NOVITA' YURI 2014

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  1. Mamiina
     
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    Simoun Auriga

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    Care amiche e cari amici del Crystal Lily benvenuti all'edizione di maggio della nostra rubrica dedicata alle Novità Yuri 2014. Dopo l’edizione extra riservata alla chiusura della stagione invernale è già tempo di primi bilanci con la nuova stagione attualmente in corso. So che molti di voi sono impazienti di leggere i primi verdetti anche perchè è ormai risaputo che tra gli anime di questo trimestre ci sono alcune tra le opere più attese ed importanti dell’anno. Non perdiamoci troppo in convenevoli dunque e andiamo ad alzare il sipario su quella che molto probabilmente sarà la stagione cruciale di questo 2014 per tutti noi appassionati del genere yuri.

    Bilancio anime in corso


    Akuma no Riddle



    Inizio decisamente convincente per l’anime che sulla carta rappresenta la punta di diamante della nostra stagione. Akuma no Riddle si presenta con una trama accattivante e ricca di suspense, fingendo dopo soli due episodi di scoprire subito le sue carte ma ottenendo in realtà il risultato opposto, ovvero lasciare lo spettatore con un mucchio di domande e di incertezze alle quali solo il tempo e il prosieguo della serie potranno dare una risposta. Haru è davvero una vittima indifesa oppure dietro la sua disarmante ingenuità e il suo candore si nasconde un altro volto? Quali sono i motivi che hanno portato Tokaku a rinunciare immediatamente alla missione che le era stata affidata e di passare dal ruolo di cacciatrice a quello di protettrice? Davvero l’unica motivazione che spinge le assassine a volere Haru morta è quella che ci è stata detta, oppure tra i membri della Black Class ce ne sono altri al di là delle stesse Tokaku e Haru che sono lì per altri scopi e con altre finalità? Gli indizi più o meno espliciti che sono stati disseminati nel corso di questi primi quattro episodi lasciano intravedere una verità nascosta sotto la superficie, una verità che poco alla volta verrà a galla regalandoci non poche sorprese.

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    Più che certezze ovviamente le mie sono solo sensazioni ma sarei veramente sorpreso se alla fine Akuma no Riddle si rivelasse essere solamente un survival improntato su uno schema ben preciso e riproposto metodicamente per tutti gli episodi che consisterebbe semplicemente in:

    assassina lancia la sfida ad Haru -> Haru ingenuamente cade nella trappola dell’assassina -> Tokaku interviene per salvare Haru -> assassina viene “eliminata” dalla Black Class
    e così via fino alla fine.

    Questo cosa tra l’altro gli è anche costata un’accoglienza fin qui piuttosto tiepida da parte di una buona fetta del cosiddetto pubblico “neutrale” che maldigerisce la formula della struttura episodica, usata in tantissimi anime fino agli anni 90 ma che ormai è passata di moda. Spezzare lo schema e dissipare tutti i dubbi, sorprenderci tutti rivelando la vera storia dietro la storia apparente di questi primi episodi: questa è la missione di Akuma no Riddle nelle prossime settimane. Nell'attesa di tutto ciò, questo setup iniziale e la prima fetta di stagione si meritano senza ombra di dubbio un bel 7,5.

    Ottimo anche il lavoro che stanno facendo sotto il piano dello yuri con la relazione tra Haru e Tokaku che al quarto episodio… ancora non è una relazione! Gli autori si stanno prendendo il giusto tempo per costruire un sentimento che nasca con motivazioni concrete e cresca poi poco alla volta, di modo da dargli non solo una solidità ma anche e soprattutto una credibilità. Pienamente condivisibile anche la scelta di lasciare fuori tutte le altre protagoniste da questioni yuri, siano esse sentimentali o service, ad eccezione della strana coppia formata da Chitaru e Hitsugi: su un anime di questo genere infatti e con la psicologia di questi personaggi saprebbe oltremodo di forzatura e finirebbe per inflazionare il tasso di yuri dell’opera sminuendo così il valore del sentimento tra Tokaku e Haru che invece deve assolutamente spiccare.

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    Inugami-san to Nekoyama-san


    Spettacolare! Ecco l’opera che ci riappacifica immediatamente con la categoria degli yuri comici dopo il pasticcio combinato da Sakura Trick. Esagerato, impertinente e a tratti quasi sfrontato Inugami-san to Nekoyama-san getta letteralmente in faccia allo spettatore badilate di scenette yuri, spesso anche molto piccanti, senza porsi alcun problema. Il tutto però senza nessuna malizia e soprattutto senza la minima pretesa di serietà, riuscendo nell’impresa di divertire lo spettatore con la sua comicità regolarmente sopra le righe senza mai risultare per questo volgare. Esattamente quello che ci si attende da un anime dichiaratamente comedy e totalmente basato su gag, nel nostro caso specifico gag yuri!

    La formula dei tre minuti a episodio contribuisce in maniera decisiva alla perfetta riuscita, almeno fin qui, dell’anime perché consente agli autori di tenere il piede premuto sull’acceleratore per tutto il tempo e di darci dentro a più non posso con le gag senza rischiare per questo di stancare lo spettatore. Al contrario la sensazione che rimane a visione conclusa è soltanto la voglia di averne ancora! Voto 8 e speriamo solo che continui così!

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    Gochuumon Wa Usagi Desu Ka?


    Gli haters degli slice of life possono mettersi il cuore in pace: hanno perso l’ennesima battaglia! Le ormai trite e ritrite accuse ad un genere che secondo la loro opinione propone sempre le stesse cose si dimostrano ancora una volta infondate di fronte a Gochuumon Wa Usagi Desu Ka? (Is The Order a rabbit?) che molti avevano additato come un probabile clone di [inserite nome di uno slice of life a vostra scelta] o di [inserite un altro nome a vostra scelta] o tutt’al più di [inserite ancora un nome a vostra scelta], ma che invece dimostra di avere una sua precisa identità e delle peculiarità proprie che gli consentono di differenziarsi da tutti i suoi predecessori. L’opera si presenta come un festival di pucciosità mai visto prima d’ora: le protagoniste sono quanto di più adorabile e delizioso si possa immaginare, tanto che se esistesse un superlativo del termine “moe” penso che sarebbe sicuramente stato coniato per Kokoa e le altre ragazze del Rabbit Cafè. L’ambientazione dell’anime, le cui vicende si sviluppano interamente tra caffetterie e sale da thè, contribuiscono ad incrementare in modo esponenziale il suo livello di zuccherosità, con le protagoniste che trascorrono il loro tempo in attività altrettanto dolciose, quali imparare a decorare il caffè con il latte, degustare bontà di ogni tipo e coccolare i loro animali da compagnia (alcuni dei quali nascondono dei sorprendenti segreti!). Stupiscono così la presenza di qualche spruzzata qua e là di fanservice (come le scene nella vasca da bagno o una maliziosa inquadratura di Lize, la più bella e ammirata tra le protagoniste, quando viene pizzicata con addosso uno striminzito completino intimo nel primo episodio) e l’inserimento di alcuni elementi di natura soprannaturale (per il momento lasciati totalmente inspiegati) che fanno da piacevole contrasto a questo clima edulcolorato. L’unico difetto di Gochuumon Wa Usagi Desu Ka? è senza ombra di dubbio una certa lentezza degli episodi. Questa caratteristica, seppure giustificata sicuramente dalle tematiche e dal clima totalmente rilassato dell’opera, rischia di limitare parzialmente il suo potenziale rendendo la sua visione un po’ difficoltosa a chi non è un cultore del genere slice of life. Nonostante questa pecca il voto a questa prima fase di stagione è comunque 7.

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    La componente yuri è ovviamente presente e anche qui vale il discorso che Gochuumon Wa Usagi Desu Ka? si differenzia dai suoi predecessori presentandosi con una sua precisa identità, che non può essere inquadrata all’interno di un modello precedente. Lo yuri è infatti presente grazie a due personaggi: Kokoa (la protagonista principale) che sviluppa subito un attaccamento di natura molto ambigua nei confronti di Chino, figlia del proprietario del Rabbit Cafè, nonché sua “datrice di lavoro” e in certi sensi sorella adottiva e Sharo apertamente innamorata di Lize, cameriera del Rabbit Cafè e sua senpai a scuola. Entrambi, come da tradizione degli anime che si inquadrano nel genere comico, sono sentimenti non ricambiati in quanto Chino è la classica kuudere molto fredda e asciutta, mentre Lize è troppo distratta per accorgersi dei sentimenti di Sharo, la quale da par suo, fa di tutto per tenerli nascosti. L’intero discorso yuri è comunque orchestrato in modo molto meno aggressivo rispetto a quello visto in tempi recenti in Kiniro Mosaic o a Yuyushiki e per quanto riguarda il discorso di Kokoa e Chino si può inquadrare certamente di più nell’ambito delle goggles che non nel subtext, visto e considerato che comunque Kokoa è quel genere di personaggio molto espansivo che non manca di dispensare attenzioni anche alle altre protagoniste, mentre Chino è coccolata un po’ da tutte, soprattutto da Chiya. Quest’ultima è la proprietaria di un’altra caffetteria e in teoria dovrebbe essere quindi rivale di Chino ma in realtà, a ulteriore conferma del clima totalmente idilliaco dell’opera, la adorano tutte. Discorso diverso invece per Sharo il cui sentimento nei confronti di Lize è inequivocabile ed esplicito ma è gestito in maniera molto meno morbosa e decisamente più candida rispetto, ad esempio, ad una Hotaru di Non Non Biyori. Senza Sharo sicuramente Gochuumon Wa Usagi Desu Ka? per ora sarebbe sicuramente più inquadrato nella categoria degli anime yureggianti che non nei main yuri anime, ma chiaramente l’arrivo di quest’ultima a partire dal terzo episodio cambia completamente le carte in tavola spingendolo più verso la categoria degli yuri comici e di conseguenza verso la categoria main. Tutto dipenderà da come e quanto decideranno di utilizzare questo personaggio.

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    Si può dire che sotto il profilo dello yuri l’intera stagione primaverile ruoti attorno a queste tre opere con davvero poco o nulla da riferire sui rimanenti anime che la compongono. Spero però che con tre pezzi da novanta del genere nessuno abbia di che lamentarsi. In ogni caso, poiché il mese scorso le avevamo presentate andiamo a dare un’occhiata anche alle altre opere che avevamo provato a mettere nel nostro “periscopio”:

    Mahou Shoujo Taisen (Magica Wars): non si capisce ancora assolutamente cosa sia, né dove vogliano andare a parare con la storia, sempre ammesso che ce ne sia una. Il fatto che abbia 26 episodi e non 12/13 come nello standard degli short ha spinto probabilmente gli autori a procedere con un inizio più lento del solito, tuttavia non devono dimenticarsi che con solo tre minuti a disposizione l’ordine del giorno è catturare immediatamente l’attenzione dello spettatore con qualcosa di particolare, compito che per adesso quest’anime non è riuscito a portare a termine risultando fin qui al contrario piuttosto noioso e poco incisivo. Ritengo però che sia ancora troppo presto per valutarlo sotto ogni punto di vista e rinvio pertanto qualunque giudizio alle edizioni future.

    Blade and Soul: una pacchia per gli appassionati del genere fantasy e delle eroine sexy e poco vestite visto che quest’anime è il perfetto mix di entrambe le cose. Chi si aspettava un anime spazzatura è rimasto piacevolmente sorpreso di scoprire che invece si tratta di un’opera discretamente solida e matura con un setting di base piuttosto elaborato (favorito probabilmente dal fatto di sfruttare l'ambientazione preesistente di un RPG e quindi già articolata di suo) e che presenta scene di azione e combattimenti di tutto rispetto. L'unico punto che per adesso mi sembra un po' deboluccio è la trama di base che è ancora abbastanza fumosa e indefinita (e non è sembrata originalissima nel suo spunto iniziale). Molto buona è invece la trama dei singoli episodi che ha già regalato diversi momenti altamente drammatici. Il livello di gradimento di quest’anime è direttamente proporzionale all'amore dello spettatore per gli RPG e per i setting fantasy. Siccome io sono da sempre un appassionato del genere faccio fatica a non farmi influenzare, ma cercando di restare lucido e razionale penso che 6,5 per questi primi episodi sia un giudizio più che obbiettivo.

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    Dal punto di vista dello yuri per una volta devo fare un passo indietro, poiché per Blade and Soul vale lo stesso discorso fatto poco sopra per Akuma no Riddle elevato però all’ennesima potenza ed esteso a tutto il cast. Le protagoniste sono talmente perfette nella loro bellezza, nella loro abilità e nella loro forza da assumere quasi una connotazione non umana. Ognuna di loro sembra essere votata ad uno scopo ben preciso al quale sono rivolte tutte le loro attenzioni. Dalla protagonista Alka, tanto bella quanto fredda che vive solo per trovare la sua vendetta, alla sexy cacciatrice di taglie Hazuki, il cui unico scopo è catturare le sue prede per poi spendere tutto in alcool e munizioni, passando per la stupenda Roana, misteriosa leader di una gang di razziatori, per arrivare all'affascinante e crudele Jin Varel, l’antagonista principale, i cui occhi sembrano confermare le leggende che la dipingono come un essere senz’anima: in nessuno di questi personaggi sembra esserci posto per dei sentimenti di qualunque natura e men che meno la predisposizione a lasciarsi indebolire da “tentazioni terrene”. Solo nel quarto episodio viene mostrata per un istante una scena che lascerebbe intendere che Jin Varel e la sua fedele seguace Ran sarebbero legate da una qualche sorta di relazione, ma è stato solo un flash senza alcuna riprova. E non è un caso che l’unico accenno di sentimenti sia arrivato proprio da Ran, che fra tutte sembra essere il personaggio più debole e forse proprio per questo l’unico che gli autori potrebbero essere disposti a restituire ad una dimensione “umana”. Per il resto va bene così: ci sono storie e personaggi su cui elementi come romance e sentimentalismi semplicemente non calzano, e questo sembrerebbe essere uno di quei casi. Quanto allo yuri fanservice vorrà dire che a questo punto mi recherò in pellegrinaggio presso qualche tempio e farò un’offerta alla divinità locale pregandola di farlo, un giorno, ritornare tra noi.

    Blade and Soul si candida quindi per il momento a essere inserito nella categoria Anime a Cast Prevalentemente Femminile: è vero che ci sono diversi personaggi maschili ma sono esclusivamente delle figure di contorno funzionali all’ambientazione e alla storia, mentre gli unici personaggi di spicco all’interno dell’anime sono tutte donne (e che donne!).

    selector infected WIXOSS: WIXOSS, un battle card game diffusissimo in tutto il Giappone specialmente tra i ragazzi delle scuole medie. Solo poche fortunate elette denominate “Selectors” possono accedere alla versione integrale del gioco, quella che, attraverso sfide in una dimensione parallela, può consentire a una e solo una di loro di diventare la Eternal Girl e di vedere esaudito come ricompensa un desiderio a sua scelta. Una ragazza che partecipa per puro divertimento e senza provare alcun desiderio, la sua migliore amica che prova un sentimento incestuoso nei confronti del fratello gemello, una ragazza senza amici, che sembra la versione ancora più sfigata di Yomi di Black Rock Shooter, e una yandere che vuole distruggere la carriera della sua rivale e si diverte a torturare le avversarie svelando i loro desideri più inconfessabili durante i combattimenti. Queste sono ad oggi le protagoniste di quest’anime. C’è ancora qualche ragione per cui tenerlo in questa rubrica? Obbiettivamente no, e infatti salvo clamorose evoluzioni non lo citerò più, tuttavia pur senza nessuna motivazione concreta ma basandomi solo su un presentimento irrazionale intendo continuarne lo stesso la visione.

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    Per chi fosse comunque interessato dopo una partenza un po’ zoppicante selector infected WIXOSS non è proprio malissimo. Inizialmente si resta un po’ spiazzati dal fatto che non spieghino assolutamente le dinamiche del gioco, col risultato che ci si ritrova catapultati all’interno delle vicende con la sensazione di non avere avuto il tempo di prendere confidenza né con la storia né con i personaggi. Tuttavia una volta appurato che il vero fulcro della trama non sono tanto i meccanismi del gioco in sé quanto piuttosto vedere le conseguenze (spesso terribili) che questo ha sulle esistenze delle protagoniste allora si entra in sintonia con l’anime. Voto 6 a questa prima tranche di serie dunque, perché il potenziale sembra essere piuttosto buono ma l’esecuzione fin qui non ha del tutto convinto.

    Siamo giunti così alla fine di questa nostra prima panoramica dedicata alla stagione primaverile, che come avete potuto vedere finora non ha certamente deluso le attese e ha posto le basi per fare delle grandi cose. Ora sicuramente arriva la parte più delicata, poiché un conto è partire bene, un altro è confermare tutto quanto di buono si è fatto e soprattutto esprimere fino in fondo il potenziale messo in mostra, ma sono altamente fiducioso che non resteremo delusi.

    Vi do quindi appuntamento all’edizione di giugno, tra un mese esatto, per un secondo check-point nel quale sicuramente inizieranno a profilarsi i primi giudizi definitivi. Nel frattempo auguro a tutti buon proseguimento di stagione: che lo yuri sia sempre con voi!

    Edited by Mamiina - 6/9/2017, 23:33
     
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