoratrice senza figli e senza marito, un qualcosa che ancora non viene totalmente accettato in Giappone. Sua madre, infatti, non fa altro che pressarla perché “si sistemi”. È estremamente brava nel suo lavoro e all’apparenza è sicura di sé, ma in realtà è un persona sola e spaventata di amare troppo. Uno dei capitolo più belli del manga è uno in cui Satoko incontra, parla e aiuta tutte le sue versioni del passato.
Mashuu è fin da subito un personaggio “must protecc”. Dolce, sensibile e maturo: tutte queste sue caratteristiche lo rendono diverso dai suoi compagni e quindi lo isolano. È solo, anche in famiglia, ma questo in realtà non lo abbatte. Paradossalmente tra i due è lui quello più sicuro e onesto e questa sua personalità, per esempio, emerge in un bellissimo capitolo in cui, per segnalare questa differenza tra il suo atteggiamento e quello di Satoko, lui viene disegnato adulto e Satoko viene disegnata adolescente.
Che dire dei disegni? Delicati, ma incredibilmente intensi, adattissimi a raccontare una storia d’amore così complessa e struggente. In particolare ho apprezzato tantissimo i tagli delle vignette, grazie alle quali l’autrice riesce a tramettere tutte le emozioni e il pathos sia nelle scene più intense che in quelle più dolci e romantiche.
In conclusione, ritengo questo manga uno dei migliori che abbia letto negli ultimi tempi. Io piango facilmente e se un’opera non mi fa piangere così tanto che le lacrime mi impediscono di leggere, allora non mi ha colpito davvero. Ça va sans dire, le lacrime causatemi da Watashi no Shounen sono state dei veri e propri fiumi.
Per me è facile dare un 9 su 10 come voto.SPOILER (clicca per visualizzare)
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In occasione del Comicon, Star Comics ha annunciato l'edizione Italiana, prevista per questo Autunno, del manga di Scum's Wish (in originale Kuzu no Honkai).
La trama, in sintesi, è un contorto puzzle sentimentale di sei personaggi che hanno in comune di essere, a modo loro, "rifiutati" in amore.
Il manga è stato poi adattato in un anime (disponibile su Amazon Prime Video) e in un dorama televisivo.
Ps: sono presenti contenuti Yuri. -
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Dato che sono in quella che ho definito la mia "shounen era" (tutta colpa di JJK!) negli ultimi giorni mi solo letteralmente divorata l'unico manga shounen terminato tra i più popolari degli ultimi anni, ovvero Tokyo Revengers. Sono infatti in attesa che JJK, MHA, Black Clover, Chainsaw Man e Blue Lock terminino (anche se mi sa che non riuscirò a resistere e tra poco inizierò JJK anche se è ancora in corso...), mentre per quanto riguarda l'altro "big" degli ultimi anni, ovvero Demon Slayer, tra l'altro terminato, ho provato a leggerlo, ma non ce l'ho fatta perché trovo orribili i disegni. 
Che dire, Tokyo Revengers è stata davvero una sorpresa. Vi dico solo che ho letto tutti gli 278 capitoli in praticamente tre giorni, da quanto mi ha preso!
Ho trovato molto interessante il fatto che, sebbene sia chiaramente un perfetto shounen e utilizzi tutti i trope del genere, sotto altri aspetti si distanzia dal genere.
Per esempio manca il classico trio di protagonisti composto dal protagonista genki un po' sfigato ma dai grandi poteri nascosti, il migliore amico edgy e super potente ed infine la "povera" ragazza che li deve sopportare entrambi xD Se infatti il protagonista è ovviamente Takemichi e Mikey si può considerare il co-protagonista (anche se la sua figura è più simile a quella di un Gojo, un super potente deus ex machina con un lato oscuro, piuttosto che un Megumi, un amico scontroso ma "umano"), ogni membro del resto del cast è ugualmente importante e tutti i personaggi del gruppo principale ruotano nel corso della storia prendendosi ognuno il proprio posto sotto i riflettori della trama.
Anche Takemichi, il nostro protagonista, è diverso dal classico protagonista di shounen. A differenza dei vari Naruto, Yuiji, Ichigo e Izuku, all'apparenza normali, ma con poteri immensi nascosti, Takemichi è davvero un ragazzino normale (se escludiamo il suo potere di viaggiare nel tempo, che però ai fini della trama serve solo in momenti specifici). Non ha poteri particolare, anzi, è piuttosto scandente nel combattimento fisico. Il suo "potere" è il non arrendersi mai, neanche di fronte alla propria morte, e ciò fa sì che non solo riesca a rimanere in piedi quando la gente cerca di picchiarlo a morte (seriamente, per tutto il manga si prende pugni in faccia dai peggiori antagonisti super potenti e poi si rialza in piedi!), ma ciò gli dona un carisma eccezionale che fa sì che tutti lo amino e vogliano seguirlo. E' un protagonista che ho amato alla follia, malgrado gli "alpha men" del web lo critichino perché piange un sacco. Vorrei vedere loro nella sua situazione xD
Il resto dei personaggi è fantastico, li ho amati tutti. Sono tutti talmente belli che non ho sentito l'assenza di più personaggi femminili, malgrado io di solito non sopporti opere a cast interamente maschile. E che dire delle ragazze? Sono perfette per il detto "poche ma buone", tutte diverse l'una dall'altra e tutte incredibili.
All'inizio, le scene di combattimento mi hanno un po' delusa. Non sono granché e spesso durano poche pagine, cosa strana per un battle shounen, dove appunto le battaglie sono una delle cose più importanti e spesso durano interi capitoli. Ho cambiato opinione sui combattimenti quando ho capito che il punto focale di Tokyo Revengers, a differenza degli altri battle shounen, non sono i combattimenti, bensì la storia ed i personaggi. I combattimenti esistono solo perché i personaggi sono yankee e quindi si picchiano, ma vederli farlo non è il motivo per cui un lettore deve scegliere di leggere questo manga. Realizzare questo mi ha fatto apprezzare ancora di più questo manga, dato che mette in luce il fatto che Ken Wakui sapeva esattamente cosa stava disegnando quando l'ha creato.
Ho pianto, ho riso e ho letto trecento capitoli in tre giorni. Un grande manga che consiglio a tutti!
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I miei complimenti, io invece me ne sto lontano perché non mi piace il tema "teppisti". E come hai detto ha protagonista più "picchiato" della storia dei manga (non per offenderlo data la sua missione). CITAZIONEDemon Slayer, tra l'altro terminato, ho provato a leggerlo, ma non ce l'ho fatta perché trovo orribili i disegni.
In parte concordo dato che lo stile di disegno voluto da Gotouge, ispirato agli antichi dipinti nipponici, lo rende difficile da seguire. In questo caso interviene l'anime che lo valorizza a dovere (seppur ci vorrà ancora un po dato il voler rendere tutto, per citare un personaggio, "in modo vistoso". -
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Questa volta non do indizi, dico chiaramente che sto leggendo ‘There's No Freaking Way I'll Be Your Lover! Unless…’.
Manga yuri di ultima generazione, alla fine del terzo volume darò una valutazione parziale. Una cosa la voglio però anticipare….alcune parti sono disturbanti. Ci sono alcuni momenti che rientrano nelle molestie sessuali, quasi sfioriamo una violenza sessuale nel secondo volume….e il fatto che le protagoniste siano due belle ragazze non mi toglie di dosso la sensazione che ci sia qualcosa di profondamente sbagliato nel dipingere una relazione in questa maniera.
Sono ancora a metà del secondo volume, tra qualche giorno potrò essere più esaustivo, però ecco, se avete intenzione di iniziarlo sappiate che non è il manga tenero e dolce che sembrava nelle prime 50 pagine. Ci sentiamo presto.. -
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Ah ehm... effettivamente, da quello che vedevo in rete sembrava un tipica commedia romantica solo che non mi aspettavo che si arrivasse a quei... "livelli" 
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Eh no, non lo è 
E considerando il momento in cui viviamo, questo manga si salva solo perché è yuri. Se fosse stato a tema etero, penso che gli utenti online lo avrebbero distrutto.. -
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CITAZIONEIn parte concordo dato che lo stile di disegno voluto da Gotouge, ispirato agli antichi dipinti nipponici, lo rende difficile da seguire. In questo caso interviene l'anime che lo valorizza a dovere
Molto interessante, non lo sapevo!
E' vero, ho visto che i disegni dell'anime sono più valorizzati, pur mantenendo quello stile, infatti stavo accarezzando l'idea di guardare direttamente l'anime prima o poi perché comunque la storia sembra molto bella..
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