Akuma no Riddle

viene naturale pensare che è impossibile che il gioco sia mettere dodici assassine contro una persona indifesa, dove starebbe la gara??? I gladiatori mica li mandavano contro i conigli, ma contro leoni, tori, tigri.... etc... la sfida sta nel mettere una contro l'altra persone che offrano un minimo equilibrio. Quindi viene da sè pensare che se Haru fosse davvero così sprovveduta non avrebbe senso la gara, perchè la prima a fare la dichiarazione di assassinio avrebbe successo e stop. Quindi o davvero Haru ha una doppia "faccia" o queste sue protezioni sono davvero "magiche" o temibili... o era calcolato che Tokaku passasse dalla sua parte? Magari la sua missione è proprio quella. Del resto a pensarci: l'assassina che vince contro la "povera" vittima ha un premio invidiabile, la protettrice che vince contro undici assassine, non potrebbe/dovrebbe avere un premio ancora migliore? La sua prova è ben più difficile

le cicatrici di Haru: quelle sparse per il corpo hanno forma di tagli, ma quelle sulle braccia e le gambe seguono proprio tutta la linea intorno all'arto come se questo fosse stato tagliato via e ricucito..... brrrrrr!!!!! Aiuto!!!!

Haru legge i nomi dal registro, usa suffissi diversi per le varie persone. In base a cosa deciderà a chi aggiungere un san o un kun? Di solito dipnde dai rapporti intercorrenti tra le persone o anche dalla personalità, classe sociale, ma lei non conosceva queste persone quindi come mai usa suffissi differenti?

somiglianza con Kyoko di Madoka Magica non stia soltanto nei Pocky o nei capelli, anche lei si è "sacrificata" per la sua famiglia (indigente)
Anche io l'avrei tenuta più "da conto", mi dispiace che esca di scena così, è un personaggio importante, in pratica è l'altra faccia della medaglia di Haru, Haru è la persona protetta da altre, Haruki invece è lei stessa che protegge la sua famiglia, e secondo me i suoi sentimenti interiori sono molto contrastanti, da un lato la "disapprovazione" per Haru che riesce a sorridere anche dopo che tutti si sono sacrificati per lei (lascia trasparire che in un certo senso teme che anche il suo sacrificio per la sua famiglia non sarà "apprezzato" con la dovuta importanza (la paura forse che la sua famiglia "sorrida troppo facilmente quando lei non ci sarà più"=la dimentichi troppo in fretta) dall'altro lato, l'amore per la sua famiglia comunque la porta a decidere di sacrificarsi, anche se si capisce chiaramente che per lei questa responsabilità è altamente dolorosa. Interessante, non c'è che dire!!!

L'idea di far collimare la recita con la realtà (le due amanti/nemiche tanto nella finzione quanto nella realtà, con doppio suidicio) è GENIALE!
Appunto perchè geniale, meritava molto più tempo a disposizione. Tanto per fare un paragone, se avessero dato il compito di scrivere questo episodio a Suzue Miuchi, la mangaka famosa per la sua continua rappresentazione del teatro nel manga di Garasu no Kamen, ci avrebbe fatto su come minimo 2 o 3 tankobon da 200 pagine o giù di lì!
Quindi d'accordo nel dire che è stato liquidato un po' in fretta, però devo dire che anche così in fretta l'effetto è stato superbo lo stesso. In questo modo però noi abbiamo modo di poter fantasticare molto su possibili varianti della puntata!!!!

il fatto che sia un anime da 13 episodi con ben tredici personaggi da gestire rilevi parecchio in questa questione secondo me dovevano prevedere un numero di episodi maggiore oppure dividere la storia su due serie, così rischia di diventare una storia così intensa ma troppo breve che lascerà la tristezza nel momento di separasi dai suoi protagonisti senza probabilmente la possibilità di un sequel (o nel sequel tutti i personaggi più memorabili saranno comunque morti!!)

Per Shiena: potrebbe far ricorso ed essere riammessa, la sua notifica è andata a vuoto per causa di forza maggiore!

sapevo in linea di massima quello che hai scritto, ma appunto non capivo con qual criterio Haru chiamasse alcune così e alcuni cosà. (sarebbe stato più logico che le chiamasse tutte con lo stesso suffisso visto che ancora non le conosceva e, quindi, per lei erano tutte ancora uguali.
Io penso invece che la ragione sia che la scuola non è unicamente femminile, per cui Haru si aspettava che alcuni dei suoi compagni di classe fossero maschi. Infatti mette il kun ad esempio ad Haruki (e Haruki è anche un nome maschile, per esempio uno quello di uno dei miei scrittori preferiti, Haruki Murakami), e a Isuke (che dice lei stessa che il nome è maschile).