NOVITA' YURI 2014

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  1. Mamiina
     
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    Simoun Auriga

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    Cari amici e care amiche del Crystal Lily ben ritrovati con il nostro consueto appuntamento mensile interamente dedicato alle novità sul mondo yuri. Questo editoriale di febbraio si prospetta particolarmente caldo, poiché gli argomenti da trattare sono parecchi e alcuni di essi si annunciano anche decisamente spinosi.

    Bilancio anime in corso


    La stagione invernale, pur essendo iniziata da solo un mese (e quindi essendo ancora ben lontana dal poter emettere i primi verdetti definitivi) ha già creato dei grossi sconvolgimenti all’interno del fandom, molto più di quanto ci si potesse immaginare alla vigilia. L’opera che in questo momento è al centro di tutte le discussioni, il nocciolo della discordia, è Sakura Trick l’anime su cui erano puntati fin da subito tutti i nostri riflettori.

    Chi si attendeva una commedia con risvolti romantici, sulla falsariga di Sasameki Koto per intenderci, si è dovuto ampiamente ricredere: fin dalle prime battute infatti è apparso subito chiaro che Sakura Trick altro non è se non l’evoluzione finale degli anime yuri comici, l’ultima frontiera di questo genere che da qualche tempo sembra ormai essere diventata l’unica risorsa possibile per gli amanti dello yuri. Sakura Trick si differenzia dai suoi predecessori per il fatto di introdurre delle coppie fisse invece di continuare a giocare con i possibili pairings senza concretizzare nulla sul piano sentimentale, tuttavia, come avviene per quasi tutti gli anime adattati da dei 4-koma, si caratterizza per l’assenza quasi totale di trama e per lo scarso approfondimento psicologico dei personaggi che rimangono per lo più delle macchiette e degli stereotipi nonostante l’introduzione di un elemento serio come la romance, che finisce così con il risultare anche lei sviluppata in modo superficiale o quasi nullo. Tutto questo non ha fatto altro che incrementare ulteriormente l’eterno dibattito tra sostenitori ed oppositori del genere yuri comico. I primi grazie a Sakura Trick hanno infatti potuto beneficiare di una quantità industriale di scene yuri esplicite come mai si era vista prima d’ora, ripagandosi forse così di anni di frustrazioni durante i quali il numero complessivo di tali scene si poteva contare sulle dita di una mano. L’effetto è stato quindi per loro di innamorarsene all’istante. I detrattori d’altra parte lo mettono sotto accusa proprio per lo stesso motivo, ovvero la quantità eccessiva di queste scene, molte delle quali vengono ritenute gratuite e fini a se stesse, col risultato di dare un’immagine ancora meno seria dello yuri, e di sminuire il valore della componente sentimentale.

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    Io ritengo che la verità, come spesso avviene in questi casi, stia nel mezzo, e la mia non è una scelta di comodo di chi non vuole prendere una posizione, perché una posizione ce l’ho: personalmente considero lo yuri comico come un “surrogato” dello yuri, esattamente come lo yuri ecchi, ovvero categorie di anime che pur facendo parte della grande famiglia delle opere yuri non possono essere considerate come quelle che incarnano lo spirito di fondo del genere. Possono piacere o meno ma l’importante è ricordarsi qual è la loro collocazione nello schema e soprattutto evitare di perdere il senso della misura nel giudicarle, sia in positivo, sia in negativo. Nel caso di Sakura Trick sbaglia chi lo accosta a certe opere del passato pensando che possa rappresentare la continuità con i grandi anime yuri a sfondo sentimentale, perché non è e non potrà mai essere così; allo stesso tempo però trovo sbagliato “demonizzarlo”, esattamente come fu fatto all’epoca con Yuru Yuri, arrivando a considerarlo quasi offensivo per il genere yuri: è talmente palese che si tratta di un’opera che non va presa troppo sul serio (perché lei stessa per prima non si prende sul serio!) che è perfettamente inutile prendersela per i suoi contenuti, qualunque essi siano. Esattamente come è inutile esaltarsi troppo: i generi yuri comico e yuri ecchi (che hanno molte attinenze fra loro) tendono ad appagare la vista dello spettatore, ma non il cuore, sono fondamentalmente un gioco, e come tali vanno vissuti.

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    Dopo questa lunghissima ma doverosa premessa passiamo a valutare l’opera più da vicino, perché poi alla fine dei conti, ciò che è importante è che funzioni anche come anime dal punto di vista generale. L’impressione dopo 4 episodi su un totale di 12 è fondamentalmente buona: un’opera leggera, divertente e frizzante ma sulla quale ritengo che ci sia ancora un po’ da lavorare: ad esempio il fatto che tutti gli sketch si concludano immancabilmente con una scena intima tra Haruka e Yuu se per adesso può risultare piacevole, a lungo andare potrebbe finire per diventare ripetitiva rischiando così di rendere l’anime monotono. Personalmente ritengo che Sakura Trick non potrebbe che trarre giovamento da un po’ più di imprevedibilità negli episodi: ora come ora sappiamo infatti che qualunque cosa accada la puntata terminerà con un bacio tra le due protagoniste, anzi è proprio il caso di dire che l’intero episodio viene sviluppato interamente al solo fine di raggiungere quell’obbiettivo, cosicché tutto si riduce ad un a serie di scene che si limitano a scorrere davanti allo spettatore senza lasciare il segno in lui, o perché questi sta aspettando impaziente quel momento o perché sta pensando “tanto so già dove si va a parare”. La storia ci ha insegnato che la fortuna degli anime, specialmente degli slice of life, spesso risiede nella capacità di rinnovarsi continuamente sfruttando tutto il cast a disposizione: dedicare qualche spezzone a Kotone e Shizuku (finora troppo in ombra) o variare di tanto in tanto la struttura degli episodi: sarebbe più che sufficiente per far fare a Sakura Trick il salto di qualità definitivo. Un ruolo importante in questo senso potranno giocarlo sicuramente Mitsuki e in parte anche Kaede e Yuzu che hanno già ampiamente dimostrato di poter essere usati dagli autori come ottimi elementi di "disturbo".

    Per adesso come giudizio complessivo non andrei comunque oltre un 6,5.

    Sempre per rimanere in tema di anime yuri comici, nel caso in cui vi fosse sfuggito, vi segnalo che durante la settimana la nostra sezione del forum si è arricchita di un nuovo titolo, per la precisione Go! Go! 575. Nell’edizione di gennaio avevo deciso di tralasciarlo poiché si tratta di uno short composto da soli quattro episodi, per di più realizzato a scopi commerciali, e pertanto ritenevo che le possibilità che potesse presentare dei contenuti di un certo rilievo dal punto di vista yuri fossero estremamente remote… uno degli errori di valutazione più grossi durante questi quattro anni di rubrica! In quest’anime infatti ci sono tre personaggi: due sono amiche inseparabili e la terza è una yuri fangirl che ha continue visioni di loro in atteggiamenti espliciti, in stile Chitose di Yuru Yuri! Insomma per farla breve nonostante la durata complessiva della serie non superi i 15 minuti siamo subito dovuti correre ai ripari con l’inserimento immediato nella categoria Main Yuri Anime, l’apertura di un topic dedicato e tanto di scuse ufficiali!

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    Se nei confronti di Sakura Trick si sono levate finora alcune voci di dissenso, all’orizzonte di Saki Zenkoku-Hen è proprio il caso di dire che si stanno letteralmente ammassando cumuli di nubi nere. La terza stagione di Saki (così come avvenne con Saki Achiga-Hen) è partita al rallentatore sotto il piano dello yuri, lasciando intravedere poco o nulla in tal senso. Il paragone con la prima stagione è a dir poco impietoso sia come numero che come qualità delle scene e, sopra ogni altra cosa, pesa come un macigno l’assenza ingiustificata di Saki x Nodoka, quelle che tutti si ricordavano come la coppia regina dell’anime e che ora, in questa nuova serie, si comportano improvvisamente come due perfette sconosciute ignorandosi come se nulla fosse. E’ vero, siamo solo all’inizio, e memori proprio dell’esperienza di Saki Achiga-Hen (dove l’elemento yuri venne fuori alla distanza) sappiamo che c’è ancora tutto il tempo per rimediare. Tuttavia il timore è che Saki possa ripercorrere lo stesso cammino di involuzione compiuto dal manga, che a partire dalla conclusione del torneo prefetturale ha iniziato a proporre capitoli via via sempre più striminziti, dedicando sempre meno spazio alle vicende extra-sportive e all’approfondimento dei rapporti interpersonali tra certi personaggi, in primis appunto quello tra Saki e Nodoka che è stato letteralmente accantonato dall’autore. Senza contare poi che con solo 13 episodi a disposizione è fisiologico che lo spazio a disposizione per eventuali momenti filler (che sono quelli con più alta probabilità di presentare contenuti yuri) si riduca di parecchio in favore dello spazio dedicato al mahjong, poiché questo è il vero elemento di punta dell’anime e quindi gli autori giustamente devono dargli priorità.

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    Nonostante l’inizio traumatico e il precedente inquietante del manga io rimango comunque moderatamente ottimista: non penso infatti che intendano snaturare Saki e rinunciare del tutto alla componente yuri, che comunque ha contributo in parte a fargli guadagnare la sua notorietà. Sono convinto pertanto che alla lunga lo spazio per un po’ di momenti romantici ci sarà sicuramente; sono però altrettanto convinto che ben difficilmente arriveremo a toccare i livelli della prima stagione.

    Anche dal punto di vista generale all’episodio 4 di 13 non è possibile esprimere un giudizio anche solo provvisorio su Saki. La prima puntata è stata infatti una semplice panoramica di presentazione delle 32 scuole che partecipano ai campionati nazionali con una carrellata di tutti i personaggi, mentre la seconda e la terza sono state un flashback introdotto per completare l’arco narrativo del training estivo lasciato in sospeso nella prima stagione, quindi di fatto la stagione vera e propria è iniziata solo con l’episodio numero 4. Per farsi un’idea più precisa del livello qualitativo di Saki Zenkoku Hen occorrerà quindi attendere ancora un po'.

    Per quanto riguarda il resto della stagione invernale non rimane molto da dire:

    Robot Girls Z non è nulla di più di ciò che ci si attendeva: una semplice parodia dei grandi anime mecha degli anni '70 che per l’occasione sono stati trasformati tutti in dolci ragazzine in gonnella (neanche poi tanto belle se proprio devo dirla tutta) che se le suonano a colpi di raggi laser, missili ed esplosioni nucleari. Se siete dei puristi, nonché nostalgici delle opere di quell’indimenticabile epopea evitatelo come la peste: vi farà sicuramente accapponare la pelle. Se invece siete degli amanti delle parodie, beh sappiate che potete evitarlo comunque tranquillamente: le risate infatti non si sprecano di certo visto che le gag sono spesso o troppo blande o troppo stupide. Il chara come già detto non è niente di speciale e la trama arriva ad annoiare già dopo dieci minuti . L’unica cosa positiva è che la serie è composta da solo tre episodi della durata di mezz’ora ciascuno, che escono a cadenza mensile, per cui se proprio non riuscite a tenere a freno la vostra curiosità sappiate che il sacrificio che dovrete fare per guardarlo sarà minimo. Voto 4 e via che andiamo!

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    Dal punto di vista dello yuri l’unica cosa da segnalare è la breve apparizione nel gruppo delle cattive di Baranga M2, una lesbicona perennemente arrapata e con istinti masochisti la quale adora alla follia molestare le sue colleghe e procurarsi piacere facendosi torturare in ogni modo possibile. Questo tipo di personaggio è un clichè che ormai sta diventando una consuetudine in molti anime ma il suo ruolo è talmente marginale che non sposta gli equilibri di Robot Girls Z, il quale non presenta implicazioni sentimentali di alcun genere tra i personaggi e nemmeno di tipo service se si esclude ovviamente quello appena citato. In base a quanto visto finora pertanto la categoria Anime a Cast Interamente Femminile sembrerebbe essere quella a lui più congeniale.

    Niente da fare purtroppo anche per Wake Up! Girls che non ripete il miracolo di Love Live! Qui tuttavia non si tratta di un discorso di qualità (perché è comunque carino) ma solo di un problema a livello di contenuti: Wake Up! Girls semplicemente non rientra nella sfera di interesse del nostro forum. L’anime infatti è completamente immerso nel mondo dello star system e le ragazze più che interagire fra di loro si rapportano quotidianamente con il mondo degli adulti e con le rispettive figure: dal loro manager, ai parenti, ai fan (talvolta anche con conseguenze poco gradite) e così via. La trama pur non brillando per originalità è tutto sommato gradevole e rispetto agli altri anime idol-related visti fino ad oggi presenta dei contenuti molto più realistici e maturi. Di contro questo comporta l’occasionale presenza di momenti di natura fanservice talvolta anche piuttosto marcati. Diversamente da altre opere di questo tipo quindi, che pur non essendo anime yuri in senso stretto erano comunque anime yuri-friendly, Wake-Up! Girls è chiaramente più indicato per un certo tipo di target, ovvero appassionati di idol e di tutto ciò che riguarda quel mondo. Ciò non significa ovviamente che non possa piacervi, tuttavia se cercate un anime tutto al femminile o che esalti in modo particolare i rapporti di amicizia fra ragazze non sembra essere l’opera più indicata. A meno quindi di sviluppi inattesi Wake Up! Girls esce dal nostro “periscopio” e non verranno forniti ulteriori aggiornamenti nelle future edizioni della nostra rubrica.

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    Ad ogni modo per completezza di informazioni assegno come voto 7 al film e 6,5 alla serie TV. Nel caso in cui decidiate di guardarlo ricordatevi che è fondamentale vedere prima il film e poi la serie TV per seguire gli eventi in ordine cronologico.

    Come già sapete se avete seguito le news che ho postato durante le settimane scorse sul forum, Sailor Moon 2014 e l’OAV di Fate/kaleid liner Prisma☆Illya, entrambi previsti inizialmente per gennaio (e presentati quindi nella scorsa edizione della rubrica), all’ultimo momento sono stati rinviati rispettivamente a luglio e a marzo.

    Anime di febbraio


    Mouretsu Pirates: Abyss of Hyperspace


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    L’attesissimo film di Mouretsu Pirates, sequel della pluripremiata serie TV del 2012 farà il suo esordio sul grande schermo il 22 febbraio. Torna così a farci compagnia, anche se solo per lo spazio di un film, uno dei personaggi femminili più carismatici di sempre, il capitano Marika, e ad accompagnarla ci saranno ovviamente l’inseparabile ciurma del Bentenmaru e il suo harem personale di amiche intime da Chiaki a Mami alla Principessa Gruier, insieme a tutti gli altri fantastici personaggi che hanno contribuito a rendere Mouretsu Pirates uno degli anime più belli degli ultimi anni. E per noi fan dello yuri sarà anche l’occasione per rivedere Jenny e Lynn, sperando di ritrovarle ovviamente più innamorate che mai.
    La caccia al camrip è aperta!

    Trailer:


    Video


    E anche per questo mese è tutto. Se siete desiderosi, come penso e spero, di continuare a seguire le evoluzioni di questa movimentata stagione invernale potete farlo con le discussioni in corso sul nostro forum relative a Sakura Trick e a Saki, oltre ovviamente al topic di Discussione delle Novità Yuri, dove potete commentare liberamente tutto ciò che avete letto in questo articolo.

    Noi invece ci rivediamo qui puntuali a marzo... nel frattempo la raccomandazione è come sempre: stay hungry, stay yuri !!!

    Edited by Mamiina - 5/9/2017, 00:55
     
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