NOVITA' YURI 2015

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  1. Mamiina
     
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    Simoun Auriga

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    Cari amici e care amiche del Crystal Lily, vi do il benvenuto all’edizione di agosto della nostra rubrica dedicata alle novità yuri in corso. Quello di questo mese sarà un editoriale in formato decisamente ridotto poiché cadendo in concomitanza con le ferie del sottoscritto il tempo a disposizione è inevitabilmente poco. Tuttavia, poiché volevo evitare di lasciarvi a bocca asciutta fino a settembre, ho deciso di ritagliarmi un breve spazio nella fitta rete di impegni e fare comunque un breve punto della situazione sulla base di quanto ho potuto vedere finora.

    Bilancio anime in corso


    Iniziamo con gli anime che, a meno di clamorosi sconvolgimenti, faranno sicuramente parte di questa rubrica per tutta la stagione:

    Senki Zesshou Symphogear GX (episodi visti: 3) – Voto 7,5. Partenza più che valida per la nuova stagione di Symphogear, che fin dai primi episodi sembra voler riproporre nel bene e nel male la formula a cui ci ha sempre abituato. I solito pregi ben noti dunque, con un’alta dose di adrenalina e di azione abbinate a delle musiche (e in generale ad un comparto tecnico) eccellenti, unite ai soliti difettucci di cui quest’anime sembra non poter proprio fare a meno. In particolare Hibiki in questo avvio di stagione sembra volersi confermare più insopportabile che mai, con il suo atteggiamento buonista ed esageratamente altruista che è stato portato a livelli quasi esasperati, finendo con l’irritare non solo le sue compagne d’avventura ma anche lo spettatore. La mia impressione è che gli autori stiano volutamente portando al limite questo lato decisamente eccessivo del carattere della protagonista per poi procedere con un cambio di marcia ad un certo punto della storia. O forse più che un’impressione la mia è una speranza poiché se contano di mantenere invariata questa sua attitudine da qui fino alla fine penso che potrei arrivare al punto di detestarla apertamente. Lo spunto iniziale della storia sembra parecchio convincente, così come convincente sembra essere la nuova minaccia che si para di fronte alle nostre eroine, e dopo due stagioni complete alle spalle nelle quali è già successo di tutto non era certamente semplice trovare dei nuovi spunti sui cui lavorare. Sul fronte yuri per adesso tutto procede come previsto, con Miku che si conferma una waifu perfetta e premurosa nei confronti di Hibiki e Shirabe e Kirika che si ripresentano decisamente più in forma ed affiatate che mai, tanto che sto iniziando a considerarle come la vera coppia canon di quest’opera ancora di più delle stesse Hibiki e Miku. Sul fronte Tsubasa per ora non sembra muoversi ancora nulla di concreto, anche se il potenziale tra lei e Maria, almeno in questa prima fase, sembra essere decisamente alto.

    Non Non Biyori Repeat (episodi visti: 3) - Voto 7. Seconda stagione decisamente atipica per Non Non Biyori, figlia di una decisione insolita degli autori, i quali invece di proporre un sequel come tutti si attendevano, hanno scelto di riavvolgere il nastro e ripercorrere la stessa linea temporale della prima stagione mostrando degli eventi totalmente diversi da quelli mostrati nei primi dodici episodi. Tali eventi, di fatto, risultano essere quindi totalmente inediti ma allo stesso tempo danno allo spettatore la piacevole sensazione di ripercorrere una storia già vissuta (e quindi familiare) da una nuova angolazione. Ovviamente una cosa simile è possibile soltanto grazie alla natura dell’opera stessa che essendo uno slice of life non ha bisogno di alcuna continuità di trama. L’esperimento funziona dunque in modo egregio e questa nuova serie oltre a non risultare in alcun modo ripetitiva arriva anche a rivelare molti simpatici retroscena relativi ad alcuni elementi che avevamo conosciuto nel corso della prima serie. Così ad esempio è stato possibile assistere al primo giorno di scuola di Renge o scoprire come è nata la terribile cotta di Hotaru nei confronti di Komari. L’unico scotto da pagare per questa scelta è stato quello di aver dovuto riprendere con un ritmo più blando rispetto a quanto avviene normalmente con un sequel quando, potendo già dare per assodati tutta una serie di elementi, è possibile rituffarsi immediatamente “a caldo” nelle atmosfere dell’anime. Nel caso di Non Non Biyori Repeat invece è stato necessario ripartire con un approccio lento proprio come se si trattasse di un anime nuovo nel quale è necessario prendere confidenza con tutto, dai personaggi all’ambientazione. Ovviamente si è trattato di un effetto simulato, volutamente creato ad arte per dare allo spettatore quella sensazione di “ripetizione” già citata, ma che fortunatamente si è reso necessario solo per un breve lasso di tempo.

    Gakkou Gurashi! (episodi visti: 3) – Voto 6,5 - Lo strano connubio moe-horror sembra funzionare bene per adesso nonostante alcune leggere modifiche apportate rispetto al manga che inizialmente mi avevano un pochino spiazzato. La presenza del personaggio di Miki fin dall’inizio (che nel manga arriva attorno al settimo capitolo) e l’introduzione di Taroumaru come presenza fissa (mentre nel manga è una semplice comparsa per un capitolo) mi avevano fatto subito temere ad un adattamento non fedele. Invece già dal secondo episodio ho potuto appurare che di fatto non è così, e che nonostante questi piccoli ritocchi gli equilibri della storia non sono stati spostati, e, cosa ancora più importante, non sono stati preclusi alcuni dei colpi di scena più importanti dell’opera. In particolare ce n’è uno, che ovviamente non posso rivelare per non rovinarvi la visione, che mi auguro venga riproposto identico e immutato, anche perché è probabilmente uno dei momenti più “forti” di Gakkou Gurashi.
    Kurumi è di fatto il primo personaggio dichiaratamente etero in un’opera tratta da Manga Time Kirara. Sfortunatamente per lei il suo amato conclude i suoi giorni con una badliata nel bel mezzo della fronte, che ritengo essere la fine che si meriterebbe qualunque personaggio maschile che osi intromettersi in un anime yureggiante o comunque dalle atmosfere prettamente femminili. Battute a parte e al netto dell’eterosessualità di Kurumi, che non solo non mi infastidisce ma conferisce anche una certa dose di credibilità all’opera stessa, confesso di essere rimasto abbastanza deluso per ora dalla componente yuri, o meglio, dalla quasi totale assenza di essa. Le varie fonti consultate prima dell’inizio della stagione parlavano di una Miki affezionata in modo particolare alla protagonista Yuki, dando quindi ad intendere chiaramente la presenza di un rapporto dalle tine yureggianti. Non so dirvi quindi se tali fonti erano errate o se è stata un’altra modifica introdotta da parte degli autori ma per il momento non mi è parso di vedere muoversi nulla in tal senso e anzi, l’unico personaggio che per ora mi ha dato delle vibrazioni yuri è la presidentessa del club Yuuri. Comunque è chiaro che c’è ancora tempo perché alcune cose possano emergere però in genere con questo tipo di anime certi elementi vengono introdotti fin dai primi episodi. Pertanto la mia sensazione è che potremmo trovarci di fronte al primo adattamento di un manga della Houbunsha che si limita alla categoria degli anime a cast interamente femminile.

    Categoria, quelli degli anime a cast interamente femminile, che rischia di essere già considerata definitiva per Wakaba*Girl (episodi visti: 4 - voto: 6,5), cosa che avevo comunque già messo in conto trattandosi di uno short per quanto nato dalla stessa mente dell’autrice di Kiniro Mosaic. Ed effettivamente ci sono dei forti echi di Kiniro Mosaic anche in Wakaba Girl: dalle atmosfere divertenti, alle gag surreali, per non parlare poi dell’originalità dei personaggi, si vede chiaramente che la mano è la stessa. Rispetto al suo parente più importante manca però una cosa: lo yuri. Cionostante rimane molto piacevole da seguire ed è sicuramente uno dei migliori short mai proposti fino ad oggi. Penso che anche chi non ama particolarmente questa categoria di anime non troverà molte difficoltà a continuarne la visione.

    Un’ altra opera che potrebbe finire nella categoria degli anime a cast interamente femminile è Sore ga Seiyuu! (episodi visti: 3 - voto 7), specialmente se continuerà a rimanere focalizzato sulle tre protagoniste principali e sul loro rapporto di amicizia che va rafforzandosi episodio dopo episodio. In ogni caso è un altro anime che seguirò sicuramente sino alla fine per i motivi già citati nel mio editoriale del mese scorso. Certo, non è paragonabile a livello qualitativo a Shirobako, tuttavia anche lui svela molti interessanti retroscena legati all’industria dell’animazione nonché diversi dettagli curiosi e per molti aspetti divertenti legati al mondo delle seyuu. Tra l’altro proprio quello delle seyuu era stato forse l’unico aspetto un po’ trascurato in Shirobako con il personaggio di Shizuka che, pur essendo tra i fan-favorite, era stato messo davvero in risalto solo nelle battute finali. Ma d’altro canto si tratta di un aspetto così variegato ed importante all’interno di questa industria che probabilmente sarebbe stato necessario un anime a parte. E a modo suo questa lacuna la sta compensando Sore Ga Seiyuu!

    Gli anime che sicuramente non faranno più parte del nostro periscopio e che quindi non andrò ad approfondire nei miei prossimi editoriali sono invece:

    Million Doll - rubo una frase che ho letto in un altro sito: ci aspettavamo un anime sulle idol e invece ci ritroviamo con un anime che parla di idioti che seguono le idol. Mi sembra che questo commento rappresenti la fotografia perfetta di quest’opera, davvero troppo brutta per poterci perdere ancora del tempo sopra. Raramente ho visto un anime così povero sotto tutti i punti di vista. Dalle animazioni praticamente inesistenti (in alcuni momenti più che un anime sembrava una slideshow), alla grafica CGI orripilante, per non parlare poi della storia e dei personaggi, veramente insulsi. Perfino le canzoni fanno schifo, il che è tutto dire, considerato che è un anime che, almeno nelle sue intenzioni, dovrebbe essere focalizzato sul mondo della musica.

    Bikini Warriors - Come volevasi dimostrare: zozzeria doveva essere e di zozzeria si tratta. E’ incredibile come sia possibile riuscire a concentrare in così pochi minuti un simile repertorio di volgarità e momenti sconci. Certo, per gli amanti dell’ecchi (e delle tette) si tratta probabilmente di un autentico paradiso, per tutti gli altri qualcosa su cui non vale la pena soffermarsi neanche per la breve durata di un suo episodio.

    Non sono invece in grado di dare alcun giudizio su Venus Project: Climax, di cui ho visto solo il primo episodio. Ne parlerò quindi al nostro prossimo appuntamento. Posso dire però che per il momento non mi ha molto impressionato.

    Non ho ancora visto invece il primo episodio di Fate/kaleid liner Prisma Illya 2wei Herz!, ma ne avrei parlato in ogni caso nel prossimo editoriale visto che sapevo che iniziava molto tardi, e che non ci sarebbero stati episodi a sufficienza per tracciarne un primo bilancio. Anche se, ad onor del vero, conosciamo ormai tutti perfettamente quest’anime e volendo potrei quasi parlare di lui alla cieca sapendo già quello che ci aspetta e quello che, nel bene e nel male è in grado di offrirci. Sicuramente è una delle opere che, nonostante tutto, aspetto con più ansia per questa stagione.

    E con questo è tutto. Mi scuso nuovamente per la sinteticità, la forma non proprio perfetta e anche per eventuali imprecisioni, dovute al fatto che ho scritto questo articolo in due ore, contro i due giorni che impiego di solito. Ci rivediamo qui a fine agosto dove tornerà la rubrica nel suo formato “classico”. Fino ad allora rinnovo a tutti voi il mio augurio di buone vacanze, e che lo yuri possa accompagnarvi ovunque!
     
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17 replies since 23/12/2014, 14:10   5764 views
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