Koukaku no Pandora

Pandora in the Crimson Shell

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    Simoun Auriga

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    KOUKAKU NO PANDORA:
    Ghost Urn

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    Uscita: 8 gennaio 2016


    Concept e Trama


    Koukaku no Pandora: Ghost Urn (conosciuto anche con il nome alternativo inglese Pandora in the Crimson Shell: Ghost Urn) è l’adattamento animato di un manga mahou-shoujo ambientato in un futuro apocalittico. I suoi creatori sono due autentici mostri sacri, ovvero Masamune Shirow l’ideatore di Ghost in the Shell, e Koshi Rikudo, autore di Excel Saga, i quali hanno unito le loro forze per dare vita a quest’opera molto originale che rappresenta la fusione di vari generi, dal majokko allo sci-fi, e che passa senza troppi problemi dalla commedia alla cyberpunk.

    La protagonista è Nene Nanakorobi, una ragazza-cyborg che nonostante la sua origine cibernetica trascorre la sua esistenza come una normale ragazzina della sua età. Nene si è da poco trasferita a vivere con la zia sull’isola-metropoli di Cenancle ed è lì che per puro caso fa conoscenza di una stravagante scienzata, Uzal Delilah, e della sua tenera ma taciturna assistente, Clarion, una ragazza cyborg proprio come lei. Nene è entusiasta di aver trovato una nuova amica da frequentare, ma non immagina certamente quello che si cela dietro alle figure di Uzal e Clarion nonchè all’isola di Cenancle stessa. Quando un grande pericolo arriva infatti a minacciare la vita degli abitanti di Cenancle, Uzal rivela a Nene che l’unica che può sventare la minaccia è proprio lei, e che per farlo deve combinare i suoi poteri con quelli di Clarion (poteri che la stessa Nene nemmeno immaginava di possedere). Da quel momento l’esistenza di Nene verrà completamente sconvolta.

    Componente Yuri


    Non lasciatevi trarre in inganno dalle apparenze: se pensate che l’aspetto dolce delle protagoniste, la loro giovane età e il chara profondamente moe siano uno specchio delle atmosfere dell’opera siete completamente fuori strada. Pandora in the Crimson Shell, almeno nel suo formato cartaceo presenta alcune tematiche decisamente ecchi e non poche allusioni sessuali. Uzal è infatti una discreta pervertita e ha progettato Clarion in modo che per attingere alle sue abilità la sua partner (in questo caso Nenè) debba inserire le dita... proprio lì. Questa tecnologia di cui è stata dotata Clarion prende il nome di "Pandora Device"

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    Per tutta la durata di Koukaku no Pandora c’è stata una domanda ben precisa che ci ha tenuto compagnia, ovvero: "Riuscirà quest'anime a portare qualcosa di davvero importante per la nostra causa oppure finirà anche lui nel limbo delle occasioni sprecate?" La risposta alla suddetta domanda, al di là di qualsiasi più ottimistica previsione, è stata "SI'!": Koukaku no Pandora ce l'ha fatta, e senza nessuna ombra o riserva. Nel corso dei suoi dodici episodi il sentimento tra Nene e Clarion, si è rivelato forte, solido, reale, ma soprattutto indipendente da qualunque vincolo o costrizione. Se nella parte iniziale della storia poteva subentrare il dubbio che l'attaccamento di Clarion per Nene fosse dettato più che altro da una forma di dovere, per via delle istruzioni datele dalla sua creatrice Udon in punto di morte (ordini che la stessa Clarion in qualità di burattino era obbligata a seguire), nelle fasi finali dell'anime viene ampiamente dimostrato che il libero arbitrio di Clarion non è assolutamente vincolato alle scelte della sua padrona e che tutte le azioni che compie sono dettate esclusivamente dalla sua volontà, tanto da arrivare addirittura a disobbedire ad un'istruzione impartitale dalla stessa Udon pur di salvaguardare la sua inseparabile compagna. Dal canto suo Nene non ha mai fatto mistero di amare Clarion alla follia e di essere disposta a tutto per lei, concetto che ribadisce (e mette in pratica) più volte negli ultimi concitati episodi.

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    Certo, rimane sempre la questione del Pandora Device, elemento assolutamente superfluo, a far storcere un po' il naso a causa della sua volgarità, tuttavia alla fine l'elemento sentimentale ha prevalso nettamente su quello fanservice, esattamente, seppure nemmeno io ci credessi veramente, in uno slancio forse un po' esagerato (mea culpa) di pessimismo. E invece ecco che Nene e Clarion mi hanno ampiamente smentito, oserei quasi dire sorpreso (ovviamente in modo positivo), dimostrando così di potersi fregiare del titolo di coppia yuri a tutti gli effetti, nonchè di meritarsi un posto di tutto rispetto nel cuore di tutti gli appassionati di questo genere. Insomma, per dirla tutta, questa coppia così originale, e anche un po' strampalata, alla fin della fiera è riuscita a fare anche meglio di molte altre coppie che in passato sembravano essere ben più quotate, ed è anche per questo che inserisco con piacere Koukaku no Pandora nella categoria main, alla voce Anime Yuri Subtext.

    Giudizio complessivo


    Per quanto riguarda il giudizio su Koukaku no Pandora come anime in sè, ovvero al netto della componente yuri (per quanto scorporare le cose sia abbastanza difficile quando si parla di un main) oserei definirlo senza infamia nè lode. Simpatica e anche decisamente originale l'idea di base, ovvero quella di capovolgere i crismi abituali del filone dando così vita a un cyberpunk totalmente all'acqua di rose: niente mutazioni orripilanti per una volta, e nemmeno società distopiche o totalmente degradate, bensì una realtà divertente e variopinta dove i maggiori pericoli sono costituiti da gruppi di improbabili cyber terroristi, scienziati alquanto pazzi quanto innocui, e sistemi informatici sessualmente pervertiti. Il rovescio della medaglia inevitabilmente è stato quello di assistere ad un anime a tratti fin troppo leggero e che si fatica a prendere sul serio fino in fondo (ma che molto probabilmente è lui stesso a non voler nemmeno essere preso sul serio). Manca però allo stesso tempo quel tocco di genialità assoluta (o di follia se preferite) che porti quest’anime a fare il salto di qualità definitivo, o meglio ancora ad attestarsi su livelli di eccellenza, obbiettivo fondamentale per evitare di essere bollato come una semplice parodia, o tutt’al più come una commedia leggera senza troppe pretese. Conoscendo le menti che si celano dietro a Koukaku no Pandora poi, la sensazione di assistere ad un’opera che è stata creata più che altro a mo’ di passatempo finisce inevitabilmente per essere ancora più forte.

    Voto complessivo: 6,5: un anime tutto sommato divertente e mai noioso, ma che allo stesso tempo scivola via senza entusiasmare mai più di tanto.


    Personaggi principali


    Nene Nanakorobi

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    Clarion

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    Uzal Delilah

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    Staff Tecnico


    Le due protagoniste principali saranno interpretate da Sanae Fuku (Nene) e Manami Numakura (Clarion), sicuramente già affiatate poiché provengono entrambe dal cast di Aikatsu!, opera amatissima e decisamente longeva essendo in corso ormai dal 2012. E se per la Fuku quella di Aikatsu! era stata fino ad oggi la sola esperienza di rilievo la Numakura può invece vantare un discreto numero di ruoli sul suo curriculum. Tra quelli a noi noti spicca ad esempio Machi, l’occhialuta presidentessa del consiglio studentesco in Hanayamata. A prestare la voce a Uzal sarà invece la veterana Atsuko Tanaka, interprete di decine di ruoli tra i quali cito Claudette di Queen’s Blade.

    La regia è stata affidata a Munenori Nawa, lo stesso regista di Locodol e vice regista di Kiniro Mosaic (oltre che di tante altre opere), che si avvarrà dello stesso sceneggiatore che lo aveva affiancato anche nelle due opere sopra citate, ovvero Tatsuya Takahashi. Ad occuparsi del chara sarà Tatsuya Takahashi, già capo animatore del film di Strike Witches. Sulla carta dunque uno staff decisamente solido che, come spesso accade, abbina elementi già esperti ad altri più giovani ma già ben collaudati o comunque in fase emergente.

    Anteprime

    Il 15 dicembre è stato rilasciato il primo trailer ufficiale dell'anime.

    Video


    Qui sotto potete invece trovare la key visual diffusa al momento dell'annuncio dell'anime.



    Informazioni varie sui media


    L’uscita della serie TV, prevista per l’8 gennaio 2016, è stata anticipata da un film dal titolo omonimo proiettato in esclusiva in alcune sale giapponesi ad inizio dicembre. Al momento non è chiaro se il film fosse costituito dagli stessi episodi (o quantomeno da una parte degli episodi) che verranno poi ritrasmessi in formato di serie televisiva, e quindi se si trattava di una semplice anteprima, o se invece fosse una versione ridotta/alternativa della stessa serie TV. In ogni caso, se mai tale film venisse diffuso in qualche formato, e quindi si rendesse reperibile, provvederemo ad informarmi sul suo contenuto

    Il manga invece è attualmente in corso e conta ad oggi ben 7 volumi. La sua licenza è stata acquistata in Italia dalla GOEN, che lo aveva annunciato durante l’edizione 2014 del Lucca Comics. L’uscita del primo volume attualmente è prevista per febbraio 2016.

    Edited by Mamiina - 13/2/2017, 17:08
     
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    Mahou Shoujo? Neko girl? Fanservice? Io ci sono, sono pronta!
    La trama sembra interessante, l'unica cosa che mi ferma un po' è il fatto che Exel Saga è un anime demenziale, genere che proprio non digerisco (tranne rare eccezioni come Sabagebu!, ma quello è un capolavoro X°°D). Speriamo che questo non lo sia, perché i disegni mi sembrano molto carini e la trama interessante.
    CITAZIONE
    A prestare la voce a Uzal sarà invece la veterana Atsuko Tanaka, interprete di decine di ruoli tra i quali cito Claudette di Queen’s Blade.

    :pervert:
     
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    Noto che stranamente (e a differenza di quanto capitato con molte altre opere di recente) non c'è molto fermento attorno a quest'anime, e tutto sommato l'assenza di interesse mi sembra alquanto ingiustificata.

    Provo a rianimare dunque un po' la discussione riportando anche qui quanto scritto nel mio editoriale di febbraio in merito alla prima parte di stagione di Koukaku no Pandora.


    Tra le due “grandi menti” che si celano dietro quest’anime, che vi ricordo sono Masamune Shirow e Koshi Rikudo (i creatori, rispettivamente, di Ghost in the Shell ed Excel Saga), quella di cui si nota maggiormente la presenza è sicuramente quella di Rikudo. E’ davvero impossibile infatti non notare alcuni dei suoi tratti stilistici più caratteristici, dalle atmosfere mai troppo serie, che spesso sfociano nel demenziale e nel nonsense, passando per un fanservice tanto ingegnoso quanto pesante, per arrivare alle trovate più assurde ed imprevedibili. Certo non siamo ai livelli folli e ai ritmi insostenibili di Excel Saga (e fatemi dire "per fortuna!"), ma sicuramente la mano di Rikudo in quest’anime si vede davvero tantissimo.

    Voto agli episodi dal 1 al 4: SEI E MEZZO. Koukaku no Pandora non è sicuramente un anime in grado di sconvolgervi la giornata, e ammetto anche che alcuni elementi al suo interno siano a dir poco “discutibili”, tuttavia per quanto mi riguarda trovo sempre piacevole guardare un’opera nella quale è possibile individuare in modo così netto e caratteristico l’impronta originale del singolo autore (in questo caso dei singoli autori), specialmente quando stiamo parlando di personaggi che hanno scritto pagine particolarmente importanti della storia degli anime. Che poi il loro stile possa piacere o meno è un altro discorso. Io ad esempio confesso di non amare particolarmente né il genere cyberpunk, di cui Shirow è maestro, né di essere un grandissimo fan di Rikudo, tuttavia da un punto di vista puramente oggettivo non si può negare che Koukaku no Pandora, oltre ad essere un anime tutto sommato scorrevole, presenti dei tratti unici e particolari in grado di conferirgli un’identità ben precisa e di sollevarlo così da quell’anonimato che generalmente caratterizza buona parte di ogni stagione, non ultima quella attuale, con tutti i suoi anime-fotocopia.

    Per quanto riguarda lo yuri Koukaku no Pandora rappresenta nostro malgrado l’opera di punta del trimestre invernale, visto e considerato che non ci sono alternative. Oltretutto è un’altro di quegli anime sicuramente non facili da inquadrare sotto questo punto di vista: da un lato infatti è molto evidente la solidità del rapporto tra le due protagoniste principali, così come è conclamata la passione totale di Nene nei confronti di Clarion, passione che, oserei dire, sfocia addirittura nel fetish. Dall’altro lato tuttavia abbiamo uno yuri che, almeno per il momento, è sicuramente “indotto”, visto e considerato che non conosciamo i reali sentimenti di Clarion. Il suo attaccamento verso la compagna, infatti, sembrerebbe dovuto più che altro ad un ordine impartitole da Uzal, la sua ex-padrona, ordine che la giovane cyborg è obbligata a seguire ciecamente . Sulla loro relazione pesa poi ovviamente parecchio l’impostazione fanservice data dagli autori, soprattutto con la questione dell’attivazione dei poteri e la modalità con cui quest'ultima viene messa in atto, dettaglio su cui ritengo sia meglio sorvolare. Insomma, allo stato attuale Koukaku no Pandora sembrerebbe essere decisamente più indicato ad essere inserito nella categoria degli anime yuri fanservice che non nella categoria main, esattamente come l’altra opera di Shirow inclusa nelle nostre liste, ovvero Puni Puni Poemi. Vedremo se nel prosieguo della stagione qualcosa cambierà, anche se personalmente non ci spero tantissimo.
     
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    Bilancio di Koukaku no Pandora ep. 5-8:

    Anche nella fase centrale di stagione l’anime più rilevante sul piano dello yuri è stato Koukaku no Pandora che, vi confesso, non mi sta dispiacendo affatto. Nene e Clarion continuano a salvare innocenti nelle loro battaglie quotidiane contro gang di delinquenti e cyber-terroristi vari, senza mai perdere per un istante la giovialità e l’allegria che le contraddistingue . E’ proprio questo clima, così scanzonato e a tratti folleggiante, ad alleggerire parecchio la visione di quest’anime, rendendolo perfettamente accessibile anche a coloro che non hanno familiarità col cyberpunk e magari nemmeno troppa dimestichezza con i termini di natura tecnica (di cui le opere di questo tipo sono sempre strapiene). Sì ,insomma, diciamo tranquillamente che non occorre certo essere dei cultori del genere o degli esperti in materia per seguire Koukaku no Pandora. E’ peraltro evidente che non c’è la minima intenzione da parte degli autori di avvicinarsi ai grandi capolavori del genere, quali ad esempio Ghost in the Shell o Psycho-Pass, opere da cui Koukaku no Pandora dista letteralmente anni luce, non solo sul piano qualitativo ma anche e soprattutto a livello di tematiche e di profondità. Alcune delle caratteristiche peculiari del cyberpunk sono infatti le atmosfere dark, immancabilmente degradate e angosciose, e una visione quasi sempre distopica della società, tutti elementi che non solo non trovano spazio in Koukaku no Pandora, ma che addirittura vengono totalmente capovolti per dare vita invece ad un mondo allegro, colorato e ricco di positività. Una presa di posizione che dunque vuole essere decisamente canzonatoria nei confronti dei dettami tipici del filone a cui l’anime appartiene.

    Voto agli episodi dal 5 al 8 – SETTE. Riassumendo, Koukaku no Pandora non ha certamente lo spessore dei grandi anime che hanno fatto la storia del suo genere, opere di cui vuole essere, se non proprio una parodia, quantomeno una rilettura in chiave di gran lunga più spensierata, riuscendo però proprio per questo a schivare alcuni di quegli aspetti negativi che spesso li contraddistinguono, quali fasi piuttosto lente o la presenza di concetti molto complessi che richiedono tempo (e anche una certa predisposizione) prima di poter essere assimilati e compresi dallo spettatore. E se il suo scopo principale è, come penso, quello di divertire senza rinunciare per questo a mantenere una certa identità di fondo e un minimo di legame col suo filone di appartenenza, allora mi sento di dire che tutto sommato riesce abbastanza bene nel suo scopo. Peccato davvero per quella trovata del Pandora Device che, oltre ad essere di cattivo gusto, si sta rivelando sempre più come un elemento superfluo ( per non dire totalmente gratuito) che è stato inserito solo ed esclusivamente al puro scopo di fanservice finendo però così per stonare completamente con il resto dell’anime, arrivando addirittura a tratti a dare l’impressione di esserne un corpo totalmente estraneo.

    La questione del Pandora Device, oltre che sull’economia dell’anime finisce anche per pesare in modo decisivo sull’intera componente yuri , gettando su di essa un’ombra negativa, senza la quale saremmo probabilmente qui a parlare di quest’opera in termini ben diversi. E’ innegabile infatti che il legame tra Clarion e Nene sia davvero fortissimo, al pari del loro affiatamento, ed è bellissimo guardarle mentre camminano per strada mano nella mano, così come vederle combattere fianco a fianco, in perfetta sintonia e praticamente inseparabili. Tutte sensazioni positive che però, ahimè, vengono meno nel preciso istante in cui fa irruzione l’inevitabile momento fanservice. Penso che ormai tutti sappiate bene che io non ho nulla contro il fanservice in generale (specie se di natura yuri), a meno che non dia la sensazione di essere totalmente fuori posto, esattamente come succede in questo caso. La mia speranza è che da qui alla fine i valori vengano sovvertiti e che il legame sentimentale tra Clarion e Nene esca fuori in modo talmente netto ed inequivocabile da poterci consentire di trascurare le forzature tra loro al di là di qualunque ragionevole dubbio. Finchè sarà il contario tuttavia non posso esimermi dal continuare a considerare Koukaku no Pandora come un esponente del genere Yuri Fanservice.
     
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    Bilancio finale di Koukaku no Pandora

    La domanda che ci ha accompagnato in questi tre mesi ormai la conosciamo bene: "Riuscirà quest'anime a portare qualcosa di davvero importante per la nostra causa oppure finirà anche lui nel limbo delle occasioni sprecate?"

    La risposta alla suddetta domanda, al di là di qualsiasi più ottimistica previsione, è stata "SI'!": Koukaku no Pandora ce l'ha fatta, e senza nessuna ombra o riserva. La parte finale di stagione ha infatti dato il via libera al sentimento tra Nene e Clarion, le quali hanno ampiamente dimostrato che il loro legame è forte, solido, reale, ma soprattutto indipendente da qualunque vincolo o costrizione. Se nella parte iniziale della storia infatti rimaneva il dubbio che l'attaccamento di Clarion per Nene fosse dettato più che altro da una forma di dovere, per via delle istruzioni datele dalla sua creatrice Udon in punto di morte (ordini che la stessa Clarion in qualità di burattino era obbligata a seguire), nelle fasi finali dell'anime viene invece rivelato che il libero arbitrio di Clarion non è assolutamente vincolato alle scelte della sua padrona e che tutte le azioni che compie sono dettate esclusivamente dalla sua volontà, tanto da arrivare addirittura a disobbedire ad un'istruzione impartitale dalla stessa Udon pur di salvaguardare la sua inseparabile compagna. Dal canto suo Nene non ha mai fatto mistero di amare Clarion alla follia e di essere disposta a tutto per lei, concetto che ribadisce (e mette in pratica) più volte negli ultimi concitati episodi.

    Certo, rimane sempre la questione del Pandora Device, elemento assolutamente superfluo, a far storcere un po' il naso a causa della sua volgarità, tuttavia alla fine l'elemento sentimentale ha prevalso nettamente su quello fanservice, esattamente come avevo auspicato nel mio precedente editoriale , seppure nemmeno io ci credessi veramente, in uno slancio forse un po' esagerato (mea culpa) di pessimismo. E invece ecco che Nene e Clarion mi hanno ampiamente smentito, oserei quasi dire sorpreso (ovviamente in modo positivo), dimostrando così di potersi fregiare del titolo di coppia yuri a tutti gli effetti, nonchè di meritarsi un posto di tutto rispetto nel cuore di tutti gli appassionati di questo genere. Insomma, per dirla tutta, questa coppia così originale, e anche un po' strampalata, alla fin della fiera è riuscita a fare anche meglio di molte altre coppie che in passato sembravano essere ben più quotate, ed è anche per questo che inserisco con piacere Koukaku no Pandora nella categoria main, alla voce Anime Yuri Subtext.

    Per quanto riguarda il giudizio su Koukaku no Pandora come anime in sè, ovvero al netto della componente yuri (per quanto scorporare le cose sia abbastanza difficile quando si parla di un main) oserei definirlo senza infamia nè lode. Simpatica e anche decisamente originale l'idea di base, ovvero quella di capovolgere i crismi abituali del filone dando così vita a un cyberpunk totalmente all'acqua di rose: niente mutazioni orripilanti per una volta, e nemmeno società distopiche o totalmente degradate, bensì una realtà divertente e variopinta dove i maggiori pericoli sono costituiti da gruppi di improbabili cyber terroristi, scienziati alquanto pazzi quanto innocui, e sistemi informatici sessualmente pervertiti. Il rovescio della medaglia inevitabilmente è stato quello di assistere ad un anime a tratti fin troppo leggero e che si fatica a prendere sul serio fino in fondo (ma che molto probabilmente è lui stesso a non voler nemmeno essere preso sul serio). Manca però allo stesso tempo quel tocco di genialità assoluta (o di follia se preferite) che porti quest’anime a fare il salto di qualità definitivo, o meglio ancora ad attestarsi su livelli di eccellenza, obbiettivo fondamentale per evitare di essere bollato come una semplice parodia, o tutt’al più come una commedia leggera senza troppe pretese. Conoscendo le menti che si celano dietro a Koukaku no Pandora poi, la sensazione di assistere ad un’opera che è stata creata più che altro a mo’ di passatempo finisce inevitabilmente per essere ancora più forte.

    Voto finale: 6,5 dunque, per un anime tutto sommato divertente e mai noioso, ma che allo stesso tempo scivola via senza entusiasmare mai più di tanto.
     
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