Blue Reflection

Il succo del discorso è che la protagonista Ao è in realtà una ragazza proveniente dal futuro che si trova bloccata in un loop temporale per via del quale è costretta a rivivere ogni volta gli stessi avvenimenti. così da salvare il mondo e poter donare un futuro alle sue compagne. Il prezzo che però deve pagare per tutto questo è appunto quello di rinascere, dimenticando così tutto ogni volta per poi essere chiamata, quando arriverà il momento, a ripercorrere gli avvenimenti del gioco. Per spezzare questo circolo infinito occorre dunque un vero e proprio miracolo, un' eccezione alle rigide regole dell'universo. Come avviene questo? Non viene spiegato in modo chiaro ma viene fatto intuire attraverso il corso delle due partite.

Ao infatti ad ogni ciclo crea un bond con le sue compagne, attraverso dialoghi, appuntamenti romantici e risolvendo missioni secondarie per conto loro. Via via che questo bond aumenta le sue compagne si aprono sempre più a lei sbloccando nuovi dialoghi e missioni, diventando sempre più intime con lei, fino ad arrivare alla risoluzione finale del loro conflitto interiore, che avviene attraverso una scena che è possibile sbloccare solo raggiungendo il massimo livello di bond. Il problema è che nel corso della prima partita anche giocando in modo consapevole è possibile sbloccare il max bond solo a una, massimo due ragazze, mentre tutte le altre si fermano attorno al livello 7-8. Questo comporta che nella prima partita vi perderete un mucchio di dialoghi e di scene tra Ao e le sue compagne che poi sono le più belle ed emozionanti di tutto il gioco. Attraverso il New Game+ invece i personaggi partono già con un livello di bond attorno al 4-5, il che vi permetterà di completare le storie personali di tutte quante vivendo molte più esperienze con loro rispetto alla prima partita.

Non si tratta però solo di un semplice esercizio meccanico perchè questo elemento dà letteralmente al giocatore la sensazione di stare vivendo qualcosa di completamente diverso nel corso della seconda partita. Tra piccole modifiche ai dialoghi sparse qua e là (che è possibile cogliere facendo molta attenzione) e scene totalmente inedite poco alla volta si inizia ad avere la sensazione che questa volta potrebbe essere differente rispetto alle altre e infatti ecco che alla fine il miracolo succede veramente e non è solo la scena finale estesa, ma tutta l'intera evoluzione della seconda partita a rappresentare una sorta di premio per Ao in quello che è di fatto il suo loop finale.

Attraverso la narrazione è possibile intuire che ciò che ha permesso ad Ao e alle altre ragazze di spezzare il ciclo sia stato proprio il fatto di essere riuscite, loop dopo loop, a creare qualcosa di unico e indissolubile, un legame di amicizia e di affetto talmente solido e profondo fra di loro da essere in grado di ribaltare perfino le leggi dell'universo. Ed è stata proprio questa unione fra i loro cuori e la magia del loro sentimento che ha originato il miracolo in grado di liberare per sempre Ao dal suo destino. In sostanza noi viviamo solo due di questi cicli, uno dei tanti intermedi con la prima partita e il ciclo finale nel new game+, ma simbolicamente è come se li attraversassimo tutti e anche il fatto stesso di dover ripetere tutto ma proprio tutto daccapo senza quasi alcun beneficio aiuta a vivere in prima persona questo "struggimento". A differenza di quanto avviene in altri giochi infatti l'unico beneficio che ci concede il NG+ è appunto proprio quello di partire con un livello di bond più alto. Ma per il resto bisogna ripetere tutto, ma proprio tutto, da principio, incluso farmare il tantissimo materiale richiesto per costruire le infrastrutture (necessarie per sbloccare avvenimenti fondamentali) e rifare anche tutte le quest secondarie, incluse le terrificanti missioni stealth. Ma solo così è possibile infondere nel giocatore quella sensazione oppressiva del loop temporale, l'impressione del "costruire qualcosa di nuovo e sempre più importante a ogni ciclo" e la gioia infinita della successiva "liberazione" finale.