NOVITA' YURI 2015

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  1. Mamiina
     
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    Simoun Auriga

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    Cari amici e care amiche del Crystal Lily eccoci arrivati all’edizione di marzo della nostra rubrica dedicata alle Novità Yuri 2015. L’inverno sta ormai scivolando via e con lui anche gli anime di questa prima stagione dell’anno, i quali si apprestano ad entrare nella loro fase finale. E’ dunque arrivato il momento, come da tradizione, di fare un secondo bilancio, per scoprire come sono andate le cose nel mese appena trascorso e, soprattutto, se tutte le opere prese in considerazione si sono mantenute sull’ottimo livello di inizio stagione.

    Bilancio anime in corso


    Cross Ange


    In uno dei precedenti editoriali avevo espresso tutte le mie perplessità per la scelta degli autori di introdurre un deus ex machina, una sorta di “burattinaio” che ad un bel momento si scopre essere l’artefice di tutto quanto, nonchè il solo ed unico responsabile delle vicissitudini che stanno vivendo i protagonisti. E come ogni burattinaio che si rispetti ecco che Embryo interviene anche ad opera in corso per tentare di manipolare e modificare gli eventi (e con loro le menti dei personaggi) a suo libero piacimento e per i suoi scopi personali, inclusi quelli più pruriginosi. Una scelta narrativa che potrei definire con un termine inglese “cheap”, ovvero semplice da portare avanti e che non ha bisogno di spiegazioni troppo complesse, ma che è allo stesso tempo sinonimo di pigrizia mentale e di pochezza di idee. Ancora peggio quando non si capisce, come in questo caso, chi o che cosa sia in realtà Embryo. Da dove gli arrivano tutti questi poteri? E’ uno scienziato che è riuscito ad avere accesso ad una quantità maggiore di mana tale da renderlo quasi pari ad una divinità? E’ un demone? O forse è davvero, come sembra vogliono farci credere, un’impersonificazione di Dio? Ma per favore: auspico quanto prima una spiegazione plausibile e sensata a un simile repertorio di assurdità.
    Come temevo purtroppo questa scelta scriteriata ha avuto delle ripercussioni negative su un anime che poteva tranquillamente espandere il suo raggio d’azione in mille modi, trovando qualche spiegazione più affascinante ed originale all’esistenza dei due mondi-Terra, all’origine del mana (e di conseguenza delle Norma), dei draghi e dei portali dimensionali. Invece si è preferito ridurre il tutto ad uno scontro frontale contro il mega-cattivone di turno in preda ai soliti deliri di onnipotenza, cercando poi di restituire un minimo di sale alla storia attraverso colpi di scena che più scontati non si poteva (tipo quello legato alla figura di Alektra), tentativi di rimescolare gli schieramenti e le alleanze (ovviamente giustificandoli sempre e solo con manipolazioni di Embryo) e così via.

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    Voto agli episodi dal 18 al 20: CINQUE E MEZZO. Arrivati a questo punto della serie mi spiace veramente assegnare un’insufficienza a Cross Ange, ancora di più se si considera che per mesi ne ho sempre preso bene o male le parti, cercando ove possibile di vedere il bicchiere mezzo pieno e sottolineandone gli aspetti positivi, a dispetto dei tanti (e comunque mai negati) difetti. Tuttavia questa fase è stata davvero troppo brutta per poterla in qualche modo difendere, con in più l’aggravante di essere arrivata subito dopo il noiosissimo arco narrativo di Ange e Tusk presso il mondo dei draconici. Ma se una piccola flessione a metà serie ci poteva anche stare non si può certamente perdonare una simile involuzione proprio nel momento in cui avrebbero dovuto iniziare a porre delle basi solide e convincenti per l’arco narrativo finale. Speriamo solo che quest’ultimo sappia restituire un po’ di smalto a Cross Ange e consegnarci un finale di buon livello, non dico un capolavoro (anche perché da questi autori non è proprio lecito attenderselo) ma quantomeno all’altezza dei migliori momenti di quest’anime, insomma, per dirla in parole povere, un finale che non ci obblighi a buttare nel cestino quest’opera. Dopo tutto questo tempo (e la fiducia concessagli) sarebbe veramente una beffa.

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    Questione yuri (e non): all’inizio temevamo tutti Tusk e invece è arrivato Embryo a pensare bene di ricoprire il ruolo di “accentratore” di personaggi femminili dando così vita al tanto temuto harem. A questo punto, lasciatemelo dire, preferivo veramente Tusk, visto che il personaggio di Embryo, per mille motivi, è a dir poco ripugnante! Con due maschietti a tenere in pugno quasi tutte le protagoniste sono rimaste così pertanto le sole Hilda e Rosalie a tenere alta la bandiera dello yuri. Inutile dire che per quanto riguarda la loro missione di conquistare/riconquistare il cuore di Ange e di Chris (oltre che strapparle dalle grinfie di Embryo) nutro molte più speranze di successo per la seconda che non ahimè, per la povera Hilda, visto e considerato che l’amore di Ange sembra essere ormai appannaggio di Tusk.

    Yuri Kuma Arashi


    Continua fra mille tragedie e un susseguirsi inarrestabile di rivelazioni scioccanti la disperata storia dell’amore di Ginko per Kureha e del suo tentativo di riconquistarla dopo essere stata al suo fianco quando erano ancora bambine, nella speranza di ottenere il tanto agognato Bacio Promesso. Una storia, quella fra Ginko e Kureha, ricostruita pazientemente tassello dopo tassello, come se fosse un dipinto che ci viene mostrato poco alla volta man mano che si susseguono gli episodi e che i numerosi misteri vengono svelati. Un dipinto che non solo sembra ancora essere ben lontano dal venire completato ma che sembra anche modificarsi in continuazione mentre il passato dei vari personaggi viene a galla, insieme alle colpe più o meno terribili di cui si sono macchiati. Protagonista assoluto e motore di tutte le vicende di Yuri Kuma Arashi sembra proprio essere l’amore, rappresentato qui in tutte le sue forme, a partire da quella più pura possibile come l’amore di Sumika per Kureha, passando per l’amore perduto (la vicenda personale di Lulu) per arrivare ad esplorare i suoi lati più oscuri come nella storia tra Yuriika e Reia. Il tutto però unito da un unico comune denominatore: la necessità di dover combattere per il proprio amore, essere pronti ad affrontare qualunque cosa in suo nome, arrivando non solo a sacrificarsi, e se necessario anche a morire, ma accettando perfino di commettere i peggiori crimini (morali e materiali) con tutte le conseguenze che questo comporta. L’alternativa? Rinunciare per sempre alla speranza per se stessi ma continuare comunque a credere nell’amore e a sostenere coloro che combattono per esso, come ha fatto Lulu, oppure finire per diventare un semplice contenitore di ricordi, come accaduto a Yuriika il cui amore ha così finito poco alla volta per trasformarsi in odio.

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    Ikuhara in tutto questo non esprime giudizi netti ma si limita semplicemente a mostrare gli eventi allo spettatore lasciando a quest’ultimo il compito di trarre le sue conclusioni. Ovviamente tutti quanti condanniamo senza riserve le azioni di Yuriika, tuttavia penso che sia impossibile non provare almeno per un istante un briciolo di compassione per la sua sofferenza e per quello che, almeno ai suoi occhi, è stato vissuto come un autentico ed imperdonabile tradimento da parte della persona che amava. E anche se nessuno di noi arriverebbe mai a fare quello che ha fatto lei sfido chiunque ad ammettere di non avere mai provato quella sensazione di odio che volente o nolente si finisce per provare verso coloro che, seppure incolpevoli e inconsapevoli, ci portano via la persona di cui siamo innamorati.

    Come sempre avviene negli anime di Ikuhara non è mai tutto bianco o tutto nero ma ci si ritrova spesso a muoversi in quelle aree grigie della morale nelle quali quasi tutto è relativo. Resta ancora da capire dove, in tutto questo, finirà per collocarsi l’amore tra Ginko e Kureha questione che, con ogni probabilità, sarà l’elemento centrale su cui si svilupperà l’arco narrativo finale della storia. Non darei così per scontato il lieto fine, così come allo stesso tempo non lo reputo del tutto improbabile, ma di una cosa sono certo: non sarà qualcosa di banale. E non escluderei che anche su di loro alla fine resteranno molte questioni morali aperte.

    Voto agli episodi dal 5 all'8: NOVE.Nonostante Ikuhara non rinunci al suo stile ricco di simbolismi e metafore (cosa d’altronde normalissima trattandosi del suo marchio di fabbrica) e anche se alcuni punti dell’anime continuano a rimanere piuttosto oscuri, Yuri Kuma Arashi si sta rivelando forse più lineare e meno indecifrabile di quanto non sembrasse dopo i primi episodi tanto che inizio a pensare che anche quella parte di pubblico che non lo conosce, o che comunque non è avvezza alle sue opere, potrebbe comunque avvicinarsi senza grossi problemi a quest’anime.

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    Una piccola nota spiritosa: Yuri Kuma Arashi sta seriamente rischiando di diventare il primo anime yuri esplicito che non ci mostra nessuna scena esplicita reale tra le due protagoniste. Mi chiedo se alla fine lo vedremo veramente quel benedetto bacio e soprattutto come sarà. Ad ogni modo per essere un anime che si poneva l’obbiettivo di rivoluzionare il genere yuri a me pare invece che si stia rivelando sempre più come un potenziale esponente dello yuri classico, genere dal quale, dopo la fase iniziale, sta realmente attingendo a piene mani! Ma ovviamente mancano ancora quattro episodi e sappiamo tutti benissimo che Ikuhara è in grado di smentirmi in tempo zero, pertanto evito di sbilanciarmi troppo!

    Koufuku Graffiti


    Non ho molto da aggiungere rispetto a quanto già detto il mese scorso. Koufuku Graffiti continua a deliziare lo spettatore con il suo mix irresistibile di ingredienti. Riuscire a trasformare una semplice azione come mangiare in un atto sottilmente erotico non è certamente cosa da poco, ancora di più se si riesce ad abbinarla ad una dose non indifferente di fanservice che non risulta mai e poi mai volgare, ma giusto un pochino malizioso. A rendere meno piccante il tutto ci pensano poi le abbondanti spruzzate di comicità e sentimento, che mischiati sapientemente ai precedenti ingredienti danno vita ad un’opera dai sapori contrastanti, con quella nota leggermente speziata che va a contrastare perfettamente il sapore di base molto dolce e leggero.

    Voto agli episodi dal 5 all' 8: NOVE. Molto probabilmente Koufuku Graffiti non un’opera in grado di soddisfare tutti i palati, per via di quella sua formula così unica e particolare, ma è indubbio che per gli amanti del genere ogni episodio equivale ad una leccornia da assaporare lentamente fino in fondo.

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    Sul piano dello yuri l’inserimento di Shiina come personaggio fisso, contrariamente a quanto succede di solito in questi casi, non ha avuto il risultato di rendere più vago e dispersivo tale elemento anzi, al contrario ha contribuito a rendere ancora più solida la relazione affettiva tra Ryou e Kirin riuscendo a dar vita con la sua presenza a numerose situazioni nelle quali le due hanno potuto rafforzare ulteriormente il loro già strettissimo legame. Per l’occhio esperto di uno yurista è praticamente impossibile non identificare il rapporto tra Ryou e Kirin come quello di una vera e propria coppia. Le due ragazze si pongono infatti sempre al centro della reciproca attenzione e dei rispettivi pensieri, ciascuna si impegna con tutte le sue forze per prendersi cura a modo suo dell’altra e la loro empatia è fortissima, così come la loro sofferenza quando sono costrette a separarsi. Tra lo yureggiante e il subtext per il momento l’ago della bilancia continua a pendere leggermente di più dalla parte del secondo. A questo punto gli episodi finali risulteranno decisivi per decretare la sentenza definitiva e la categoria di appartenenza.

    Kantai Collection


    Leggera flessione in questa fase centrale di stagione per KanColle. Quest’anime ha, a mio parere, un piccolo problema di fondo: le parti slice of life se vengono tirate troppo per le lunghe non funzionano infatti molto bene o, quantomeno, finiscono per spezzarne il mood di base andandolo ad appesantire un po’ troppo. E’ fuori da ogni dubbio che il lato migliore di quest’opera risulti essere quello relativo ai combattimenti. E’ infatti durante le battaglie navali che si vivono i momenti migliori sul piano emotivo, con le protagoniste che riescono a tirare i loro lati migliori risultando di gran lunga più convincenti che nei vari spezzoni comici. E’altrettanto vero tuttavia che non si può pensare di assistere a venti minuti di combattimenti ad episodio, e che le parti di vita quotidiana sono fondamentali per dare profondità ai personaggi e allacciare i vari rapporti personali. Tali rapporti molto spesso trovano anche dei riscontri pratici con quello che succede nel momento in cui vengono mandate in missione influenzando spesso in modo decisivo gli eventi. Ecco perché è fondamentale per quest’opera riuscire a mantenere un perfetto equilibrio tra questi due elementi: un episodio come il sesto, ovvero quello della gara culinaria, è un passo falso che quest’anime non può permettersi di ripetere se non vuole scadere nella mediocrità rischiando di rovinare quanto di buono fatto fin qui. Tra l’altro tale episodio è venuto immediatamente a ruota di un altro gestito quasi interamente in stile SOL, ovvero quello legato alla formazione della nuova squadra. Ma se il primo era necessario per far conoscere i nuovi elementi, e comunque era perfettamente coerente con il setting, il secondo è stato qualcosa di assolutamente estemporaneo e superfluo. Per fortuna che già a partire dagli episodi successivi KanColle è stato riportato sui binari consueti, tanto da lasciar sperare che quello della sesta puntata sia stato appunto solo un incidente di percorso. Ed ecco perché nonostante alcuni passaggi non del tutto convincenti assegno comunque come voto agli episodi dal 5 all'8 un solido SEI e MEZZO.

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    Se dal punto di vista dei contenuti generici KanColle ha un po’ balbettato non si può certamente dire che abbia fatto altrettanto sotto il piano dello yuri dove, anzi, ha continuato a dispensare ottime cose e in grande quantità. Man mano che passano gli episodi si sta anche chiarendo il dilemma sulla sua classificazione: sono infatti sempre più orientato per il suo inserimento nella lista degli anime yuri comici. Dando per scontato che l’elemento yuri in molti personaggi è troppo esplicito per poterlo definire semplicemente yureggiante è anche vero che la tendenza è quella di non prendere mai troppo sul serio la questione, e men che meno dargli più tanta profondità. Le crisi di gelosia di Ooi nei confronti della sua adorata Kitakami, l’evidentissima cotta di Fubuki per Akagi-senpai (con relativi arrossamenti) sono elementi piuttosto leggeri inseriti per lo più a semplice scopo di divertimento. L’unico momento veramente drammatico è stato quello già discusso in passato relativo a Kisaragi e Mutsuki, ma anche in questo caso abbiamo visto quanto poco ci ha messo quest’ultima a dimenticarla. I vari rapporti tra navi “gemelle” (esempio Shoukaku e Tone) così come quelli di natura tsundere tra imbarcazioni rivali (tipo quello tra la stessa Tone e Kaga) seppure siano da inserire più che altro alla voce “goggles” contribuiscono comunque ad alimentare questo quadro all’interno del quale lo yuri abbonda in grande quantità senza che allo stesso tempo si dia vita a qualcosa di davvero concreto. Quando è così pertanto le possibilità che si aprono sono solo due: yuri comico o yuri fanservice. Visto e considerato che del secondo elemento non c’è praticamente traccia la scelta sembrerebbe pertanto essere obbligata.

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    Esce invece a malincuore dal nostro periscopio Rolling☆Girls. Spiace sicuramente perché si tratta di un anime molto originale e divertente (seppure a tratti possa risultare un po’confusionario) tuttavia non presenta davvero alcun elemento di interesse per il nostro forum. Ovviamente vale sempre la regola che sono pronto a farlo rientrare se qualcosa dovesse cambiare, ma per il momento, e per come stanno le cose, non lo prenderò più in esame all’interno di questa rubrica.

    Si chiude così questo nostro editoriale “di mezzo” riferito alla stagione invernale che sostanzialmente ha confermato tutte le impressioni positive di quello di apertura, con un secondo anime oltre a Yuri Kuma Arashi in piena corsa per la categoria main e un terzo pressoché sicuro di appartenervi, seppure nella sottocategoria che fra le tre principali consideriamo come, non dico la meno importante, ma sicuramente la meno rappresentativa per il genere.

    Vi rinnovo quindi l’appuntamento ad aprile, sempre su queste pagine per tracciare il bilancio definitivo di questa fantastica (almeno fino ad ora) stagione. E insieme al gran finale ci sarà ovviamente il cambio di testimone, con la presentazione dei nuovi anime della stagione primaverile. Insomma, per farla breve un appuntamento a cui non potete proprio mancare.
    Fino ad allora la raccomandazione, come sempre, è:

    Stay Hungry, Stay Yuri!

    NAaa2rq



    Edited by Mamiina4ever - 6/3/2015, 19:40
     
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17 replies since 23/12/2014, 14:10   5765 views
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