NOVITA' YURI 2014

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Mamiina
     
    .
    Avatar

    Simoun Auriga

    Group
    Yuri no Miko
    Posts
    16,111
    Location
    Milano

    Status
    Dead
    Amici lettori e amiche lettrici del Crystal Lily eccoci arrivati al penultimo appuntamento dell’anno con la nostra rubrica dedicata alle Novità Yuri 2014. L’edizione di novembre come da tradizione è dedicata ad un primo bilancio della stagione autunnale e, parlando appunto di tradizioni mi duole dover ammettere che forse mi ero un po’illuso.

    Bilancio anime in corso


    Già, un mese fa su queste pagine avevo scritto che per la prima volta dopo tanto tempo potevamo sperare in un trimestre autunnale che non rappresentasse un periodo di magra totale per i fan dello yuri ed effettivamente il potenziale sulla carta c’era. Se le prime impressioni dovessero essere confermate temo invece che purtroppo la situazione non sarà granché differente rispetto agli anni scorsi, anzi, a guardare bene forse siamo messi perfino peggio.

    Dopo soli tre episodi possiamo infatti depennare dalle liste (come peraltro prevedibile) Hi☆sCoool! SeHa Girls e Shirobako. Il primo altro non è se non un divertente omaggio a tutti i video-giocatori di vecchia generazione cresciuti negli anni 80 e 90 con le consolle e i giochi della SEGA, una sorta di operazione-nostalgia insomma, ricca di citazioni e aneddoti che solo chi ha vissuto in prima persona quell’epoca può probabilmente cogliere ed apprezzare. Si tratta quindi di un anime riservato ad un pubblico molto ristretto e sul quale, proprio per questo motivo, non sono state certamente fatte follie a livello di budget, anzi, tutt’altro, visto e considerato che è realizzato interamente in CGI.

    Il secondo è rivolto invece a tutti coloro che sono curiosi di dare una sbirciatina a quello che succede quotidianamente dietro le quinte dell’industria dell’animazione e scoprire quanto possa essere faticosa e frenetica la vita degli addetti ai lavori e come tra ritardi, imprevisti e difficoltà di ogni genere questi debbano fare ogni volta i salti mortali per rispettare le scadenze previste e garantire l’uscita settimanale di ogni singolo episodio. Un’opera che pur prendendosi qualche piccola licenza fantasiosa (le protagoniste sono sicuramente un po’ troppo giovani e moe per risultare davvero realistiche) riesce a dare uno spaccato tutto sommato credibile di come sia la vita di chi “fabbrica gli anime” e quanti sforzi e passione essa richieda (nonostante non manchi certamente una punta di auto-celebrazione). Più che un anime in sé e per sé dunque lo definirei un anime per chi ama gli anime.

    SH1_zps9cc7a53b


    Per quanto mi riguarda, siccome rientro nei rispettivi target a cui sono rivolti, sto seguendo con molto piacere sia Seha Girls che Shirobako, e continuerò con ogni probabilità a farlo. E’ innegabile tuttavia che siano due opere che per come sono state concepite esulano totalmente dalla causa del nostro forum e che, a meno di sconvolgimenti del tutto inattesi, non rientreranno in alcuna delle categorie di nostro interesse.

    L’anime su cui riponevamo la maggior parte delle nostre speranze come tutti ben sapete era Cross Ange. Purtroppo il risultato non è stato certamente all’altezza delle attese e del potenziale: l’inserimento a tradimento di un eroe maschile al fianco della protagonista principale (si è scoperto della sua esistenza solo al momento della opening!!) unito ad un utilizzo dell’elemento yuri nella sua peggiore forma possibile (scene fanservice di qualità infima, abusi sessuali, e lesbiche arrapate peggio dei loro colleghi uomini) ha fatto storcere a più riprese il naso agli appassionati del genere (e non solo) che hanno sommerso di critiche quest’opera fin dalle prime battute. Nell’ultimo episodio la situazione è andata un pochino migliorando, in particolar modo grazie all’ascesa di Hilda nel ruolo di antagonista (ovviamente in riferimento a questa fase dell’anime poiché suppongo che i veri malvagi arriveranno più avanti): con lei al posto di Zora infatti l’elemento lesbo è tornato su livelli tollerabili e, nonostante si continui a voler rappresentare i personaggi lesbici in chiave negativa quantomeno adesso sappiamo che il sesso all’interno del suo harem è consensuale.. certo non è molto ma almeno è qualcosa. Se poi si decidessero a inserire qualche relazione di natura sentimentale tra qualcuna delle protagoniste, diciamo, “buone”, o anche solo a mostrare lo yuri sotto una luce migliore, sarebbe anche meglio. Allo stato attuale delle cose penso invece che Cross Ange potrebbe ambire al massimo all’ultima categoria delle nostre liste, ma va detto anche che le incognite al momento sono ancora tante.

    CA1_zps32740e44


    Tra queste la più critica è sicuramente il temuto arrivo del protagonista maschile che si spera non comporti un cataclisma (leggasi passaggio al genere harem) in grado di affossare definitive le residue speranze di quest’anime. Bisognerà poi vedere se la storia continuerà a mantenere il suo focal point sull’isola-prigione abitata solo dalle Norma oppure se non allargherà i suoi orizzonti. Nella ending appaiono infatti molti personaggi che sicuramente non appartengono al setting attuale. Non escludo dunque la possibilità che l’isola e i suoi personaggi rappresentino solo un punto di partenza per la trama, e che dopo i primi episodi questa non possa spostarsi verso nuovi scenari con altri protagonisti. In fondo 25 episodi sono tantissimi e in un anime ambientato nello spazio tutto può succedere, anche se ovviamente la mia è solo un’ipotesi. In ogni caso penso che i conti veri li potremo fare solo più avanti.

    Come anime in sé, ovvero al netto della questione yuri lesbo, Cross Ange è una di quelle opere che ti mandano su tutte le furie perché da un lato vedi un grande potenziale (buon setting, spunto di partenza interessante, comparto tecnico a cinque stelle), dall’altro ti trovi a dover fare i conti con un sacco di lacune (fanservice ingiustificato, scelte di trama discutibili, gestione dei personaggi che rasenta la demenzialità). E’ innegabile che riesca per un motivo o per l’altro ad intrattenere lo spettatore ma contemporaneamente ti ritrovi ogni due per tre a pensare a “quanto sarebbe potuto essere migliore se…” Anche qui però vale lo stesso discorso già fatto per la questione yuri: sei mesi di tempo sono un’eternità e dare dei giudizi anche solo parziali fin da ora sarebbe alquanto audace, soprattutto quando si parla di anime che, si sa, sono sempre un cantiere aperto: ho in mente tanti esempi di anime partiti malissimo che poi sono stati corretti in corsa fino a rimediare (totalmente o in parte) alle mancanze iniziali così come ho visto opere perdersi via poco alla volta dopo aver entusiasmato nelle prime battute. Per avere un’idea più precisa sul reale valore di Cross Ange penso dunque che bisognerà attendere la fine della stagione autunnale. Nel frattempo il mio voto personale ai primi quattro episodi è 6.

    CA2_zpsffaf1386


    Ma Cross Ange non è certamente l’unica delusione della stagione autunnale, almeno in queste prime fasi: banale all’ennesima potenza e con una trama a dir poco insulsa Yuuki Yuuna wa Yuusha de Aru è il tipico anime di cui non si sentiva certamente la mancanza: un mahou shoujo generico che altro non è se non un “taglia e cuci” di idee prese in prestito da altre opere dello stesso genere (arrivando in certi casi a sfiorare letteralmente il plagio) e rielaborate malamente in un setting senza alcun mordente. La storia è stata messa in piedi in quattro e quattr’otto gettandola in pasto allo spettatore nel giro di dieci minuti, come se sviluppo e costruzione della trama fossero diventati ormai un optional, mentre i personaggi, solitamente l’unico elemento in grado di tenere a galla opere così scadenti, sono poco più che degli stereotipi: una protagonista energica e un po’ pasticciona che sopperisce alle sue lacune con la forza di volontà, l’amica da proteggere poiché fragile e incapace di combattere (salvo poi scoprire che quando si sveglia è in realtà la più forte), la leader calma e matura che sa sempre quello che sta facendo e ha tutto sotto controllo e la sorella minore di quest’ultima pronta a seguirla ovunque e affezionata al punto tale che si farebbe scannare viva per lei. In una simile saga del già visto poteva forse mancare la tsundere di turno? Ovviamente no, ed ecco che per colmare la lacuna hanno provveduto ad inserirla nel terzo episodio. Completa il festival degli orrori la trovata demenziale di far utilizzare alle protagoniste una app del cellulare per innescare le trasformazioni e i loro poteri di magical girls: avete capito bene, non più bacchette magiche o gioielli incantati di qualunque tipo, ma un semplice click sullo schermo dello smartphone e la magia è servita! Beh d’altronde si sa che i tempi cambiano e la tecnologia avanza.. ma per favore! Onestamente faccio molta fatica a trovare una spiegazione per i giudizi positivi e le note di apprezzamento che mi è capitato di leggere nelle varie community nei confronti di Yuuki Yuuna wa Yuusha de Aru: che sia per via della nuova frontiera del fan service, ovvero i primi piani del culo della protagonista disabile?! Lasciatevelo dire: siete messi male ragazzi, ma veramente male! Voto 4

    YY1_zps560170c3


    L’unico motivo per cui potrebbe valere la pena di continuare a seguire quest’anime è per vedere se salta fuori qualcosa di interessante sul piano dello yuri ma francamente ora come ora non mi sembra di scorgere nulla in tal senso: Yuuna e Mimori sono molto legate ma fra loro non si va al di là di qualche goggle, mentre quello tra Itsuki e Fuu per una volta sembra essere un vero rapporto d’affetto tra sorelle senza tracce di siscon. Con l’arrivo poi di Karin sembra proprio che l’intenzione degli autori sia quella di dar vita ad un bel gruppo di amiche unite per la pelle. Insomma, ora come ora un anime a cast femminile e nient’altro.
    Lascio a ciascuno di voi la scelta se dargli ancora una possibilità o meno… a me purtroppo tocca!

    Dopo le delusioni passiamo al grande mistero di questa stagione autunnale: Sora no Method è una di quelle opere che amano giocare con il fuoco. Dopo quattro episodi possiamo infatti dire che sono stati ben più gli interrogativi che non le risposte. Cosa cavolo è quello strano disco sui cieli di Lake Kiriya e qual è il suo scopo? Qual è il desiderio che hanno espresso i protagonisti da bambini? Perché Nonoka all’inizio non ricorda nulla dell’accaduto e dei suoi amici, e tra questi solo Shione inizialmente l’ha riconosciuta? Qual è il motivo dell’odio di Yuzuki nei confronti del disco e di conseguenza del rancore che lei (e anche Shione) provano verso Nonoka? Cos’è successo tra Yuzuki e suo fratello? E perché quest’ultimo e Koharu a differenza delle altre non serbano rancore verso Nonoka ma anzi sembrano aver accettato l’accaduto? E il resto dei cittadini cosa pensa del disco? Perchè nessuno ne parla? E ancora: chi cavolo è Noel e perché dice di voler esaudire i desideri di tutti, incluso quello di Yuzuki che, in teoria, andrebbe a suo discapito se è vero che è in qualche modo legata al disco? Ma soprattutto... perché nessuno dei protagonisti si chiede che cavolo ci fa una misteriosa bambina con i capelli blu che invece di essere a scuola se ne va in giro per le strade della loro città? Possibile che nessuno la ricolleghi in qualche modo al disco? E infine... ma perché i protagonisti non si parlano tutti insieme di modo da chiarirsi a vicenda una volta per tutte???

    Al di là di quest’ultima battuta (ovviamente sarebbe troppo facile così) la scelta di Sora no Method di dare vita ad una storia misteriosa, dai contorni incerti e fumosi, per certi versi incomprensibile (sia per quanto riguarda i fatti che i comportamenti dei personaggi) provando poi a fornire le risposte poco alla volta di modo da ricostruire lentamente il puzzle iniziale è molto rischiosa. Sì perché si sa che per lo spettatore l’attesa è sempre snervante (nel caso di Sora no Method direi addirittura frustrante), pertanto, quando si decide di percorrere questa via, è bene che tali risposte siano poi soddisfacenti dimostrando che alla fine ne valeva comunque la pena. Perché se invece si dovessero rivelare motivazioni futili o anche solo illogiche dietro tutto questo dramma allora sarebbero già pronte le forche caudine. Ecco dunque il motivo per cui ribadisco ciò che vado ripetendo fin dal primo episodio: o Sora no Method si rivelerà uno degli anime della stagione oppure una boiata pazzesca! Nel dubbio assegno ai primi quattro episodi un 6 politico.

    SNM1_zpse72bdb8b


    Questione yuri. Il rapporto tra Noel e Nonoka ha del potenziale, tuttavia è anche vero che Noel si sta rivelando come la classica protagonista adorabile, dolce e generosa che prova a fare del bene a tutti, quindi non è detto che il suo legame con Nonoka, per quanto più profondo che con gli altri protagonisti sia dettato da qualcosa che esula da questa sua indole altruista. Anche per lo yuri vale dunque più o meno lo stesso discorso fatto per l’anime in generale: per come è stata costruita Sora no Method è un’opera da dentro o fuori: o vira verso il main o non se ne fa nulla, onestamente non vedo possibili vie di mezzo.

    AAA. Cercasi Shion e Yayoi!! Scherzi a parte la nuova stagione di Psycho-Pass non sta certamente deludendo sotto il piano qualitativo, diversamente da quanto temevano i più pessimisti dopo la sostituzione di Gen Urobuchi con Jun Kumagai nel ruolo di sceneggiatore. D’altro canto è anche vero però che non stia facendo molto per (r)innovarsi ma sembra più che altro vivere di rendita su tutto quanto fatto di buono con la prima stagione, tanto che per la maggior parte del tempo si ha più la sensazione di assistere a una breve appendice di quest’ultima (o a una sua side-story se preferite) piuttosto che a un sequel vero e proprio

    Intendiamoci, l’azione è come sempre spettacolare e la suspence non manca mai, tuttavia la storia non sembra introdurre almeno per ora molti elementi nuovi, riproponendo anzi situazioni e tematiche ben conosciute, quasi come se si volesse sempre andare sul sicuro. E non è nemmeno un caso che i personaggi più convincenti siano proprio Akane e Ginoza, davvero notevoli nei loro cambi di attitudine frutto però delle vicissitudini trascorse. Al contrario non incidono invece molto per ora tutti i nuovi protagonisti segno che forse effettivamente si è perso un po’ sul piano della caratterizzazione. Tutto ciò però a mio personalissimo parere non è dovuto né ad una mancanza di tempo (11 episodi lasciano sicuramente meno margine di manovra rispetto alla prima serie che era lunga il doppio), né a una volontà di privilegiare l’azione rispetto ad altri elementi (quali appunto l’approfondimento dei personaggi e delle relazioni personali) e men che meno a una mancanza di talento. Certo, forse sono tutte cose che giocano la loro parte ma il mio sospetto è che lo scopo di questa serie sia solo quello di traghettare la storia verso il film previsto per l’anno prossimo, le cui vicende si sa già che saranno ambientate due anni dopo la conclusione della stagione attuale, e dove a riprendere in mano il timone sarà proprio Gen Urobuchi. Stando così le cose non ci sarebbe da stupirsi se la preoccupazione maggiore degli autori ora come ora fosse quella di fare meno danni possibili, evitando qualsiasi sconvolgimento. Il risultato a mio parere rimane comunque estremamente positivo: il mio voto dopo i primi tre episodi è un 8 pieno e se pensate che sia un po’ largo di manica vi basti sapere che per me la prima stagione è interamente da 10 e lode.

    PP1_zpse4fea379


    Con Shion e Yayoi disperse l’unica a regalarci qualche vibrazione di natura yuri è Mika, grazie alla sua malcelata cotta nei confronti della stessa Yayoi. Peccato solo che sia un personaggio odioso sotto tutti gli altri punti di vista! Tra l’altro anche questa sua infatuazione è comunque un retaggio della prima stagione: sicuramente quell’abbraccio ricevuto da Yayoi nelle fasi conclusive dell’arco narrativo ambientato alla Oso Girl's Academy, (unito all’aver trascorso anni tra le mura di un istituto studentesco femminile) avrà influito parecchio sui suoi gusti!

    E così in mezzo a questo nulla più assoluto ecco sbucare l’anime che non ti aspetti. Sto parlando di

    Girlfriend (Kari)


    GFK_zps7d68b6b1


    Nato da un dating sim game per cellulare, che consiste in pratica nel trovare la fidanzata virtuale tra le decine e decine di personaggi disponibili (da qui dunque il nome dell’anime) non l’avevo nemmeno preso in considerazione nella rubrica di ottobre poiché tutti erano convinti che fosse un harem sullo stile di Photokano. Anzi. il fatto che avessero annunciato la bellezza di sessanta (!) personaggi femminili (ognuno dei quali oltretutto con la sua seyuu dedicata), faceva sì che ci fossero i presupposti per dare vita al più grande harem di sempre. Invece sorprendentemente non c’è nessun protagonista maschile e di conseguenza al posto di un harem ci siamo ritrovati per le mani uno slice of life scolastico con un enorme cast femminile, all’interno del quale simpatie, arrossamenti e yureggiamenti vari tra le protagoniste si sprecano regolarmente a ogni episodio. Certo, non sarà un capolavoro, anzi, personalmente ritengo che sia un’opera che si limita a fare il suo compitino (come quasi tutti gli anime nati a scopo promozionale), tuttavia in un simile periodo di magra rischia veramente di essere l’anime più rilevante della stagione autunnale sul piano dello yuri.

    GFB1_zpsaffacb4d


    L’importante comunque è che non vi aspettiate troppo: con così tanti personaggi da gestire in 12 episodi Girlfriend (Kari) finisce infatti per essere né più ne meno che un semplice festival del moe (per la gioia degli otaku), con personaggi caratterizzati quel tanto che basta, vicende tipiche di uno slice of life sul generis e rapporti che non vanno al di là dello yureggiante. Voto 6 ai primi tre episodi e penso che ben difficilmente varierà da qui alla fine.

    Si chiude così il primo giro di valutazioni di questa nuova stagione autunnale che, come avete potuto vedere anche con i vostri occhi, non si può certamente definire entusiasmante per quanto riguarda il genere yuri. Il problema più grosso tra l’altro è che non vedo nemmeno grossi margini di miglioramento: sperare che Cross Ange o Sora no Method ad esempio possano regalare qualcosa di più sul piano dello yuri o che Girlfriend (Kari) possa migliorare sul piano qualitativo è obbiettivamente un po’ troppo ottimistico (per tacere di Yuuki Yuuna wa Yuusha de Aru!)

    Come già detto però un mese fa non ne farei una tragedia: una stagione un po’ più “scarica” del solito infatti può sempre essere sfruttata in modo vantaggioso approfittandone ad esempio per recuperare qualche vecchia serie che avevamo lasciato da parte per mancanza di tempo, oppure per riguardare qualche anime che ci era piaciuto tanto.. insomma non tutto il male viene mai per nuocere! Oppure, se preferite, potete attendere e sperare che le mie previsioni siano state troppo pessimistiche e tornare qui tra un mese per scoprire se qualcosa è cambiato in meglio! Per tutti gli irriducibili dunque appuntamento qui a dicembre, oltre alla solita immancabile raccomandazione che mai come in questo momento si rende necessaria, ovvero...

    Stay hungry, Stay yuri!

    Edited by Mamiina - 7/9/2017, 00:40
     
    Top
    .
18 replies since 29/12/2013, 21:25   7990 views
  Share  
.