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Interessante Kensou il libro che hai letto 
Sembra una storia molto ottimista e piena di dolcezza...
Amo molto leggere romanzi, sebbene dedicarmi alla lettura con costanza è assai arduo in questi tempi.
L'ultimo romanzo che ho letto è "L'ultima riga delle favole", che racconta il percorso di crescita personale del protagonista. Un libro talmente ottimista, ricco di aforismi positivisti tutti incentrati sul potere dell'amore e bla bla bla. È ottimo per chi vuole illudersi.
Devo ammettere che dei tanti romanzi contemporanei che ho letto nessuno finora (tranne un'eccezione) mi ha mai coinvolta particolarmente come hanno saputo fare i grandi classici, che non a caso vengono denominati in questo modo.
Sono tanti i romanzi che ho apprezzato, ma questi rimangono saldamente nelle posizioni top della mia personale classifica:
Il signore delle mosche di William Golding
Questo è uno di quei romanzi che o si odia, o si ama. Gli argomenti trattati e le riflessioni che offre sono talmente pesanti e crudi, da risultare per alcuni insostenibili. Io credo che questo romanzo offra il volto della natura umana e i flagelli sociali che segnano la società, sensa illusioni e senza inganni.
Mi ha scoinvolta questo romanzo dalla trama apparente banale, ma dai contenuti forti.
Frankenstein di Mary Shelley
La storia la conoscono in tanti, di meno però hanno letto il romanzo, che contrariamente a quanto si tenda a pensare è una storia molto complessa e ricca di spunti filosofici, oltre che essere una storia estremamente commuovente.
I ragazzi della via Pàl
L'ho letto solo perché per motivi scolastici ero costretta a farlo. Non avrei mai creduto di trovare nella storia di un gruppo di ragazzini che giocano, tanti significati e riflessioni sulla vita.
Mi ha fatto versare fiumi di lacrime.
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Che strani i casi che partendo da una certa passione ti portano a conoscere e amare follemente cose così diverse da quello che ti aspettavi.
Ho giocato una visual novel yureggiante, A Little Lily Princess, e l'ho amata così tanto da andare a leggere il libro da cui è tratta, A Little Princess, scoprendo che adoro questo genere di storie dolci e commoventi riguardanti piccole orfane sul finire dell'Ottocento.
Leggo allora anche The Secret Garden, sempre della stessa autrice, molto bello ma non - per me - come A Little Princess.
Cerco allora altri testi dello stesso genere e capito su Anne of Green Gables, meglio noto in Italia come Anna dai capelli rossi. Un grande classico che però non avevo mai letto prima non essendo - ahimé - parte del bouquet suggeritomi alle scuole elementari e medie visto anche il target femminile di una storia di coming of age di una piccola ragazza nel Canada dei primi del Novecento.
Se credevo che A Little Princess mi avesse rubato il cuore qui siamo su tutt'altro livello. Stile molto molto simile, seppure qui con un lessico molto più variegato e forbito.
Una storia che apparentemente potrebbe sembrare semplice, se non addirittura 'uneventful', eppure di una potenza inaudita, di una carica emotiva senza pari, con personaggi che escono dalle pagine con una caratterizzazione ricca e prorompente, anche quelli sullo sfondo, e mai banale! Pur parlando di un testo di oltre cent'anni fa.
Una perfetta storia di crescita in cui pagina dopo pagina si fa sempre più vivo il colore che Anne porta a Green Gables e Avonlea, come a vedere un film inizialmente in bianco e nero i cui frame man mano acquisiscono un sempre più ampio spettro cromatico. E a ogni capitolo, quasi autonconclusivo nella sua natura episodica, c'è un'occasione per farsi venire gli occhi lucidi.
Il così variegato cast permette di ritrovare se stessi in ogni dove. Mi identifico soprattutto con Marilla, nel suo rigore, nella sua presunta razionalità, nella difficoltà di esprimere le proprie vere emozioni. Ma mi ritrovo anche in alcuni aspetti di Anne come il perdersi in voli mentali nelle cose che la circondano e la vanità nella ricerca della bellezza. E che personaggio Mrs Lynde, così sfaccettato nel suo essere terribilmente bigotto in alcuni aspetti e incredibilmente aperto in altri. E Miss Stacy che mi ha ricordato la maestra di italiano che avevo alle elementari a cui devo tutto quel poco di intelligenza e spirito critico che ho oggi.
Nonostante il finale sfrutti un espediente narrativo un po' troppo evidente mi ha fatto versare così tante lacrime con la sua magnifica scrittura che non si può non perdonarglielo appieno.
Adesso guarderò la serie e poi mi fiondo subito sui seguiti. Non riuscirei a leggere nient'altro. Spero davvero che i titoli successivi siano all'altezza perché sarebbe una delusione enorme se non lo fossero.. -
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Io da Sakura Trick ho deciso di studiare giapponese, ho visto almeno una cinquantina di altri anime ma snobbavo i manga, dicendo anche qui sul forum che non erano per me.
Mi sbagliavo, sono stupendi e li leggo praticamente ogni sera, mi arricchiscono la vita e mi accendono lo sguardo e il cuore.
La vita rispecchia esattamente la prima frase che hai scritto, fino a tre anni fa mai avrei immaginato di trovarmi a sapere un migliaio di parole in una lingua asiatica cosi lontana da noi, mai mi sarei immaginato amante degli anime, yuri per di più, e mai avrei pensato di comprare un ipad per leggere con cosi tanta passione i manga.
E meno male che ci ho provato.. -
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Finito Jane Eyre, in esattamente due settimane e due giorni, avendoci dedicato ogni sera dopo il lavoro.
Uno dei romanzi più lunghi che abbia mai letto e, certamente, il più difficile che abbia mai letto in lingua originale.
Da lettore tutt'altro che assiduo ed esperto l'ho cominciato sapendo solo che si tratta di uno dei romanzi più famosi dell'Ottocento e, spinto alla sua lettura dall'essere stato citato in Anne of Green Gables, ho evitato alacremente di conoscerne i dettagli di trama, noto solo il fatto che la protagonista è un'orfana, aspettandomi una versione più matura e greve della vicenda di Anne.
Il primo, diciamo, quinto del testo ha risposto a queste aspettative. La storia della piccola orfana Jane è raccontata in una foltissima ricchezza e complessità di dettagli, descrittivi di cose e spiriti, che evidenziano in maniera prorompente come Anne of Green Gables fosse un testo immediato indirizzato anche a piccoli adolescenti mentre Jane Eyre è indirizzato a un pubblico adulto e anche moderatamente colto. I numerosi riferimenti a testi storici e biblici, il lessico a tratti letterario e le costruzioni sintattiche elaborate hanno reso la lettura molto stimolante, a volte ostica, spesso portandomi a rileggere un tal periodo più volte e, fortunatamente in pochi casi, a dover dedurre dal contesto il significato di espressioni altrimenti inintellegibili anche con dizionario (metaforicamente) alla mano.
Ben presto avviene un timeskip e Jane passa da dodici a diciotto anni nell'arco di una pagina. Qui la storia si affranca totalmente dai parallelismi con Anne e diventa la storia di una donna, forte di testa e spirito, con un repentino cambio di cast, setting e aspettative.
Una storia che racchiude al suo interno quasi ogni cosa: amore, sofferenza, erudizione, povertà, ricchezza, abbondanza, privazione, affinità, solitudine, famiglia, quiete e tempesta. Un'odissea, un'epopea dal ritmo quasi sempre sostenuto, vivace, coinvolgente, con risvolti non solo non banali ma ancora oggi estremamente freschi a distanza di quasi due secoli.
E proprio su questo vorrei fare un'osservazione: da lettore poco avvezzo, più che altro abituato agli stilemi narrativi di videogiochi e serie TV, è illuminante conoscere personaggi così magnificamente dettagliati e profondamente caratterizzati come mai se ne incontrano in contenuti audiovideo. Non avere limiti di tempo, spazio e budget permette davvero allo strumento cartaceo di narrare storie con personaggi dalla profondità ineguagliable - so che è una gran banalità ma mai come in questo caso me ne sono reso conto. Sacrificando a volte il realismo e la spontaneità, sovente alcuni personaggi di Jane Eyre si lanciano - all'interno di una conversazione - in monologhi estremamente ricchi e strutturati che ben difficilmente una persona potrebbe partorire su due piedi ma che permettono al lettore di avere accesso ai più profondi pensieri, intenzioni e moventi di quel personaggio che, unite alle sviluppate capacità di osservazione di Jane (la quale, ricordo, narra in prima persona), permettono di ricostruire un quadro caratteriale più vero del vero.
Non ho ancora letto la critica ma suppongo che uno dei motivi per cui Jane Eyre sia passato alla storia è anche per il suo protofemminismo. Jane, come anticipato prima, è una donna forte di spirito. Penso che a metà dell'Ottocento fosse abbastanza dirompente per una scrittrice donna far dire a un suo personaggio femminile "I am independent, sir. I am my own mistress" a seguito di un contesto in cui si evince che è Jane a costruire il futuro e la felicità di Jane stessa. Cosa che non accade senza intoppi o senza difficoltà, tutt'altro, e affiora anche la tentazione di annullare il proprio io come per innumerevoli donne prima (e dopo) di lei. E' proprio questa conquista a essere uno dei motivi trainanti del testo e uno che lo rende così piacevole.. -
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Non ho mai letto nulla di cosi complicato, non essendo tra l'altro interessato ad alcun tipo di romanzo che non sia fantasy o storico.
Detto ciò, oltre a farti i complimenti per la qualità della tua scrittura, ti invito a diventare tu stesso un autore. Non sto scherzando, tra te e Mamiina avete un livello espressivo clamoroso, quindi buttati caro il mio Goronta e tira fuori quello che hai dentro.. -
.Non ho mai letto nulla di cosi complicato, non essendo tra l'altro interessato ad alcun tipo di romanzo che non sia fantasy o storico.
Detto ciò, oltre a farti i complimenti per la qualità della tua scrittura, ti invito a diventare tu stesso un autore. Non sto scherzando, tra te e Mamiina avete un livello espressivo clamoroso, quindi buttati caro il mio Goronta e tira fuori quello che hai dentro.
Ahah, grazie mille, è un tipo di complimento inaspettato
Apprezzo davvero ma considera che sono un lettore solo molto saltuario, e la prima regola per scrivere è avere un bagaglio letterario estremamente ricco. Inoltre, purtroppo, ho ben poco da dire e molto da imparare 
E se ti piacciono i romanzi storici, intersecandoli a velleità d'amore potresti trovare una lettura meravigliosa in Jane Eyre - classe 1847
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Grazie per il consiglio
Ne approfitto per consigliare una lettura fantasy davvero unica. Sono anni che spazio in questo genere, ma La Via dei Re, di Brandon Sanderson, è diverso da qualunque cosa abbia mai letto. Un mondo unico, dettagliatissimo, che ricalca alcuni stilemi del fantasy ma li stravolge sotto la penna di un autore di grandissimo talento.
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Goronta , se hai scoperto che ti piacciono i romanzi femminili ottocenteschi, hai scoperto una miniera d'oro! Quella è l'epoca in cui le donne finalmente poterono iniziare a scrivere sul serio e la lista dei capolavori è praticamente infinita. In particolare posso consigliarti Cime Tempestose, scritto da Emily Brontë nel 1846.
Se il cognome ti suona familiare è perché Emily è sorella minore di Charlotte, l'autrice proprio di Jane Eyre. Emily, Charlotte e la sorella più piccola Anne, conosciute come "le sorelle Brontë" sono tra le migliori scrittici di sempre (avevano anche un fratello, Branwell, ma non è ricordato quanto le tre sorelle dalla storia della letteratura).
Ovviamente poi non posso non consigliarti la Dea, cioè Jane Austen. Di suo puoi leggere qualsiasi cosa, sono tutti capolavori!
Un ultimo consiglio è un po' diverso, dato che non è né un'autrice né un romanzo "romantico", ma è uno dei libri che, da appassionata di horror e gotico quale sono, mi sono piaciuti di più in assoluto. Si tratta di Il giro di vite , di Henry James a cui è vagamente ispirata la serie tv The Haunting of Bly Manor.. -
.Goronta , se hai scoperto che ti piacciono i romanzi femminili ottocenteschi, hai scoperto una miniera d'oro! Quella è l'epoca in cui le donne finalmente poterono iniziare a scrivere sul serio e la lista dei capolavori è praticamente infinita. In particolare posso consigliarti Cime Tempestose, scritto da Emily Brontë nel 1846.
Se il cognome ti suona familiare è perché Emily è sorella minore di Charlotte, l'autrice proprio di Jane Eyre. Emily, Charlotte e la sorella più piccola Anne, conosciute come "le sorelle Brontë" sono tra le migliori scrittici di sempre (avevano anche un fratello, Branwell, ma non è ricordato quanto le tre sorelle dalla storia della letteratura).
Ovviamente poi non posso non consigliarti la Dea, cioè Jane Austen. Di suo puoi leggere qualsiasi cosa, sono tutti capolavori!
Un ultimo consiglio è un po' diverso, dato che non è né un'autrice né un romanzo "romantico", ma è uno dei libri che, da appassionata di horror e gotico quale sono, mi sono piaciuti di più in assoluto. Si tratta di Il giro di vite , di Henry James a cui è vagamente ispirata la serie tv The Haunting of Bly Manor.
Grazie per i consigli, sì mi ero informato sulla storia delle sorelle Brontë e ho in mira alcuni dei loro titoli che mi ispirano parecchio!
Jane Austen invece non mi ha mai ispirato grande simpatia perché per fama mi sa di romanzi un po' troppo "rosa" e meno dirompenti sui temi sociali, però credo che almeno Pride and Prejudice lo leggerò!
E poi mi ispira anche Little Women
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CITAZIONEE poi mi ispira anche Little Women
Uh, questo è un altro dei miei preferiti, l'avrò letto mille volte da piccola! Se ti piace mi raccomando di leggere anche i seguiti, Piccole Donne Crescono, Piccoli Uomini e I Ragazzi di Jo. In particolare questi ultimi due non vengono mai considerati quando si parla di questa saga, ma mi sono sempre piaciuti tantissimo perché sono ambientati molti anni dopo le vicende di Piccole Donne e le protagoniste sono ormai adulte e i nuovi protagonisti sono i loro figli.. -
.QUOTEE poi mi ispira anche Little Women
Uh, questo è un altro dei miei preferiti, l'avrò letto mille volte da piccola! Se ti piace mi raccomando di leggere anche i seguiti, Piccole Donne Crescono, Piccoli Uomini e I Ragazzi di Jo. In particolare questi ultimi due non vengono mai considerati quando si parla di questa saga, ma mi sono sempre piaciuti tantissimo perché sono ambientati molti anni dopo le vicende di Piccole Donne e le protagoniste sono ormai adulte e i nuovi protagonisti sono i loro figli.
Eh, a dir la verità se il focus passa a un cast maschile perdo interesse molto velocemente...
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Ammetto che sono passati parecchi anni quindi non ricordo bene, ma mi pare che il cast sia misto! Jo, una delle protagoniste di Little Women, apre un orfanotrofio e quindi accoglie bambini di ogni genere. L'unica cosa che ricordo bene è che c'è una storia d'amore tra questa bambina bellissima ed elegantissima (forse la figlia di una delle sorelle? non ricordo xD) e un bambino che invece è uno degli orfani. Già da piccola, quando lessi questi libri, questa storia mi colpì perché già all'epoca evidentemente avevo un debole per il trope degli opposti che si attraggono xD .
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