NOVITA' YURI 2016

La nostra rubrica mensile dedicata ai nuovi anime!

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    Simoun Auriga

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    Cari amici e care amiche del Crystal Lily eccoci ritrovati per l’editoriale conclusivo della stagione autunnale, che pone definitivamente il sigillo a questa edizione della nostra rubrica targata 2016. Il mese scorso ci eravamo lasciati con diversi punti in sospeso e con alcuni con giudizi ancora in bilico. Andiamo dunque a vedere come si sono conclusi i (tantissimi) anime che abbiamo portato con noi fino alla fine e che hanno dato vita ad una delle stagioni più intense degli ultimi anni.

    Così come abbiano fatto le volte scorse procederemo sulla base dell’elemento yuri e dunque esaminando i vari show in ordine di rilevanza per la categoria.

    Bilancio Finale della
    Stagione Autunnale 2016



    Shuumatsu No Izetta - Voto 8. Nonostante qualche forzatura di trama e alcune scelte narrative non del tutto condivisibili Izetta the Last Witch si è confermato un ottimo anime, solido e convincente, con in più il bonus di una romance yuri davvero bellissima in qualità di elemento principale della storia. Nel finale gli autori sono stati molto bravi a riallacciare le vicende dell’anime con quelle della seconda guerra mondiale andando così ad incanalarle nel flusso reale degli eventi che si sono succeduti senza così distorcerli più di tanto, almeno per quanto ne riguarda l’esito. Personalmente apprezzo anche la scelta di non mostrare in modo chiaro quali siano le reali condizioni di Izetta dopo la battaglia con Sophie, una decisione che soddisfa un po’ tutti, sia coloro che speravano in un finale non totalmente tragico, e che dunque possono coltivare un filo di speranza, sia coloro che sostenevano che un finale esageratamente lieto sarebbe stato un po’ fuori posto alla luce di come era stata architettata la trama, e che così facendo sono stati parzialmente accontentati.

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    Shuumatsu no Izetta entra dritto filato nella categoria main, alla voce Anime Yuri Subtext anche se in un occasione ben precisa quasi tutti convengono che Finé e Izetta si siano baciate, seppure la scena sia stata solo “suggerita” dalle immagini e non mostrata in modo chiaro e netto . Bacio o non bacio, la loro storia d’amore (dai contorni quasi fiabeschi), e la natura del sentimento che le lega non lasciano spazio al benché minimo dubbio, proiettandole così nell’olimpo riservato alle coppie yuri più belle di sempre. Vi assicuro che negli anni a venire narreremo ancora a lungo le gesta della Principessa Ortfiné Fredericka von Eylstadt e della sua amata compagna, “Die Letzte Hexe” Izetta!

    Flip Flappers – Voto 10. Percorso netto per quello che è stato, a detta non solo mia ma di molti, uno degli anime più folli, divertenti ed estroversi di questo 2016. Uno show fuori dagli schemi, quasi sempre imprevedibile e in grado di svariare su tantissimi fronti, proponendoci continui cambi di ritmo e di ambientazione senza mai sbagliare un colpo. Il finale ci ha dato tutte le risposte che attendevamo, in modo tutto sommato lineare e portando alla luce una storia molto meno complessa ed astratta di quanto potesse sembrare nelle sue fase iniziali senza però sacrificarne per questo l’originalità, e dunque per certi aspetti è stato anche meglio così. Ci sono infatti opere che hanno la loro bellezza nei simbolismi oscuri, e nei finali aperti lasciati alla libera interpretazione dello spettatore, e altre che si adattano maggiormente a risoluzioni chiare e dirette. Flip Flappers è sicuramente una di quelle che rientrano nella seconda categoria, pur rimanendo a tutti gli effetti un capolavoro di genialità.

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    Per quanto riguarda lo yuri Flip Flappers ci ha tenuti col fiato sospeso fino alla fine, prima per via del coming out di Yayaka che si è rivelata anche lei innamorata di Cocona, dando vita di fatto ad un vero e proprio triangolo amoroso, e successivamente per le vicende romantiche che hanno coinvolto Salt e Mimi, i genitori di Cocona, e la stessa Papika. Tutti elementi che temevamo potessero finire per “annacquare” il rapporto fra Papika e Cocona, mettendolo magari in secondo piano o, peggio ancora, facendolo confluire in un finale all’insegna del “Siamo tutte amiche e dunque vogliamoci bene”. Invece alla fine il loro sentimento è venuto fuori con prepotenza, risultando anche decisivo dal punto di vista narrativo e spazzando via così qualunque dubbio su quale fosse la coppia regina dell’anime. E soprattutto chiarendo in modo inequivocabile che il rapporto fra Papika e Cocona è di natura differente e ben più profonda rispetto a quelli che le legano rispettivamente a Mimi e Yayaka. Anche Flip Flappers entra così di diritto nella categoria main alla voce Anime Yuri Subtext.

    Shakunetsu no Takkyuu Musume – Voto 8. Shakunetsu no Takkyuu Musume o, se preferite, “Saki Ping Pong Edition” (come è stato ribattezzato da molti) si è concluso lasciando in tutti noi una gran voglia di una seconda stagione. Troppo appassionanti e divertenti queste sfide tra ragazzine dotate di poteri sovrumani e allo stesso tempo esageratamente adorabili i rapporti fra molte di loro per non desiderare di vederne ancora e poi ancora e poi ancora! Shakunetsu rappresenta in tutta la sua leggerezza il connubio perfetto fra moe, comicità, sport e sentimento, e si propone non solo come uno degli anime più appassionanti dell’intera stagione ma anche come uno dei più ricchi in assoluto di yuri. E ribadisco che la sensazione che tutto quello a cui abbiamo assistito possa rappresentare solo un antipasto è veramente forte!

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    Ho meditato a lungo sulla categoria da assegnare a quest’anime e se è vero che da un lato l’aspetto sentimentale è rappresentato in modo più leggero e volatile rispetto a Saki dall’altro è anche inconfutabile che i pairing siano tutti comunque ben definiti. Oltretutto è anche abbastanza facile identificare tra quali coppie di protagoniste si nasconda in modo inequivocabile del tenero, senza incroci vari o rimescolamenti di alcun tipo. Da qui la decisione di inserire anche Shakunetsu nella sezione degli Anime Yuri Subtext, che pertanto si arricchisce in un colpo solo di ben tre titoli, un evento probabilmente senza precedenti!

    Keijo!!!!!!!! – Voto 8. Se prima dell’inizio della stagione qualcuno mi avesse detto che avrei assegnato un voto così alto a quest’anime gli avrei dato del pazzo. E invece qui di pazzesco c’è soltanto quello che hanno combinato gli autori con questo show, che rischia veramente di riscrivere per sempre le regole del genere ecchi grazie alla sua bravura nel portare il fanservice letteralmente su un altro piano. Intendiamoci subito: il fanservice in Keijo è a livelli strastosferici e forse è presente in quantità anche superiori rispetto a tanti altri anime, ma il vero colpo di genio è stato quello di renderlo per la prima volta funzionale all’anime stesso e dunque senza mai dare la sensazione che si tratti di un elemento a sé stante o inserito per puro piacere. Vi assicuro che guardando Keijo non avrete mai la sensazione di una scena gratuita anche nei suoi picchi di ecchi più alti, vette che francamente faccio fatica ad individuare visto che ogni volta che pensavo di aver assistito alla trovata più malata che gli autori potessero escogitare venivo immediatamente smentito alla scena successiva! Ma ovviamente questa cosa non basterebbe comunque da sola a giustificare un voto così alto, se non fosse che Keijo è anche uno show tremendamente divertente, fatto di sfide tanto assurde quanto appassionanti, al punto da riuscire a farci prendere davvero sul serio questo improponibile sport fatto interamente di culate e colpi di tette. E un contributo fondamentale alla sua credibilità lo hanno apportato senza dubbio le protagoniste, davvero ben caratterizzate a livello di personaggi singoli (altro aspetto inusuale per un anime ecchi) ma soprattutto in grado di trasmettere sempre allo spettatore la loro genuina passione per il Keijo.

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    Purtroppo per noi l’unico aspetto in cui quest’anime si perde un po’ via è proprio quello a noi più caro, ovvero lo yuri. Sotto questo punto di vista infatti Keijo non fa molto meglio rispetto alle altre opere del suo genere da cui va a ripescare in sostanza tutti gli stereotipi più tipici, dai groping, alle fangirl assatanate, alle predatrici sessuali moleste. Insomma, per farla breve, un repertorio di elementi che molti di noi non amano particolarmente e che finiscono per rendere lo yuri un elemento tutto sommato superfluo rispetto a tutto il resto. Inevitabile dunque la collocazione di Keijo nella categoria degli Anime Yuri Fanservice.

    Vivid Strike – Voto 6. C’è voluto tempo, e anche tanta tanta pazienza, ma alla fine abbiamo portato a casa l’ennesimo pairing di questa saga, ovvero Fuuka x Rinne. Certo, il finale è stato indubbiamente dolcissimo, e anche il loro ricongiungimento è stato molto bello, tuttavia Vivid Strike rimane a mio avviso un anime con un bel po’ di problemi e ben lontano sul piano qualitativo da molte altre opere che compongono questa saga. La cosa che stona maggiormente è il fatto che per far sì che fossero credibili come protagoniste le due ragazze siano state rese incredibilmente potenti, andando così a generare un certo squilibrio con i vecchi personaggi della saga, che hanno rischiato seriamente di venire sminuiti. E se per Rinne la cosa ci può anche stare, alla luce di quanto costruito nell’arco dei dodici episodi, lo stesso non può essere detto per Fuuka, che dopo soli quattro mesi di allenamento è stata in grado di combattere alla pari con una che ha tenuto testa a Vivio e spedito all’ospedale Miura. Un po’ difficile da condividere, non trovate? La trama poi è stata alquanto “telefonata” e anche se gli incontri sono stati decisamente belli è innegabile che il loro esito fosse quasi sempre intuibile (al pari dell’intera storia), finendo così per togliere un po’ di mordente a tutta quanta l’opera

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    Un anime piuttosto scolastico dunque, con una coppia di protagoniste che a mio parere mancano di carisma (soprattutto se paragonate a tanti altri personaggi della saga), ma che ha quantomeno il pregio di confermare la tradizione dell’appartenenza alla categoria degli Anime Yureggianti. Peccato solo per la totale latitanza di Einhart x Vivio, davvero troppo defilate come pairing in questo spin-off, per non dire del tutto inesistenti.

    Lostorage Incited WIXOSS - Voto 7. Intanto vi dico subito che ci hanno mentito: quest’anime non è uno spin off dalla trama totalmente slegata rispetto alla saga originale bensì il sequel diretto, visto che gli eventi narrati sono tutti un’immediata conseguenza di quanto avvenuto nelle precedenti stagioni! E’ sempre WIXOSS dunque, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti, anche se sicuramente quest’anime rispetto al suo predecessore paga non poco il fatto di aver visto le sue vicende concentrate in dodici episodi, quando invece la precedente storia era stata sviluppata nell’arco di due stagioni più un film. Inevitabile dunque che molti personaggi non abbiano la caratura dei vecchi e che per molti aspetti la sua conclusione abbia dato la sensazione di essere un po’ frettolosa. In realtà Lostorage Incited WIXOSS sarebbe un anime da 6,5 ma ho deciso di regalargli mezzo punto in più per il finale agrodolce, sicuramente uno dei più belli e meno scontati che mi sia capitato di vedere di recente.

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    Anche qui come per Vivid Strike c’è voluta tanta pazienza prima di vedersi materializzare l’agognato pairing yuri. Nel frattempo, per non smentirsi mai, gli autori hanno ben pensato di buttare dentro anche un po’ di romance etero con il personaggio di Shou, nei confronti del quale i sentimenti di Chinatsu restano non poco sospetti. Per non parlare poi degli immancabili personaggi affetti da siscon e tutto il casino fatto con gli LRIG e i selector uomini che hanno generato una situazione un po’ confusa, nella quale non si capisce più chi sono i personaggi maschili e quelli femminili. Insomma, per non fare torti a nessuno lasciamo tutto così com’è e confermiamo WIXOSS Saga nella categoria degli Anime a Componente Yuri Secondaria Importante, visto che comunque lo yuri occupa sempre una posizione rilevante. E nel caso di Lostorage Incited WIXOSS lo fa grazie a una delle due protagoniste principali, ovvero Suzuku, i cui sentimenti per l’amica d’infanzia Chi-Chan mi sembrano alquanto inequivocabili.

    Mahou Shoujo Ikusei Keikaku – Voto 7,5. Va dato atto a quest’anime di essere stato coerente fino alla fine, rivelandosi forse il primo vero dark mahou shoujo dai tempi di Madoka. Un’opera spietata e brutale, a volte anche troppo, al punto che in più di un’occasione si è avuta l’impressione che la violenza fosse un po’ fine a se stessa e che certe scene fossero state pensate al solo scopo di scioccare lo spettatore generando in lui una sorta di disgusto. Ma, come dicevo, dall’altro lato gli va riconosciuto il merito di aver tirato dritto fino alla fine dimostrando così una schiettezza che poche altre opere possono vantare. Se avete lo stomaco debole evitate quest’anime. Se vi accingete a guardarlo sperando che da un momento all’altro gli autori saltino fuori con quella trovata che riporti in vita il vostro personaggio preferito allora siete completamente fuori strada. Mahou Shoujo Ikusei Keikaku è uno di quegli anime che non lascia molta scelta allo spettatore: o lo si accetta così com’è oppure è meglio lasciar perdere.

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    Sicuramente questa stagione di Mahou Shoujo Ikusei Keikaku assumerebbe un valore maggiore se venissero adattate anche le light novel successive visto che questa in realtà altro non sarebbe altro che una sorta di genesi, nella quale si narrano gli eventi che hanno portato alla nascita di Snow White, la fredda e determinata caccatrice di mahou shoujo malvagie. Tuttavia, conoscendo le logiche di mercato legate al mondo dell’animazione, ho più di un dubbio in merito. Mahou Shoujo Ikusei Keikaku viene inserito nella categoria degli Anime a Componente Yuri Secondaria Non Importante, l’ultima delle nostre liste, poiché la presenza di una coppia yuri, per quanto canon, non sposta di fatto gli equilibri della trama, risultando quasi del tutto ininfluente per l’economia dell’anime.

    Prima di passare alla seconda parte del nostro editoriale, nella quale prenderemo in esame tutte quelle opere che finiscono nella categoria degli Anime a Cast Femminile, e quindi senza contenuti yuri rilevanti, vi annuncio un’ulteriore sorpresa di questa incredibile stagione. Dopo la seconda serie viene infatti promosso di categoria lo short anime Mahou Shoujo Nante Mou Ii Desukara, che dalla voce Anime Yureggianti passa nella lista degli Anime Yuri Comici. Questo grazie alla presenza in pianta ormai stabile di Chiya e Mafuyu che si ritrovano regolarmente a rivaleggiare per le attenzioni della protagonista Yuzuka. Sarà forse un caso ma questo sequel, oltre che per l’innalzamento del tasso di yuri, è caratterizzato anche per una maggior qualità a livello generale tanto da risultare decisamente più movime ntato e divertente rispetto alla prima stagione, guadagnandosi dunque una promozione piena e un bel 6,5 di valutazione.

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    Vi ricordo inoltre che nella sezione Anime a Componente Yuri Secondaria Non Importante è stato inserito Watashi ga Motete Dousunda, anime che non abbiamo seguito per mancanza assoluta di tempo (e anche perché detesto i reverse harem almeno quanto gli harem).

    E ora riprendiamo la nostra estenuante maratona!

    Brave Witches – Voto 5. La vera (e per fortuna unica) delusione di questa stagione autunnale è proprio una delle opere che attendevamo con più ansia ovvero Brave Witches. Delusione che non nasce tanto dall’assenza dell’elemento yuri (di cui parleremo più avanti), ma proprio per il fatto che questo spinoff non ha saputo cogliere in alcun modo lo spirito dell’anime originale. Strike Witches era infatti la storia di un’intera flottiglia, la 501, e dei suoi componenti, mentre Brave Witches è invece la storia di un singolo personaggio, Hikari, e delle vicende che la portano a far parte della flottiglia 502. La differenza è enorme: prendete un qualunque fan di Strike Witches, e vedrete che vi saprà elencare a memoria tutti i nomi dei personaggi, citandovene anche vita, morte e miracoli. Provate ora a chiedergli quante protagoniste di Brave Witches si ricorda in modo così chiaro a parte ovviamente Hikari. Probabilmente nessuna, ad eccezione di Kanno e Nipa. Ecco dunque sotto quale aspetto Brave Witches si è dimostrato non all’altezza della grande tradizione di questa saga, riuscendo nell’impresa al contrario di rendere perfettamente anonimo (se non proprio inutile) almeno metà del cast. A questo quadro già di per sé desolante aggiungiamo poi un sacco di inutile dramma, talmente forzato da risultare a tratti irritante, e la presenza di numerose animazioni in CGI a dir poco orrende.

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    Le cose non vanno certamente meglio sul piano dello yuri, che ha nel personaggio di Wartrud la sua unica rappresentante. Peccato solo che gli autori abbiano ben pensato di dipingerla nel modo peggiore possibile, rendendola di fatto l’equivalente di un laido ubriacone nel corpo di una donna. Inevitabile dunque che le altre ragazze respingano con un certo disgusto le sue moleste attenzioni. Francamente vi confesso anche che sono un po’ stufo questi personaggi che non solo non incarnano per niente lo spirito dello yuri ma finiscono per darne un’immagine negativa contribuendo ad alimentare uno stereotipo, quello della lez-predator, di cui francamente non si sente il bisogno. Inizialmente ero elettrizzato all’idea di questo allargamento dell’universo di Strike Witches che ci portasse a seguire le vicende delle altre flottiglie sparpagliate per il mondo, ma se il risultato deve essere questo allora è meglio che lascino perdere.

    Stella no Mahou – Voto 6. Vale più o meno quanto detto nei precedenti editoriali. Uno slice of life carino e con qualche buono spunto ma nulla di più. Non c’è davvero nulla di memorabile in quest’anime, né a livello di gag né a livello di personaggi. Probabilmente siamo stati abituati troppo bene negli ultimi anni, ma è altrettanto vero che sulle pagine di Manga Time Kirara ci sono tanti altri manga ancora in attesa di ricevere l’adattamento animato che sono di gran lunga migliori di questo e pertanto non mi spiego la logica di tale scelta.

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    In Stella no Mahou c’è qualche gag a sfondo yuri, tuttavia si tratta di trovate del tutto estemporanee e inserite per pura e semplice ilarità. Queste ultime non hanno niente a che vedere con gli elementi che caratterizzano gli anime della categoria Yuri Comico poiché si capisce che sono esclusivamente fini a se stesse e non poggiano su alcun elemento concreto. Non ci sono infatti interessi sentimentali di alcun tipo fra le protagoniste se si esclude forse l’ammirazione di Minaha nei confronti di Iris-sensei. Ma si tratta di una cosa talmente impercettibile che non vale neanche la pena prenderla di soffermarcisi su, a maggior ragione se si prende in considerazione lo spirito generale dell’anime.

    Long Riders – Voto 7. Davvero carino quest’anime che segue le vicende di un gruppo di otaku della bicicletta, mostrandocene le motivazioni che le spingono a macinare quotidianamente chilometri a cavallo di una sella. Un’opera rilassante e divertente allo stesso tempo, in grado di raccontare la storia di una bellissima amicizia fra un gruppo di ragazze legate da una passione in comune e che proprio grazie a tale passione si scoprono ogni giorno sempre più unite. Peccato solo per il bruttissimo vizio dello Studio Actas di fare ogni volta spezzatino degli anime che gli vengono affidati, sottoponendoli a ritardi continui e rinvii di episodi che spesso assumono dimensioni tragicomiche. E dopo Girls und Panzer e Regalia anche Long Riders non fa eccezione, con due puntate rinviate di una settimana nel corso della stagione e gli ultimi due episodi posticipati addirittura al prossimo febbraio. Francamente mi chiedo quanti santi hanno ancora in paradiso questi qua per riuscire ancora a trovare qualcuno che gli commissioni degli show e se mai finirà questo strazio!

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    Anime a cast femminile dunque, anche se a dirla tutta penso che a nessuno sia sfuggito il fatto che Aoi, la migliore amica della protagonista Ami, in ben più di un occasione sembri ricoprire un autentico ruolo di cavaliere nei confronti di quest’ultima. Una cosa che le altre ragazze del team non mancano mai di farle notare e sebbene reagisca ogni volta con imbarazzo, Aoi di fatto non smentisce mai la cosa. Tuttavia è chiaro che Long Riders è totalmente focalizzato su altri elementi e dunque i possibili sentimenti di Aoi nei confronti di Ami rappresentano un aspetto puramente secondario, per quanto indubbiamente piacevole.

    Non so se l’avete notato anche voi ma è abbastanza curioso che anche tutti gli show che abbiamo inserito nella categoria “meno yuri” delle nostre liste qualche piccolo spunto qua e là ce lo abbiano comunque proposto, sia nel bene che nel male, andando così a confermare una regola non scritta per via della quale se in un anime le protagoniste sono tutte ragazze presto o tardi qualcosa di yuri salterà comunque fuori. Perfino l’ottava stagione di Teekyuu è stata caratterizzata da una quantità maggiore di scenette yuri fanservice rispetto alla sua media abituale, tutte con protagoniste quella pervertita di Marimo-sensei. A differenza di Wartrud tuttavia, questa cosa nel caso di Marimo si può perdonare, per via della natura totalmente folle e sconclusionata dell’anime.

    Si chiude così una stagione strepitosa, sotto tutti i punti di vista, capace di andare ampiamente al di là delle più ottimistiche previsioni. Vi confesso che quando tre mesi fa avevo presentato qualcosa come sedici anime avrei messo la firma per avere la garanzia di portarne al traguardo anche solo la metà. Chi avrebbe mai immaginato che alla fine ci saremmo trovati con ben cinque show che si guadagnano l’accesso alla categoria main (sei se consideriamo anche Regalia) e almeno altrettanti che accedono (o comunque confermano) l’appartenenza alle categorie inferiori delle nostre liste?! Oltretutto con una media voto altissima, che segna di fatto una continuità totale con l’altrettanto bellissima stagione estiva.

    Dopo un inizio in sordina il 2016 va dunque agli annali come un’altra annata ricchissima di soddisfazioni per tutti noi appassionati di yuri, confermando tutto quanto visto di buono nel 2015 e garantendo pertanto sonni tranquilli a tutti noi. Penso che ormai possiamo affermare con una certa sicurezza che gli anni bui sono definitivamente alle spalle e che lo yuri si è ormai ritagliato in modo definitivo il suo spazio all’interno di questa industria. O forse sarebbe il caso di dire che se lo è riconquistato, passo dopo passo e un pezzettino alla volta, ma alla fine ciò che conta è sempre il risultato. Certo, non escludo che in futuro possano capitare ancora dei periodi di magra ma arrivati a questo punto penso proprio che se dovesse accadere sarà più frutto di una semplice casualità che altro.

    A questo punto dunque non resta altro da fare che congedare questo topic, ringraziandovi per averci seguiti in questi dodici mesi e soprattutto sperando che vi siate divertiti in nostra compagnia lungo questo appassionante viaggio alla scoperta dello yuri. Ma come ben sapete noi non ci fermiamo mai e per un treno che arriva un altro si è già messo in moto. Non perdete dunque tempo e balzate insieme a noi sul nuovo topic dedicato alle Novità Yuri 2017, con la nuova stagione che ormai è in procinto di prendere il via: è questione davvero di ore ormai! Ma soprattutto non mancate l’appuntamento che, come da tradizione, pone il sigillo finale sull’anno appena concluso, ovvero la cerimonia dei Crystal Lily Awards, in arrivo tra qualche giorno, e che anche quest’anno è caratterizzata per alcune sfide davvero combattutissime, con diversi premi su cui siamo davvero molto indecisi. Vi aspettiamo come sempre numerosi!

    Ancora un augurio fortissimo di buon anno a tutti quanti e che lo yuri possa essere sempre con voi, anche in questo 2017!

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